Il 2010 è l’anno della tigre…e si vede (finalmente)!!!

Finalmente, dopo una lunga attesa durata quasi cinque anni, alcune camera-trap del WWF sono riuscite a catturare le immagini di una femmina di tigre e dei suoi splendidi cuccioli. Gli speciali dispositivi ad infrarossi sono stati nascosti nella foresta di Sumatra e più precisamente nella provincia Riau, per permettere ai ricercatori di avere costantemente uno sguardo sul mondo del raro felino.

Finalmente, dopo una lunga attesa durata quasi cinque anni, alcune “camera-trap” del WWF sono riuscite a catturare le immagini di una femmina di tigre e dei suoi splendidi cuccioli. Gli speciali dispositivi ad infrarossi sono stati nascosti nella foresta di Sumatra e più precisamente nella provincia Riau, per permettere ai ricercatori di avere costantemente uno sguardo sul mondo del raro felino.

Le preziose immagini riprendono mamma tigre ed i suoi cuccioli mentre si avvicinano incuriosite alle telecamere, che vengono minuziosamente annusate ed “assaggiate” dall’allegra famigliola. Ed è grazie a documenti come questo che i ricercatori possono seguire gli spostamenti delle tigri attraverso una sorta di “corridoio Ecologico” che interessa due aree protette nel centro di Sumatra, la Rimbang Baling Wildlife Reserve nella provincia di Riau e il Bukit Tigapuluh National Park che si estende nelle province di Riau e Jambi.

Oggi si contano circa 400 tigri di Sumatra, che si presume sopravvivano ancora allo stato selvatico, costantemente minacciate dal bracconaggio e dalla distruzione del loro habitat. Agli inizi del ventesimo secolo erano più di 100.000 e nei primi anni Ottanta si stimava la presenza di circa 1000 esemplari.

Questa area di foresta va costantemente riducendosi a causa delle piantagioni di palma da olio, dell’industria cartiera attiva nella zona con due compagnie internazionali e del taglio illegale di legname, “prodotti destinati ai nostri mercati che sono così partecipi della deforestazione di Sumatra e del Borneo” ha detto Massimiliano Rocco, responsabile Specie e TRAFFIC del WWF Italia.

Cosa accadrà quando questi cuccioli saranno adulti e dovranno lasciare la madre per cercarsi un proprio territorio? – commenta Ian Kosasih, direttore del Programma Foreste del WWF IndonesiaDove andranno? Con ciò che resta del loro habitat saranno costretti irrimediabilmente ad avvicinarsi all’uomo mettendo così a rischio la loro stessa vita“.

Lo straordinario video delle tigri è arrivato proprio alla vigilia dell’inaugurazione da parte dell’ONU dell’Anno Internazionale della Biodiversità lo scorso 11 gennaio.

Il WWF invece si prepara a lanciare il 14 febbraio, in concomitanza con l’inizio dell’Anno della Tigre nel calendario cinese, una campagna dedicata proprio a questo splendido felino, con l’obiettivo di sensibilizzare il mondo verso le azioni di conservazione e di assicurare così un impegno politico di altissimo livello.

Impegno questo che è stato già sottoscritto da diversi paesi:

Il governo nepalese ha annunciato un’estensione di 900 km2 del parco “Bardia National Park” nel Terai Arc, per incrementare l’habitat della tigre e creare così una rete di aree protette. Inoltre il governo designerà un’autorità nazionale per la conservazione della tigre e una commissione per il controllo dei crimini a danno della fauna e flora selvatica.

L’India, la terra della tigre per eccellenza, l’anno prossimo ha offerto di ospitare il “Summit of Tiger Range State Leaders” un Summit mondiale tra i diversi paesi che ospitano e che si devono adoperare primariamente per la conservazione della tigre.

In Malesia è stata da poco approvata una strategia nazionale che punta a duplicare il numero delle tigri nel paese entro il 2020, passando dalle attuali 500 a mille esemplari almeno.

L’Indonesia si è impegnata a rafforzare il controllo del bracconaggio, della deforestazione e del mercato di parti e prodotti ricavati dall’uccisione delle tigri sull’isola di Sumatra, dove sopravvive l’ultima delle tre sottospecie che un tempo abitavano questo paese. Qui la deforestazione sembra essere inarrestabile e interessa tutto il sudest asiatico.

E così anche il Vietnam, il Laos, la Cambogia, la Tailandia, la Birmania, il Butan, la Cina e la Russia si stanno adoperando in tal senso, grazie anche all’azione costante del WWF che sta spronando a compiere azioni mirate alla salvaguardia di questa specie, affinché si possa arrestarne definitivamente il declino.

È necessaria e doverosa maggiore cura ed attenzione per questo splendido animale, troppo spesso giudicato crudele e pericoloso e quindi non degno di tutela… per questo dovremmo ricordare una frase del famoso drammaturgo George Bernard Shaw “Quando un uomo vuole ammazzare una tigre, lo chiama sport; quando la tigre vuole ammazzare lui, la chiama ferocia.”

Lorenzo De Ritis

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