Orchidea: come coltivare in casa e in giardino il fiore più elegante di tutti

Le orchidee sono delle piante meravigliose che possono arricchire di colore la nostra casa e il giardino con i loro fiori. Coltivare le orchidee è semplice quando si conoscono le esigenze e corrette necessità di luce e di acqua di queste piante.

L’orchidea è uno dei fiori più amati in tutto il mondo per la sua caratteristica bellezza e la capacità resiliente di rifiorire anche quando tutto sembra perduto. Per ammirarla in tutto il suo splendore, l’orchidea necessita però di particolari attenzioni e cure. Se stai cercando di coltivare queste meravigliose piante tropicali a casa tua, sei nel posto giusto: scopri passo dopo passo come prenderti cura di queste affascinanti piante e le varietà più belle che puoi aggiungere al tuo giardino o alla tua collezione.

Vi raccomandiamo di scegliere le cultivar migliori di orchidee da coltivare in casa o in giardino seguendo i consigli del vostro vivaista di fiducia. Abbiamo una buona notizia per voi: le orchidee possono rifiorire e durante la bella stagione le potrete trasferire all’aperto.

Ecco tanti consigli utili per coltivare le orchidee in casa o in giardino.

Storia e origini

Le orchidee hanno una storia che risale a oltre 200 milioni di anni, originarie dell’equatore e poi diffuse in tutto il mondo. Attualmente sono state identificate più di 30.000 specie e oltre 200.000 varietà.

La prima testimonianza scritta delle orchidee risale al greco Teofrasto nel 300 a.C., considerato il “padre della botanica”, nel suo libro “Indagine sulle piante”. Il medico, farmacologo e botanico greco Dioscoride, intorno al I secolo d.C., fu il primo a definire e chiamare queste piante “orchidee” nel suo trattato “De Materia Medica”. Greci e romani veneravano queste piante per le loro presunte proprietà benefiche sul sistema riproduttivo.

Con lo sviluppo delle serre nel XIX secolo, diventò possibile coltivare orchidee praticamente ovunque, grazie alla loro capacità di essere trapiantate, propagate e curate in ambienti simili a quelli di origine.

Le varietà più belle di orchidea

Le orchidee offrono una varietà sorprendente di colori, forme e profumi che le rendono delle piante affascinanti da coltivare. Dalle eleganti orchidee Phalaenopsis alle spettacolari Cattleya e alle affascinanti Dendrobium, scopriremo le meraviglie che queste varietà possono portare ai tuoi spazi verdi. Sia che tu sia un coltivatore esperto o un principiante appassionato, ci sarà sicuramente una varietà di orchidea che ti lascerà senza fiato.

Orchidea vanda

orchidea vanda

L’orchidea vanda è una meravigliosa varietà di orchidea, molto rara. Si tratta di un fiore davvero affascinante i cui petali blu screziati ricordano un tessuto morbido e lucente come il raso o la seta.

Orchidea vaniglia

orchidea vaniglia

L’orchidea vaniglia (Vanilla planifolia orchid) è la pianta che produce l’omonima bacca utilizzata in pasticceria. È una varietà di orchidea rampicante che ha bisogno di una struttura su cui appoggiarsi e che ama gli ambienti luminosi e il clima caldo.

Orchidea Irene Smile

orchidea irene smile

L’orchidea Irene Smile o Dendronium nobile è una bellissima orchidea ibrida originaria del sud-est asiatico. Fiorisce da gennaio a giugno con fiori rosa e bianchi. È una pianta ornamentale ottima da coltivare in casa.

Orchidea tigre

orchidea tigre

L’orchidea ballerina o orchidea tigre, conosciuta anche come orchidea Oncidium, è una splendida varietà di orchidea con un nome davvero particolare che è stato scelto perché il colore ricco di sfumature dei suoi fiori ricorda il mantello della tigre.

Orchidea farfalla

orchidea farfalla

L’orchidea farfalla è conosciuta anche come Orchidea phalaenopsis o orchidea falena. È tra le piante da appartamento più eleganti ma la si può coltivare anche all’esterno nelle regioni dove il clima è molto mite.

