L’orchidea più brutta del mondo è una delle nuove piante scoperte nel 2020

E' considerata l'orchidea più brutta del mondo ed è in cima alla nuova lista di specie scoperta da Kew Garden nel 2020

E’ considerata l’orchidea più brutta del mondo ed è in cima alla nuova lista di specie scoperta da Kew Garden nel 2020. Ma non è l’unica creatura dall’aspetto non troppo gradevole scoperta quest’anno. A tenerle compagnia ci sono anche un nuovo fungo velenoso trovato all’aeroporto di Heathrow e un bizzarro arbusto squamoso proveniente dalla Namibia.

A scoprirli sono stati i botanici del Royal Kew Gardens. Nel corso dell’anno, gli scienziati dei e i loro collaboratori in tutto il mondo hanno individuato circa 156 piante e funghi finora sconosciute in Africa, Asia, Americhe e nel Regno Unito. Alcune delle nuove specie potrebbero essere importanti per le persone e il pianeta, fornendo un reddito vitale alle comunità, o ancora hanno il potenziale per essere sviluppate in un futuro cibo o medicina, o anche solo per diventare le nuove preferite dei giardinieri appassionati. Purtroppo, molte sono già considerate a rischio estinzione a causa delle crescenti minacce al loro habitat naturale.

“Il lavoro scientifico per documentare queste piante è solo il primo passo per garantire la loro futura conservazione” spiegano i botanici del New Garden

Tra queste, 10 hanno particolarmente colpito gli esperti per il loro aspetto che non rispecchia i canoni della comune bellezza. Da un fungo velenoso trovato all’aeroporto di Heathrow, a quella che potrebbe essere considerata l’orchidea più brutta del mondo a un bel fiore rosa con tuberi commestibili, la scelta è stata ampia e dimostra ancora una volta, bellezza o no, l’incredibile varietà di specie che ancora l’uomo non conosce.

L’orchidea più brutta del mondo

Se pensiamo alle orchidee probabilmente ci vengono in mente fiori eleganti, appariscenti, vibranti, dai colori delicati ma la Gastrodia agnicellus è esattamente l’opposto. Scoperta in una foresta delMadagascar, ha un fiore che misura circa 11 mm, è piccolo e marrone. Dopo che essere stata impollinata, gli steli crescono, tenendo i frutti ben al di sopra del suolo della foresta in modo che i semi polverosi possano disperdersi meglio. L’orchidea dipende dai funghi per l’alimentazione e non ha foglie o altri tessuti fotosintetici.

La nuova orchidea è stata valutata come minacciata, ma visto che si trova all’interno di un parco nazionale già protetto, al momento è tutelata.

“In un anno impegnativo e difficile, è così emozionante vedere la scienza botanica e micologica continuare, con un elenco impressionante di incredibili specie appena nominate documentato con i nostri collaboratori in tutto il mondo. In questo elenco ci sono alcune nuove incredibili scoperte per la scienza, ognuna con le proprie qualità e potenzialità uniche per l’umanità. Tuttavia, la desolante realtà che ci troviamo di fronte non può essere sottovalutata” ha detto il dott.Martin Cheek, RBG Kew Botanist e Senior Scientist. “E’  una corsa contro il tempo per trovare, identificare, nominare e conservare le piante prima che scompaiano”.

Oltre all’orchidea, ecco anche i funghi velenosi scoperti nel 2020:

Toadstall-Heathrow

© Andy Overall/Kew

Fonti di riferimento: Kew,

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