Earth Hour: stasera spegniamo le luci in tutto il mondo per il clima e per dire no alla guerra

Sabato 26 marzo dalle ore 20.30 spegniamo tutti l'interruttore della luce: scatta l'Ora della Terra. Torna la più grande mobilitazione globale del WWF per chiedere un futuro più giusto e sostenibile per il nostro Pianeta e i suoi abitanti

Spegnere le luci per un’ora in ogni parte del mondo: un gesto simbolico per dimostrare che abbiamo a cuore il futuro del nostro Pianeta. Anche quest’anno torna Earth Hour (l’Ora della Terra), il più grande evento mondiale del WWF che unisce istituzioni, cittadini e imprese. L’appuntamento è per sabato 26 marzo, dove alle ore 20.30, in ogni Paese si spegneranno uffici, case e monumenti per lanciare un forte messaggio per l’ambiente, ma anche per dire chiedere pace in un momento così drammatico.

La mobilitazione internazionale organizzata dal WWF è giunta già alla 14esima edizione e coinvolgerà milioni di persone e migliaia di città. Spegnere l’interruttore può sembrare un’azione banale, eppure se fatta su larga scala diventa un atto rivoluzionario.

Dalla prima edizione del 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, la grande ola di buio si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta, lasciando a luci spente piazze, strade e monumenti simbolo come il Colosseo, il Cristo Redentore di Rio, la Torre Eiffel, il Ponte sul Bosforo e tanti altri luoghi, per dimostrare che uniti si può fare una grande differenza. – spiega il WWF – Earth Hour è un evento senza frontiere, che unisce le persone sulla Terra per vincere la sfida climatica. In un momento in cui i conflitti diventano una minaccia al futuro di tutti una grande azione globale in grado coinvolgere persone in tutti i paesi del mondo è, in sé, un messaggio di pace e solidarietà: perché solo insieme possiamo far sentire la nostra voce e chiedere un futuro più sicuro, giusto e sostenibile per tutti.

Anche l’Italia al buio per un’ora

Nel nostro Paese saranno circa 160 le iniziative che prevedono lo spegnimento di monumenti, palazzi, piazze, strade e altri luoghi simbolo.

A Milano, dalle 20,30 alle 21,30, luci spente per il Castello Sforzesco e la Torre del Filarete, mentre a Roma rimarranno al buio per un’ora Castel Sant’Angelo, il Colosseo e la Basilica di San Pietro al Vaticano, insieme alle facciate di Palazzo Madama, Montecitorio e Palazzo Chigi con il Cortile d’Onore.

A Firenze luci spente per un’ora a Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, al Duomo, alla Basilica di Santa Croce, alla Torre di Arnolfo, all’Abbazia di San Miniato al Monte, sulla Statua del David di Michelangelo in Piazza della Signoria, a Palazzo Sacrati Strozzi e a Palazzo Medici Ricciardi. A Torino al buio la Mole Antonelliana e le luci dei ponti sul fiume Po.

Al buio per un’ora anche Piazza San Marco, nella città ‘simbolo’ dei cambiamenti climatici, Venezia. Si spegnerà anche l’Arena di Verona e molti altri monumenti di comuni del veronese.

Si spegneranno anche altre città italiane come L’Aquila (Piazza del Duomo), Bergamo, Lecce, Caserta, Cefalù (si spegnerà la piazza del Duomo dove si trova la Cattedrale patrimonio dell’Unesco e i volontari del WWF Sicilia Nord Occidentale saranno presenti con un banchetto informativo), Cesena, Como, Catania (Palazzo degli Elefanti) e Palermo (Palazzo delle Aquile) e molti monumenti dei centri della provincia di Roma Capitale come Albano laziale, Civitavecchia, Pomezia, San Cesareo, Manziana, Cave, Riano, Ariccia, Fiumicino, San Vito Romano.

Gli eventi da non perdere nel nostro Paese

Nella Giornata dedicata all’Ora della Terra è prevista anche una serie di interessanti eventi in diverse città. I volontari del WWF Caserta hanno organizzato una maratona radiofonica dalle 9:30 alle 21:30 con l’emittente locale Prima Rete, mentre il WWF Bologna Metropolitana a San Giovanni in Persiceto organizza lo spettacolo “una notte senza luci” presso il planetario dell’orto botanico.

Invece, i volontari del WWF Bergamo Brescia terranno un incontro divulgativo su “Interferenze dell’inquinamento luminoso sull’ecosistema urbano” e un ascolto dei pipistrelli con bat detector. Nell’Oasi WWF di Serre Persano (SA) si potrà partecipare ad una visita guidata la mattina di sabato 26 marzo, seguita da altre attività come l’installazione di una bat box.

Nell’Oasi di Valmanera (Asti), invece, avrà luogo un apericena itinerante dal tramonto al cui seguito si potrà godere della magia del bosco di notte. Sarà presente il gruppo degli astrofili astigiani per l’osservazione degli astri. In Romagna, a Forlì per celebrare l’ora di buio a Piazza Saffi il WWF ha organizzato un flash mob dedicato al simbolo della pace. Un’altra interessante iniziativa è l’escursione notturna “a energia solare” dal Santuario della Madonna di Montenero a Riomaggiore, con ritrovo alle 19,45 di sabato 26 marzo su Strada Provinciale SS370 (Strada Litoranea) presso imbocco sentiero 593C diretto al Santuario della Madonna di Montenero, sopra al borgo di Riomaggiore.

A Martina Franca in Puglia si spegnerà il palazzo Ducale a conclusione di una pedalata organizzata dal WWF Trulli e Gravine in collaborazione con l’associazione Cicloamici-Fiab Mesagne e altre associazioni locali. Da non perdere anche la serata al Museo della Biodiversità di Monticiano (Siena) in collaborazione con l’Unione Astrofili Senesi per ammirare stelle, nebulose, galassie e costellazioni che si affacciano nelle prime ore della sera e la passeggiata insieme al WWF Roma sul Lungotevere delle Navi (appuntamento alle 18,30 di fronte al Palazzo della Marina Militare) per ammirare la biodiversità urbana lungo le acque del Fiume di Roma e arrivare a piedi fino a Castel Sant’Angelo.

Climate Wall… per metterci la faccia!

Grazie all’iniziativa Climate Wall del WWF ognuno può metterci (letteralmente) la faccia per chiedere un futuro più sicuro, giusto e sostenibile per tutti e per il nostro Pianeta.

Per partecipare si può scaricare l’app Climate Wall e inviare un selfie che verrà aggiunto nell’enorme foto realizzata dall’associazione ambientalista che include la grande community delle persone che chiedono un cambiamento concreto.

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Fonte: WWF

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