Decine di capibara si rimpossessano di un campo da golf in Bolivia, deserto per la quarantena

Dozzine di capibara hanno invaso un campo da golf abbandonato e incolto, in Bolivia, approfittando delle restrizioni causate dal coronavirus

Dozzine di capibara hanno invaso il campo da golf Urubó a Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia, approfittando delle restrizioni causate dal coronavirus. Gli animali selvatici si sono riversati nei 200 ettari del club,  nuotando nella laguna del “resort” e pascolando sui prati verdi abbandonati dai giocatori.

A riprenderli è stato un addetto della struttura, che ha osservato  fino a 40 esemplari di questi roditori giganti nei terreni abbandonati e incolti dell’Urabò Golf durante la quarantena boliviana.

La struttura ha “approfittato” dell’evento per declamare il proprio impegno per la cura della natura e degli ecosistemi in un post su Facebook. Un’operazione di marketing mal riuscita, perchè un campo da golf non è assolutamente un ecosistema naturale. Per fortuna, i capibara hanno finalmente ripreso possesso del terreno sottratto alla natura per giocare a uno sport da sempre criticato per il suo impatto sull’ambiente.

Oltre ai capibara, i media televisivi hanno segnalato la presenza massiva di pesci nei canali del Paese, le cui acque sono tornate finalmente a essere limpide. Proprio come era accaduto in Italia nei canali di Venezia.

Le fotografie del quotidiano Opinión immortalano acque cristalline e anche varie specie di uccelli nei loro dintorni. Fino a poche settimane fa, il fiume Rocha, che attraversava il 76% del comune di Cochabamba, era il più inquinato del dipartimento.

 

Fonte: Los Tiempos, Pagina Siete, Facebook Urobò Golf

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