L’Italia è il regno dei fiori: ospitiamo la metà delle specie europee

L'Italia, la patria dei fiori. Un capitale naturale inestimabile vive nel nostro paese, ignaro della sua importanza, così come lo siamo noi. La metà dei fiori di tutta Europa si trova in Italia, ma non solo. Siamo uno dei Paesi europei più ricchi di biodiversità terrestre e marina

L’Italia, la patria dei fiori. Un capitale naturale inestimabile vive nel nostro paese, ignaro della sua importanza, così come lo siamo noi. La metà dei fiori di tutta Europa si trova in Italia, ma non solo. Siamo uno dei Paesi europei più ricchi di biodiversità terrestre e marina.

La flora è costituita da oltre 6.700 specie (il 20,4% delle quali endemiche, cioè presenti allo stato spontaneo solo nel territorio italiano). La fauna include invece oltre 58.000 specie, di cui ben il 30% endemiche. Un enorme patrimonio, di cui dovremmo andare fieri.

Le buone notizie però sono finite qui. Le Liste Rosse nazionali dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) hanno dato l’esatta misura delle specie italiane a rischio estinzione: di circa 1.400 entità vegetali valutate, 248 risultano minacciate a vario livello e 32 probabilmente estinte sul territorio italiano; delle 672 specie di vertebrati valutate, quelle minacciate di estinzione sono il 28%.

È quanto emerge dal primo rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia, previsto dal “Collegato Ambientale (L.221/2005). Il dossier ha esaminato il legame tra lo stato dell’ecosistema, il benessere sociale e le prospettive economiche.

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Il rapporto ha preso in esame lo stato di conservazione di acqua, suolo, aria, biodiversità ed ecosistemi, all’interno di cinque Ecoregioni terrestri: Alpina, Padana, Appenninica, Mediterranea Tirrenica e Mediterranea Adriatica. A queste, si aggiungono le Ecoregioni marine del Mediterraneo che interessano l’Italia (Mare Adriatico, Mare Ionio e Mediterraneo Occidentale).

Ma non sono tutte rose e fiori. Se da una parte è vero che siamo il regno della biodiversità, dall’altra dobbiamo fare i conti con un primato negativo: il nostro riscaldamento globale è superiore alla media internazionale.

Il valore della temperatura media risulta in costante aumento; il 2015 in Italia è stato l’anno più caldo dal 1961. Non solo. Dal 1961 al 2015 la media delle temperature italiane è salita di 1,58 gradi, contro 1,23° della media globale

“con potenziali danni gravi per la salute e il benessere delle persone e per gli ecosistemi” dice il dossier.

Ciò significa anche che abbiamo vissuto 26 notti tropicali in più, al di sopra dei 20° rispetto agli altri paesi.

Una piccola buona notizia. Le aree protette sono al di sopra degli obiettivi internazionali. Esse infatti coprono un’estensione di circa 9.474.343 ettari, interessando il 21% della superficie terrestre e il 19,1% della superficie marina nazionale.

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“Conoscere il Capitale Naturale dell’Italia e il suo stato di salute è fondamentale al fine di garantire la capacità della natura di erogare, nel tempo, beni e servizi che sono alla base del benessere delle attuali e prossime generazioni” spiega il Ministero.

Un capitale il cui inestimabile valore viene ogni giorno dimenticato.

Francesca Mancuso

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