Orchidea angelo

orchidea angelo

L’orchidea angelo, o Habenaria grandifloriformis, conosciuta anche come orchidea dell’angelo custode, ha petali bianchi sottili ed un aspetto molto delicato che la rendono un fiore davvero elegante.

Orchidea airone

orchidea airone

L’orchidea airone, conosciuta anche come orchidea radiata, è un’orchidea molto particolare originaria dell’Asia che fiorisce durante l’estate. La si può coltivare sia in casa che all’aperto. La sua forma ricorda quella di un airone.

Orchidea vespa

orchidea vespa

Ecco la bellissima l’orchidea a forma di ape, conosciuta anche come vesparia. Il suo nome scientifico è Ophrys apifera. La pianta può raggiungere un’altezza variabile tra i 15 e i 50 centimetri. Il colore dei suoi petali può spaziare dal rosa al verdastro, con lobi di colore bruno. La parte principale del fiore presenta un disegno variabile, che a prima vista richiama la sagoma di un’ape o di una vespa.

Orchidea scimmia

orchidea scimmia

Monkey Orchid, l’orchidea scimmia, è una particolare specie di orchidea la cui corolla, unita ai pistilli ed alla particolare colorazione dei petali, sembra dare forma a quello che alla vista appare molto simile al buffo volto di una piccola scimmia.

Orchidea colomba

orchidea colomba

Il suo nome botanico è Peristeria elata, ma è meglio conosciuta come orchidea colomba o fiore dello Spirito Santo per la forma caratteristica che assumono i suoi petali. Infatti nella sua corolla è molto semplice riconoscere una meravigliosa colomba bianca.

Qual è il microclima adatto per le orchidee

Le orchidee amano gli ambienti umidi dato che sono dei fiori di origine tropicale. Per creare il microclima più adatto per le orchidee il consiglio è di creare un angolo dedicato solo a loro. Non lasciate sola una singola pianta di orchidea ma circondatela con altri vasi di orchidee o di fiori tropicali.

Per mantenere l’ambiente almeno leggermente umido potrete nebulizzare un po’ d’acqua di tanto in tanto alla base delle vostre orchidee, facendo attenzione a non bagnare mai troppo i fiori e le foglie, soprattutto perché i fiori potrebbero macchiarsi.

Come coltivare le orchidee in casa

Vi hanno regalato un’orchidea in vaso e non sapete come prendervene cura? Ecco alcuni consigli utili per coltivare le orchidee in casa, dalla scelta della posizione alle innaffiature, fino alle varietà più adatte a vivere in un ambiente chiuso.

Come scegliere le orchidee

Esistono diverse tipologie di orchidee. Se non avete il pollice verde e tendete ad abbandonare a se stesse le vostre piante, scegliete le orchidee più resistenti: Cattleya, Oncidium, Dendrobium. Se in casa vostra fa piuttosto caldo scegliete tra le orchidee Vanda e Angraecum. Se invece in casa vostra il clima è fresco preferite le orchidee Cymbidium, Odontoglossum, Masdevallia.

Dove posizionare le orchidee

Le orchidee di solito preferiscono la luce. Dunque il consiglio è di posizionare le orchidee nella stanza più luminosa della casa o vicino a una finestra. Meglio però evitare l’esposizione al sole diretto per non rischiare di bruciare le orchidee.

Infatti le orchidee amano l’esposizione alla luce ma non il sole diretto. Ecco perché in estate potrebbe essere utile mettere i vasi delle vostre orchidee sempre vicino ad una finestra ma che magari sia protetta da una tenda leggera, così da evitare che i raggi solari possano rovinare i fiori o addirittura seccarli.

Di che temperatura hanno bisogno le orchidee

Alcune orchidee si adattano a diverse condizioni di luce e di temperatura. Quando scegliete un’orchidea, chiedete maggiori dettagli al vostro vivaista di fiducia che vi saprà consigliare la temperatura più adatta in base alle varietà. Di solito le orchidee amano le case con temperatura mite e senza correnti d’aria fredda.

