Strage di api in un’azienda nel Veronese: “a uccidere un milione di insetti i pesticidi usati nelle vigne”

Decine di migliaia di api morte nel giro di qualche ora in un'azienda vitivinicola di Caprino Veronese, in Veneto. Poi, a seguito delle analisi scientifiche, l'amara scoperta dell'apicoltore: a stroncarle è stata l'esposizione ai pesticidi (legali e acquistabili da chiunque) impiegati nei vigneti vicini

Quasi un milione di api, trovate stecchite, in una calda giornata estiva. È questa la scena sconvolgente che si è presentata davanti agli occhi di Riccardo Poli, giovane apicoltore che vive e lavora in Veneto e gestisce l’azienda Apicoltura dell’Orso. Ad uccidere tutti quegli insetti impollinatori lo scorso agosto, però, non è stato il caldo record, bensì i pesticidi usati nelle vigne.

Per Poli il sospetto che dietro quella strage ci fosse l’utilizzo di una sostanza chimica era forte. All’epoca, però, ha deciso di non sollevare troppe polemiche non avendo ancora le prove in mano. Ora però sono arrivati i risultati delle analisi e, purtroppo, parlano chiaro.

La moria è avvenuta a Caprino Veronese, nell’azienda vitivinicola biologica, dove erano stati installate 16 casette con le api.

Quest’estate mi arriva una telefonata “come mai non ghe più ave che gira??” – racconta l’apicoltore in un post su Facebook, in cui denuncia la grave vicenda – Era il proprietario del terreno dove gestisco 16 arnie top-bar. Dovevo passare nei giorni successivi per raccogliere il poco miele che erano riuscire a fare nonostante la siccità. Invece mi sono trovato di fronte a questa scena raccapricciante, milioni di api morte! 16 arnie, circa 800000 api, 16 regine. Pure le vespe che di solito fanno il nido sul coprifavo sono morte!

Di recente le analisi effettuate dall’Ulss 9, a cui Poli si era rivolto, hanno dato il verdetto: le povere api sono state avvelenate dai pesticidi. Nello specifico, le sostanze rilevate sono il fungicida Fludioxonil e l’insetticida Etofenprox.

A sterminare le api fitosanitari del tutto legali (che può acquistare chiunque)

Ma com’è potuto accadere in un’azienda di vini biologici? Come spiegato da Poli ai microfoni della trasmissione televisiva L’Arena, questi insetti possono spostarsi di diversi chilometri, specialmente se accusano i colpi della siccità e si ritrovano a corto di cibo e acqua. E molto probabilmente si sono ritrovati in vigneti che avevano subito da poco il trattamento con i pesticidi. L’esposizione a questi fitofarmaci per le povere api è stato fatale. Praticamente nessuna è sopravvissuta.

A Riccardo Poli, che ha subito danni per migliaia di euro, non spetta alcun risarcimento: oltre il danno, la beffa. Le sostanze utilizzate, infatti, non sono affatto illegali. Possono essere impiegate tranquillamente nel settore agricolo.

Il prodotto che le ha uccise è in libera vendita, utilizzabile da chiunque, e quindi il danno non è rimborsabile. – conclude l’apicoltore con l’amaro  in bocca – Qui le api le vediamo morte tutte, ma chissà quante ne muoiono nei capi trattati e semplicemente non fanno più ritorno a casa!

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Fonte: Riccardo Poli (Facebook)

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