Il bombo rischia l’estinzione: la sua popolazione è diminuita del 90% in 20 anni negli Usa

Il bombo americano potrebbe aggiungersi alla lunghissima lista degli animali minacciati dall'estinzione per colpa dell'agire dell'uomo

Il bombo americano potrebbe aggiungersi alla lunghissima lista degli animali minacciati dall’estinzione per colpa dell’agire sconsiderato dell’uomo, con conseguenza anche per l’agricoltura e la biodiversità

In una nota pubblicata ieri nel Federal Register, il Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti ha indicato il bombo americano (Bombus pensylvanicus) fra le tre specie che richiedono ulteriori studi per l’ammissione alla Lista delle specie selvatiche a rischio di estinzione. Gli altri due animali presi in esame sono la Cicindela hirticollis (una piccola cimice) e il Rhinichthys osculus (un pesce endemico delle acque californiane).

Il bombo americano è uno dei più importanti impollinatori del Nord America e il fatto che potrebbe essere considerato un animale a rischio di estinzione rappresenta una grave minaccia per la biodiversità e per la sopravvivenza di molte piante che dal bombo dipendono per il loro processo riproduttivo. La scomparsa di questo piccolo animale avrà conseguenze considerevoli sull’intero ecosistema e sulla produzione agricola, minacciano gli esperti.

Si stima che la popolazione di questo insetto sia diminuita addirittura dell’89% dal 2002: se prima la sua presenza era attestata in 47 dei 48 stati continentali degli Stati Uniti, secondo gli esperti ora è completamente sparito da almeno otto di questi (Maine, New Hampshire, Rhode Island, Vermont, Idaho, North Dakota, Oregon, Wyoming); nel solo stato di New York, la popolazione è calata del 99%, mentre le regioni del Southeast e del Midwest hanno visto un declino superiore al 50%.

(Leggi anche: Apocalisse delle api: il 9% degli insetti impollinatori rischia l’estinzione, secondo il report ISPRA)

Il bombo continua il suo declino verso l’estinzione a causa della combinazione fatale di minacce diverse – come la distruzione dell’habitat, l’intensificazione dell’agricoltura, l’uso eccessivo dei pesticidi, la diffusione di malattie, il cambiamento climatico, la perdita di diversità genetica, la competizione con le api del miele. Si pensi ad esempio che gli stati che hanno sperimentato maggiormente il declino della popolazione delle api e dei bombi sono gli stessi che fanno maggior uso di pesticidi chimici: proteggere i bombi significa modificare radicalmente le tecniche agricole. Molti studi hanno infatti dimostrato che l’uso dei pesticidi chimici sui campi disorienta i bombi, che si perdono e per questo muoiono.

Il bombo americano è solo l’ultimo di una lunga serie di animali minacciati dall’azione dell’uomo. Lo scorso agosto, la FWS aveva inserito un’altra specie di bombo nella lista degli animali a rischio estinzione: il rarissimo bombo di Franklin, di cui non si hanno tracce dal 2007. Qualche giorno fa, invece, 23 specie di piante e animali sono state dichiarate ufficialmente estinte nel territorio degli Stati Uniti – fra queste, il meraviglioso picchio dal becco d’avorio (un uccello avvistato l’ultima volta nel lontano 1944).

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Fonte: Federal Register of the United States

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