Di che umidità hanno bisogno le orchidee

Molte delle orchidee che di solito si coltivano in casa sono originarie dei tropici e dunque preferiscono ambienti piuttosto umidi. Potete provare ad aumentare l’umidità posizionando più orchidee vicine tra loro.

Come annaffiare le orchidee

Avrete notato che se annaffiate le orchidee come fate per le altre piante l’acqua scorre subito via. Questo perché le orchidee non vengono piantate nel terriccio comune ma in un terriccio arricchito di corteccia. Il segreto per annaffiare le orchidee in modo corretto è di trasferire il vaso in una ciotola o in un catino con dell’acqua per 10-15 minuti in modo che la pianta la possa assorbire nella quantità giusta. Innaffiate le orchidee in questo modo una o due volte alla settimana. La frequenza delle annaffiature dipende dalla varietà delle orchidee e dalla loro resistenza alla siccità.

Come fertilizzare le orchidee

Non sempre le orchidee hanno bisogno di fertilizzanti, soprattutto se notate che rifioriscono facilmente. Di tanto in tanto, però, durante il periodo di crescita delle nuove foglie, si può utilizzare un fertilizzante specifico per le orchidee da acquistare nei negozi di giardinaggio. Non bisogna utilizzare troppo fertilizzante per non rischiare di bruciare le radici delle orchidee. Vi consigliamo di optare per un fertilizzante con una proporzione equilibrata di azoto, fosforo e potassio (un rapporto di 20-20-20 sull’etichetta). Prima dell’applicazione, mescolate il fertilizzante con un po’ d’acqua.

Come far rifiorire le orchidee

A volte le orchidee rifioriscono, altre volte no. Come mai? Forse avete trascurato le vostre orchidee. Gli esperti suggeriscono di continuare ad innaffiare regolarmente le orchidee anche quando i fiori non ci sono più, di fertilizzarle di tanto in tanto con fertilizzanti solubili in acqua formulati per le orchidee e di posizionarle alla luce. Infatti spesso le orchidee non riescono a rifiorire proprio perché non hanno luce sufficiente a disposizione. Le orchidee amano la luce naturale e la vicinanza a finestre rivolte a est o a ovest.

Come coltivare le orchidee in giardino

Nel vostro giardino c’è il clima adatto per coltivare le orchidee? O forse sarebbe meglio coltivare le orchidee in vaso e spostarle dalla casa al giardino soltanto durante la bella stagione? Ecco alcuni consigli utili per coltivare le orchidee in giardino.

Quali sono le varietà di orchidee da coltivare in giardino

Per coltivare le orchidee in giardino dovete conoscere quali sono le specie più adatte da posizionare all’aperto in base alla regione in cui vivete e al suo clima. Le orchidee in generale necessitano di un clima caldo per sopravvivere al meglio all’aria aperta. Tra le varietà di orchidee adatte ad un clima intermedio (non tropicale, con clima mite di giorno e temperature fredde di notte) troviamo le orchidee Oncidium, Cymbidium, Dendrobium e Cattleya.

Come proteggere le orchidee dal freddo

Prima di trasferire le vostre orchidee in giardino siate certi che ormai i periodi delle gelate siano passati.

Dove posizionare le orchidee in giardino

Posizionate le orchidee in un luogo luminoso del vostro giardino. Il consiglio è di coltivare le orchidee in vaso anche all’aperto in modo da poterle spostare al sole o all’ombra in base alle necessità. Altrimenti potrete creare delle aiuole di ortiche vicino agli alberi del vostro giardino.

Ogni quanto annaffiare le orchidee in giardino

Dovrete annaffiare le orchidee che si trovano all’aperto più spesso rispetto alle orchidee coltivate in casa perché il sole tende ad asciugarle in fretta. Le orchidee hanno bisogno di un ambiente caldo e umido.

Scegliete acqua a temperatura ambiente. Dovrete immergere l’orchidea nell’acqua senza mai bagnare le foglie e in modo che le radici possano assorbirla. Immergete nell’acqua l’orchidea per qualche minuto e lasciatela sgocciolare prima di rimetterla nel vaso.

