Vogliamo celebrare i giganti verdi che ci donano ossigeno attraverso cinque storie che ci ricordano che ognuno di noi può fare la differenza. Dalla riforestazione alle piccole grandi scelte quotidiane, scopriamo come possiamo impegnarci per un mondo più verde e sostenibile
Indice
Ogni anno la Terra, e noi con lei, perde 10 milioni di ettari di foreste, una superficie grande come l’Islanda (rapporto Fao “State of the World’s Forests 2022“). Un dato che fa riflettere, soprattutto nella Giornata Nazionale degli Alberi che cade oggi, 21 novembre. Ma invece di lasciarci scoraggiare, perché non trasformiamo questa ricorrenza in un punto di partenza per invertire la rotta?
Dall’Africa all’Europa, passando per l’America Latina arrivano storie di impegno e passione che dimostrano come sia possibile prendersi cura del nostro Pianeta. Storie di comunità che si battono per la riforestazione, di attivisti che diffondono la cultura del verde, di Paesi che fanno della piantumazione degli alberi una festa nazionale. Abbiamo scelto cinque storie che ci ricordano che ognuno di noi può fare la differenza. Uno spunto per rispondere alla domanda: e se la Giornata degli Alberi fosse solo l’inizio di una rivoluzione verde?
“Mosaico Verde”: 300mila alberi piantati in Italia dal 2008
Il progetto “Mosaico Verde“, lanciato da AzzeroCO2 e Legambiente nel 2008, ha raggiunto un traguardo importante: 300mila alberi piantati in tutta Italia. Solo nell’ultima edizione, 60mila nuovi alberi hanno messo radici in 17 regioni, creando un vero e proprio “bosco diffuso” dal Piemonte alla Sicilia. L’iniziativa coinvolge cittadini, aziende e istituzioni, e si concentra sulla piantumazione di specie autoctone per favorire la biodiversità e la resilienza degli ecosistemi. “Mosaico Verde” è un esempio di come la riforestazione sia possibile anche in un Paese densamente popolato come l’Italia, contribuendo a mitigare gli effetti del cambiamento climatico e a migliorare la qualità dell’aria.
Waorani: i guardiani della foresta amazzonica
Nella foresta amazzonica ecuadoriana, il villaggio indigeno di Waorani sta lottando contro la deforestazione e l’estrazione petrolifera con un’arma potente: i semi. Dal 2017, gli abitanti del villaggio hanno creato una banca dei semi, raccogliendo e conservando i semi di oltre 300 specie autoctone. Questi semi vengono poi utilizzati per riforestare le aree disboscate e preservare la biodiversità della foresta. L’iniziativa dei Waorani non solo contribuisce a rigenerare la foresta, ma rappresenta anche un esempio di resistenza indigena contro lo sfruttamento delle risorse naturali e la distruzione degli ecosistemi.
Alice Imbastari: “Semi di felicità” per un mondo più verde
“Piantare un seme è un atto di ribellione, un gesto di speranza”. Con queste parole, Alice Imbastari, attivista e divulgatrice ambientale, descrive la sua missione: diffondere la “guerrilla gardening” e incoraggiare le persone a piantare semi nei luoghi più inaspettati. Dal 2015, con il suo progetto “Semi di felicità“, Alice ha distribuito migliaia di bustine di semi, trasformando spazi grigi in oasi di verde e sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza del verde urbano. Un’iniziativa che dimostra come un piccolo gesto possa avere un grande impatto, contribuendo a creare città più belle, più sane e più sostenibili.
Kenya: piantare alberi è un giorno di festa nazionale
Dal 2019, il Kenya celebra la Giornata Nazionale degli Alberi con un giorno festivo dedicato alla piantumazione. L’obiettivo è ambizioso: piantare 2 miliardi di alberi entro il 2030 per raggiungere una copertura forestale del 10% del territorio nazionale. L’iniziativa ha coinvolto milioni di persone, dalle scuole alle istituzioni, e ha contribuito a riforestare vaste aree del Paese, combattendo la desertificazione e migliorando la sicurezza alimentare. Un esempio virtuoso di come l’impegno ambientale possa diventare un momento di coesione sociale e di celebrazione della natura.
