Questo Paese è stato il primo in Africa a introdurre l’ambiente in costituzione (e oggi quasi il 50% del territorio è protetto)

In questo Paese africano la natura è rinata grazie a interventi e leggi mirate volte a conservare e tutelare la sua straordinaria ricchezza territoriale. Oggi quasi il 50% della superficie dello Stato è protetto o gestito in maniera sostenibile dalla popolazione locale

Distese di sabbia a perdita d’occhio, gigantesche savane e paesaggi incontaminati tra dune e coste selvagge fanno della Namibia un Paese con un patrimonio naturalistico unico al mondo. Questa è la casa di leoni, ghepardi, elefanti e zebre e la fauna selvatica prospera in territori tra loro così diversi, ma tutti da togliere il fiato.

Una tale meraviglia la si deve alla scrupolosa protezione dell’ambiente, un tema che la Namibia ha saputo trattare con la massima serietà. A partire dal 1990 il Paese è stato infatti il primo Stato africano a introdurre la tutela ambientale nella sua costituzione, dimostrando di voler rimediare agli errori commessi nel passato.

Prima di tale anno la scenario era totalmente devastante. Anche in Namibia il bracconaggio aveva portato a un drastico calo delle popolazioni di animali selvatici e alla distruzione di molti loro areali di distribuzione. Fu così che, dopo aver ottenuto l’indipendenza dal Sudafrica, il governo della Namibia ha scelto di battersi al fianco della natura.

Nel Paese è infatti in vigore una legge che consente agli abitanti di partecipare attivamente alla conservazione del territorio e delle risorse naturali. Secondo i dati rilasciati dal WWF, in Namibia oltre 235.000 hanno dato vita a 59 aree di conservazione speciale, che proteggono 132.000 km quadrati di habitat naturale.

Più di 30 aree erano già in fase di progettazione. Oggi il 44% del territorio nazionale della Namibia è protetto o gestito in maniera sostenibile. Dal 2004 gli avvistamenti della fauna selvatica sono aumentati del 47%.

Come in molti altri Stati africani, il bracconaggio e il conflitto uomo-animale rimangono tuttora problematiche difficili da estirpare. C’è poi sempre il cambiamento climatico e i suoi effetti implacabili che hanno stravolto e stravolgono la ricchezza territoriale di questo e di tantissimi alti Stati.

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