Molte specie di orchidea richiedono di essere innaffiate soltanto una volta alla settimana o ogni dieci giorni proprio con il metodo indicato poco sopra. Potrete chiedere maggiori informazioni al riguardo al vostro vivaista di fiducia.

Come proteggere le orchidee dai parassiti

Per proteggere le orchidee dagli insetti potrete vaporizzarle di tanto in tanto con dell’acqua a cui avrete aggiunto dell’olio di neem, un antiparassitario naturale.

Che terreno usare

Le orchidee sono piante epifite, il che significa che non hanno bisogno di terreno in quanto le radici si aggrappano agli alberi. Poiché sono abituate a vivere all’aria aperta, con acqua e abbondante ossigeno, è importante scegliere il giusto vaso, preferibilmente con fori di ventilazione e un buon drenaggio.

A seconda del tipo di orchidea, alcune prosperano nei trucioli di corteccia, mentre altre preferiscono il muschio. Ad esempio, orchidee come la Phalaenopsis e la Cattleya crescono bene in vasi con corteccia, poiché questa non trattiene l’acqua e permette alle radici di avere il drenaggio necessario. Altre orchidee, invece, prosperano in ambienti più umidi, per cui il muschio è la migliore opzione per l’insediamento.

Orchidee: cose da non fare

Per far crescere bene le orchidee è necessaria una buona circolazione dell’aria, luce solare e una giusta irrigazione.

Ecco cosa non fare:

  • non utilizzare un normale terriccio
  • non esporre alla luce diretta del sole
  • non lasciare che l’acqua si depositi sulle foglie
  • non tagliare le radici
  • non lasciare che il vaso rimanga nell’acqua
  • non tagliare canne o bulbi

Quali sono le malattie e i parassiti che attaccano le orchidee

Per minimizzare i problemi causati dai parassiti nelle orchidee, è consigliabile adottare diverse strategie di gestione colturale. Queste includono la prevenzione, l’igiene e l’ispezione regolare delle piante. È importante fornire alle orchidee la giusta quantità di acqua, temperatura, umidità e luce per ridurre al minimo i potenziali danni causati dai parassiti.

La prevenzione dei parassiti implica anche la rimozione dei detriti vegetali e delle vecchie guaine fogliari, in quanto possono rappresentare nascondigli per i parassiti e veicoli di trasmissione di virus e batteri.

Alcuni dei parassiti più comuni che possono infestare le orchidee includono afidi, acari e cocciniglie. Mentre le cocciniglie e gli afidi sono facilmente riconoscibili a occhio nudo, gli acari sono microscopici e la loro infestazione può passare inosservata. Ad esempio, la cocciniglia bruna ha un guscio circolare marrone scuro che si attacca alle foglie, ai petali, ai sepali e anche ai rizomi e alle radici. La cocciniglia cotonosa, invece, è ricoperta da una cera biancastra sul dorso. Gli afidi, oltre a danneggiare direttamente le piante, possono anche trasmettere altre malattie alle orchidee.

Gli acari, invece, possono rendere le foglie argentee e lasciano una caratteristica ragnatela sulla pagina inferiore delle foglie. Sono le forme alate degli acari a trasmettere i parassiti da una pianta all’altra. Il controllo di questi parassiti può richiedere l’uso di rimedi come l’utilizzo di alcool isopropilico per tamponare le parti infestate e rimuovere le incrostazioni con uno spazzolino. Anche gli oli minerali e i saponi insetticidi possono essere efficaci nel controllo di queste infestazioni.

L’infestazione da parassiti può manifestarsi attraverso una crescita scarsa e foglie arricciate, accompagnate da una presenza abbondante di melata sul fogliame. È possibile rilevare precocemente una possibile infezione passando un panno bianco su entrambi i lati delle foglie: se sono presenti acari o uova, lasceranno striature brune o rossastre sul panno.