Paesi Bassi e Belgio: più verde in città, meno cemento
Lotta all’inquinamento e miglioramento della qualità della vita: sono questi gli obiettivi delle iniziative di “de-pavimentazione” avviate in diverse città dei Paesi Bassi e del Belgio. Sampietrini e cemento vengono rimossi per far spazio a nuovi alberi, creando corridoi verdi che assorbono CO2, riducono l’effetto isola di calore e favoriscono la biodiversità urbana. Un modello di riqualificazione urbana sostenibile che sta prendendo piede in molte città europee, dimostrando come sia possibile conciliare le esigenze della vita urbana con la tutela dell’ambiente.
Perché gli alberi sono così importanti?
Le foreste sono molto più di un semplice insieme di alberi: sono ecosistemi complessi. Come ricorda Greenpeace, le foreste custodiscono l’80% della biodiversità terrestre, ospitando una straordinaria varietà di specie animali e vegetali. Sono la casa di popoli indigeni, che da secoli vivono in armonia con la natura, traendo sostentamento dalle foreste, che contribuiscono a proteggere e custodire.
Ma non solo: le foreste svolgono un ruolo cruciale nella lotta al cambiamento climatico. Gli alberi, attraverso la fotosintesi clorofilliana, assorbono grandi quantità di anidride carbonica, il principale gas serra responsabile del riscaldamento globale. In questo modo, contribuiscono a regolare il clima e a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Purtroppo, questi ecosistemi preziosi sono sempre più minacciati dalle attività umane. La deforestazione avanza a un ritmo spaventoso: secondo Greenpeace, ogni due secondi, un’area di foresta grande come un campo da calcio scompare dalla faccia della Terra. La causa principale di questa distruzione è l’agricoltura industriale, che da sola è responsabile di quasi l’88% della deforestazione globale. L’espansione delle coltivazioni intensive, la produzione di mangimi per animali e l’allevamento intensivo sono tra i principali fattori che mettono a rischio le foreste del pianeta.
I benefici degli alberi: un valore inestimabile
Oltre al loro ruolo fondamentale nella conservazione della biodiversità e nella lotta al cambiamento climatico, gli alberi offrono altri benefici essenziali per la nostra vita: purificano l’aria che respiriamo, filtrano l’acqua che beviamo, proteggono il suolo dall’erosione e mitigano il rischio di frane e alluvioni.
Il valore economico di questi servizi ecosistemici è enorme. Un report del Ministero dell’Ambiente del 2018 ha stimato che il valore del servizio di purificazione delle acque svolto dalle radici degli alberi in Italia è pari a 1,1 miliardi di euro. Ancora più impressionante è il valore del controllo dell’erosione del suolo che, come racconta FSC Italia, si aggira tra i 35 e i 149 miliardi di euro. Cifre che dimostrano come la salvaguardia delle foreste sia un investimento non solo per l’ambiente, ma anche per l’economia.
Ma gli alberi sono importanti anche per i prodotti che ci offrono ogni giorno. La filiera legno-arredo nazionale è un settore chiave dell’economia italiana, con un saldo commerciale attivo di 7,6 miliardi di euro. Anche la filiera della carta e della grafica genera un fatturato di 27,2 miliardi di euro. A questi si aggiungono i prodotti forestali non legnosi, come sughero, funghi, bacche e radici, che rappresentano una risorsa importante per molte comunità locali.
La Giornata Nazionale degli Alberi è l’occasione per ricordare a tutti l’importanza di questi giganti verdi e per promuovere azioni concrete per la loro salvaguardia. Le cinque storie che abbiamo raccontato dimostrano che un futuro più verde è possibile, se ognuno di noi fa la sua parte.
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