Rosetta, baby riccio salvata dai cani

Rosetta, un baby riccio trovata appena nata, con il cordone ombelicale ancora fresco, si è salvata per miracolo. Tutto inizia un giorno di giugno, quando la signora Katia sente le sue cagnoline abbaiare insistentemente in garage. E' sufficiente una breve indagine per scoprire, con grande sorpresa, il piccolo esserino, solo e indifeso, in una cassetta di legno

Rosetta, un baby riccio trovata appena nata, con il cordone ombelicale ancora fresco, si è salvata per miracolo. Tutto inizia un giorno di giugno, quando la signora Katia sente le sue cagnoline abbaiare insistentemente in garage. È sufficiente una breve indagine per scoprire, con grande sorpresa, il piccolo esserino, solo e indifeso, in una cassetta di legno.

Con molta discrezione, Katia aspetta, seminascosta, per verificare se la mamma sia nei paraggi. Purtroppo, poche ore dopo, arriva una terribile scoperta: la mamma era morta, investita da un’auto, come accade a tantissimi esemplari della sua specie, che deve fare i conti con una convenenza a senso unico con l’uomo.

Prende il via così la sua avventura di “balia” per il baby riccio. Che poi, si scoprirà presto, trattasi di una femmina: Rosetta. Katia inizia a nutrirla con latte di capra diluito con un impasto adeguato per assicurare un giusto apporto calorico, a massaggiarle il pancino perché da sola non riesce a fare i “bisognini”, a svezzarla.

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Pian piano, Rosetta cresce bene, senza problemi. E viene trasferita all’aperto in terrazzo, con un po’ di fieno secco con il quale la piccola si costruisce un bella casetta da sola, il suo piccolo nido. Ma, compiuti i 4 mesi, Katia non vuole che passi la vita su un terrazzo. Che fare? Abbandonarla a se stessa in un bosco non è la soluzione giusta, visto che Rosetta potrebbe non adattarsi velocemente alla vita selvatica.

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Per questo chiede aiuto al WWF di Caserta, che mette subito in contatto con Franco Paolella, direttore dell’Oasi WWF di San Silvestro. Ora Rosetta è affidata al suo staff, a cui spetta il compito di far “tornare in natura” l’orfana fortunata.

Roberta Ragni

Photo Credit ©R.Lauria –WWF©R.Lauria –WWF

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