  • Le malattie fungine possono essere causate da cattive pratiche colturali, come la mancanza di ventilazione, l’eccessiva umidità, l’utilizzo di substrati inadeguati o l’uso di strumenti non disinfettati. Alcune malattie fungine comuni includono l’attacco di Botrys spp, Glomorella e il fungo Fusarium spp, che possono causare macchie brune circolari, ammorbidimento e necrosi dei tessuti.
  • Le malattie batteriche possono manifestarsi attraverso la necrosi fogliare, causata da batteri come lo Pseudomonas spp e l’Acidivoras spp. Questi batteri provocano lesioni a macchia d’olio che iniziano dalle foglie e si diffondono nel fusto. Le colonie batteriche producono un essudato, che può essere utile per distinguere queste lesioni da quelle fungine. Altri attacchi batterici possono causare piccole macchie gialle oleose o la trasformazione della pianta in una massa putrescente.
  • Le malattie virali sono causate da diversi ceppi virali e possono essere trasmesse principalmente attraverso attrezzi non disinfettati. I virus delle orchidee non sono specifici solo per queste piante, ma possono colpire una vasta gamma di piante ospiti. Alcuni dei virus più comuni includono il virus del mosaico e il virus della maculatura. I sintomi possono variare a seconda del genere di orchidea colpita e possono manifestarsi attraverso punteggiature, striature e maculature necrotiche in diverse parti della pianta. Il caratteristico andamento a mosaico delle macchie è un segno inequivocabile della presenza di una virosi.

Per prevenire la diffusione delle malattie virali, è importante sterilizzare gli attrezzi con una soluzione al 10% di varichina, poiché molti virus sono resistenti al calore. Attualmente, non esistono cure per le piante infette da virus e spesso i sintomi si manifestano solo in fasi avanzate.

Ricordate che l’uso di prodotti antiparassitari dovrebbe essere limitato, poiché possono essere tossici e non adatti per un utilizzo domestico.

Come mantenere l’orchidea in fiore

Forse non sapevate che i fiori delle orchidee possono durare molto a lungo. Infatti le orchidee rimangono in fiore anche per diversi mesi se vengono curate nel modo giusto. Se i fiori delle orchidee cadono dopo poco tempo, probabilmente c’è qualcosa che non va.

Può darsi che l’orchidea non sia esposta alla luce in modo sufficiente, che non la stiate innaffiando abbastanza o che l’abbiate bagnata troppo, oppure si tratta di un problema legato ad un uso scorretto dei fertilizzanti. Nel dubbio meglio scegliere prodotti specifici per le orchidee e seguire le istruzioni con molta attenzione.

Come far rifiorire un’orchidea morente

spugna per far rifiorire un'orchidea

@Canva

Se la vostra orchidea sembra proprio morta, prima di gettare ciò che rimane nel secchio dell’umido, è importante fare una pausa: potrebbe darsi che la pianta non sia completamente passata a miglior vita e che sia ancora possibile farla rifiorire con un po’ di cura e i giusti accorgimenti. Ecco di cosa abbiamo bisogno:

  • Un paio di forbicine per la potatura.
  • Cannella in polvere, che può aiutare a prevenire l’insorgere di malattie.
  • Una bottiglia di plastica, che sarà utile per creare un ambiente umido.
  • Una spugna per la pulizia dei piatti, anche se già usata, per sostenere la pianta.
  • Un sacchetto di plastica, di quelli usati per confezionare i panini, per creare un microclima favorevole.
  • Un vaso adatto alle piante.
  • Della corteccia per il substrato.
  • Un vaporizzatore per l’acqua, per fornire l’umidità necessaria.

