Si è appena conclusa la 14ª edizione di Orticolario, il festival internazionale del verde e del paesaggio: vediamo come sono andate le cose e quali premi sono stati assegnati.
Indice
Orticolario 2024 ha lasciato un segno profondo, concludendosi con un’edizione che ha saputo mescolare estetica, riflessione e sostenibilità. Nella splendida cornice di Villa Erba, a Cernobbio, il legame tra uomo e natura ha trovato nuove forme di espressione attraverso giardini innovativi, installazioni artistiche e piante, che si sono dimostrate più che semplici elementi decorativi, diventando simboli di rigenerazione e cultura.
La manifestazione, che si è svolta dal 3 al 6 ottobre 2024, ha visto una partecipazione numerosa, nonostante le condizioni meteorologiche poco favorevoli, che ha confermato la capacità di attrarre un pubblico sia locale che internazionale. Orticolario 2024 si è dunque riconfermato come evento di riferimento per appassionati e professionisti del settore, nonché piattaforma di riflessione sulle sfide ecologiche del presente e del futuro.
Premi edizione 2024
Tra i momenti più attesi dell’evento vi è stato il conferimento del prestigioso premio “Per un Giardinaggio Evoluto” 2024 a Michele De Lucchi, architetto e designer di fama internazionale. De Lucchi, noto per la sensibilità nel coniugare creatività e rispetto per l’ambiente, ha espresso, durante la cerimonia, quanto senta vicino il concetto di giardinaggio evoluto. Le sue parole hanno toccato il tema del cambiamento e dell’adattamento, due concetti centrali nel mondo contemporaneo, dove la natura, ha sottolineato, non è più solo una presenza emotiva ma anche un’attrazione potente. La sua opera, in quest’ottica, ha sempre cercato di mantenere un equilibrio tra estetica e sostenibilità, rappresentando un contributo significativo all’architettura e al design italiano.
Il premio, una miniatura in legno ispirata alla “Torre dell’Aria”, opera realizzata dallo stesso De Lucchi nel 2011, è stato consegnato da Maurizio Riva, ceo di Riva 1920. La scultura si è rivelata un omaggio simbolico, evocativo della capacità di De Lucchi di vedere oltre la superficie delle cose, trovando bellezza nelle forme semplici e nelle interazioni tra uomo e natura.
“La Foglia d’Oro del Lago di Como”
Altro momento clou della manifestazione è stato il concorso internazionale “Spazi Creativi”, il cui vincitore, premiato con “La Foglia d’Oro del Lago di Como”, è stato lo Spazio STIHL “SETA. Sustainable Environment and Textile Artwork”, progetto firmato da Jonathan Arnaboldi e Matteo Pellicanò. La giuria ha elogiato l’approccio consapevole e sostenibile del progetto, sottolineando la cura nei dettagli e la qualità vegetale. Inoltre, è stato rimarcato il valore della sinergia tra diverse professioni, un vero esempio di giardinaggio evoluto, in grado di guardare al futuro e di rappresentare la terra come fonte di vita, arte e cultura.
L’installazione “SETA” si è distinta per la capacità di intrecciare la natura con l’arte tessile: sono infatti stati impiegati dei materiali sostenibili per reinterpretare il paesaggio attraverso trame e colori che raccontano storie antiche e contemporanee. Se l’innovazione ha trovato un certo spazio, si può dire lo stesso della capacità di evocare emozioni, come dimostrato dallo Spazio Amorfini Garden “Dall’alto al basso e poi di nuovo verso l’alto” di Davide Boschetti, che ha conquistato il premio Empatia, un’opera diretta, contraddistinta da un immediatezza che ha saputo coinvolgere e toccare profondamente i visitatori.
Il Premio Villa d’Este
Tra i progetti degni di menzione troviamo lo Spazio Fratelli Gramaglia “Simbiosi” di Laura Storero, che ha vinto il premio Villa d’Este per la celebrazione dell’armonia tra uomo e natura. Le installazioni artistiche, dislocate nel parco, hanno contribuito a trasformare Villa Erba in una sorta di museo a cielo aperto, dove ogni angolo raccontava una storia diversa ed ogni pianta diventava parte integrante di un dialogo tra passato, presente e futuro.
Gli altri premi
Anche i premi conferiti dalla giuria estetica e tecnica hanno valorizzato le esposizioni che meglio hanno saputo esprimere il legame tra uomo e natura. Il premio Miglior progetto di Arte & Natura è stato assegnato all’installazione “I quattro elementi” di Lorenzo Guzzini, che ha saputo evocare con forza i quattro elementi della natura, arricchiti dall’aggiunta del metallo, rappresentati con essenzialità e potenza. Il premio Miglior progetto di Design & Natura è andato a “Con-tatto” di Duo Urtiga, un’opera che ha creato un luogo sospeso nel tempo e nello spazio, dove la natura poteva essere contemplata con meraviglia e semplicità.
Sul fronte delle esposizioni, Libellule Pezziunici ha vinto il premio per la migliore esposizione di prodotti, grazie alla capacità di trasmettere attraverso le sue creazioni artistiche temi quali la sostenibilità, l’equilibrio e la leggerezza. Il premio per la migliore esposizione di piante è andato invece a Il Giardino, per la sua installazione raffinata e armoniosa, capace di inserirsi perfettamente nel contesto naturale del parco.
Orticolario 2024 ha confermato anche l’impegno nel coinvolgere il pubblico, con un ricco programma di incontri culturali e workshop, molti dei quali hanno registrato il tutto esaurito ancor prima dell’inizio della manifestazione. L’agorà nel Padiglione Centrale ha accolto conferenze e dibattiti, offrendo spunti di riflessione sui temi della sostenibilità, del giardinaggio e del ruolo rigenerativo delle piante.
La quattordicesima edizione di Orticolario ha quindi concluso il suo viaggio con una nota di successo, nonostante le avversità meteorologiche. Le piante, come ha sottolineato l’organizzatore Moritz Mantero, sono state protagoniste indiscusse, capaci di prendersi cura dell’uomo tanto quanto lui può prendersi cura di loro. Il prossimo appuntamento sarà nel 2025, quando nuovi progetti e nuove idee continueranno a germogliare, nella costante ricerca di un dialogo tra natura, arte e cultura.
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