Il vortice sul Mar Mediterraneo fotografato dalla NASA sembra un quadro di Van Gogh

Dei vortici anomali per intensità e durata hanno trasformato il Mar Mediterraneo in un'opera del celebre artista olandese

Durante l’autunno del 2017, la NASA ha catturato immagini davvero particolari dai propri satelliti, che ricordano in modo impressionante un’opera di Van Gogh. A rendere la Terra simile a un quadro del celebre pittore olandese sono stati dei vortici anomali che due anni fa si sono verificati nel Mar Mediterraneo, tra le Isole Baleari e le coste della Catalogna.

I vortici, del raggio di 60 chilometri, sono stati presi in esame da un recente studio condotto da ricercatori del Coastal Observation and Prediction System delle Isole Baleari e del Mediterranean Institute for Advanced Studies, che hanno utilizzato le immagini “artistiche” della NASA per studiare il singolare fenomeno.

Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Operational Oceanography, ha ipotizzato che le particolari spirali siano state provocate da un’alterazione del flusso delle correnti marine, causate a loro volta da turbinii delle acque particolarmente intensi e più lunghi del normale.

Nel Mar Mediterraneo si registrano spesso vortici di diverse durate e dimensioni, soprattutto alla fine della stagione estiva. Il fenomeno fotografato dalla NASA non è però molto frequente e, secondo i dati disponibili, negli ultimi anni è avvenuto solo altre due volte, nell’autunno del 1998 e in quello del 2010.

In genere questi mulinelli hanno raggio compreso i 10 e i 100 chilometri e, poiché muoversi a gran velocità in senso orizzontale e verticale, influenzano in modo importante l’ecosistema e una varietà di processi diversi, come l’accumulo di materie plastiche.

L’ipotesi dei ricercatori è che i mulinelli fungessero da barriera, deviando la corrente da nord scorre verso sud fino alla costa catalana.
In assenza della corrente proveniente da nord, le acque dell’Atlantico da sud non avrebbero trovato alcun impedimento a fluire liberamente verso nord.
Tali cambiamenti influenzano la temperatura delle acque, nonché la distribuzione di sale e sostanze nutritive, comportando modifiche all’ecosistema e al clima della regione.

Le conclusioni dello studio sono state incluse nel rapporto annuale sullo stato oceanico di Copernicus Marine Service, redatto da oltre 100 scienziati provenienti da più di 30 istituzioni europee.

Il documento fornisce un’analisi completa dello stato dei mari e degli oceani e rappresenta un contributo ai processi decisionali e allo sviluppo delle politiche sull’ambiente marino.

Inoltre, il rapporto intende essere uno strumento di sensibilizzazione sullo stato dei nostri oceani.

Nel video qui sotto, è possibile vedere un’animazione relativa alle correnti superficiali registrate tra giugno 2005 e dicembre 2007.

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Tatiana Maselli

Foto cover

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