Per far rifiorire l’orchidea, segui questi passaggi:

  1. Rimuovete la piantina morente dal vaso e puliscitela attentamente, eliminando le parti ammalate, secche o marce come foglie, radici e rametti. Potete usare le mani o forbicine sterilizzate per questo scopo.
  2. Spolverate il nucleo dell’orchidea con cannella in polvere per sigillare i tagli e prevenire l’ingresso di funghi o muffe.
  3. Lasciate riposare la pianta in un ambiente asciutto e sterile per 48 ore, appoggiandola su un panno di cotone pulito per permettere ai tagli di asciugarsi completamente.
  4. Preparate un contenitore per la pianta utilizzando una bottiglia di plastica vuota. Praticate un taglio orizzontale alla base della bottiglia e crea dei fori per il drenaggio dell’acqua in eccesso.
  5. Come base per la crescita della pianta, utilizzate una spugna da cucina pulita o precedentemente sterilizzata. Bagnatela leggermente con acqua e inserisitela nella parte inferiore della bottiglia, quindi posizionate la piantina di orchidea sopra di essa.
  6. Mettete il vaso con la pianta all’interno di un sacchetto di plastica pulito e sigillate il sacchetto per creare un microclima favorevole. Posizionate il sacchetto in un luogo luminoso, evitando la luce diretta del sole.
  7. Dopo circa due mesi, dovreste notare la crescita di nuove radici, segno che la pianta sta lottando per sopravvivere. Trasferite la piantina in un nuovo vaso, utilizzando della corteccia come substrato, facendo attenzione a non danneggiare le nuove radici.

Da questo momento in poi, prendetevi cura della pianta come di consueto, innaffiandola occasionalmente e posizionandola in un luogo luminoso della casa. Se avete seguito correttamente i passaggi, dopo alcuni mesi vedrete rifiorire le splendide orchidee!

Quali sono i benefici delle orchidee

La presenza di una o più orchidee a casa o in ufficio può migliorare la qualità della vita, apportando benefici sia alla respirazione che all’umore. Secondo il Feng Shui, le orchidee portano anche fortuna e prosperità, soprattutto se collocate nella camera da letto.

Come tutte le piante, le orchidee assorbono anidride carbonica dall’ambiente e producono grandi quantità di ossigeno, un gas fondamentale per il nostro organismo.

Inoltre, le orchidee rientrano tra le specie vegetali capaci di depurare l’aria, eliminando sostanze indesiderate e potenzialmente nocive. In particolare, le orchidee sono in grado di assorbire lo xilene presente nell’ambiente. Lo xilene è un composto chimico utilizzato come solvente in colle e vernici, e può trovarsi in tracce nell’aria domestica o negli ambienti di lavoro. L’accumulo di xilene nell’organismo può causare mal di testa, stanchezza e irritabilità. Pertanto, sistemare un’orchidea sulla scrivania o sul davanzale di una finestra può aiutare a respirare un’aria più pulita sia a casa che in ufficio.

Esistono numerose varietà di orchidee, tutte caratterizzate da bellezza e grazia che soddisfano la vista e apportano benefici anche all’umore. Le piante e i fiori hanno dimostrato di avere un effetto calmante sulla mente, e le orchidee possono contribuire a mantenere l’ambiente più rilassato grazie alla loro elegante postura dei fusti e alla delicatezza dei loro splendidi fiori.

Qual è il significato simbolico dell’orchidea

L’orchidea, nel linguaggio dei fiori, non possiede un significato universale in tutto il mondo. Ad esempio, in Cina, esse simboleggiano la purezza tipica dei bambini, mentre da noi e in generale nell’Occidente, le orchidee sono considerate simbolo d’amore e di solito vengono regalate a una persona a cui si tiene molto. Non a caso, spesso si sceglie un’orchidea come regalo per la festa della mamma.

Tuttavia, non tutti i fiori hanno lo stesso significato. L’orchidea rosa, ad esempio, viene spesso donata alla persona amata e rappresenta simbolicamente anniversari di matrimonio, fidanzamento e così via. Le orchidee nere, che in realtà sono di colore marrone scuro, vengono di solito regalate per celebrare un successo lavorativo. In generale, oggi le orchidee sono considerate un segno di saluto e buon auspicio e vengono donate anche quando si fa una visita per la prima volta a casa di qualcuno.

Una cosa è certa: è importante non regalare un’orchidea senza motivo, poiché la simbologia dei fiori non ammette repliche! Inoltre, non dimentichiamo che da secoli l’orchidea è considerata un fiore afrodisiaco.

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