Carta di Milano per Expo 2015: il cibo come diritto per tutti, i 12 impegni fondamentali

Carta di Milano per Expo 2015: il cibo come diritto per tutti, i 12 impegni fondamentali. Expo 2015, è stata presentata oggi, 28 aprile, la Carta di Milano, un manifesto nato per garantire il diritto al cibo

Expo 2015. È stata presentata oggi, 28 aprile, la Carta di Milano, un manifesto nato per garantire il diritto al cibo alle popolazioni di tutto il mondo, con una serie di impegni e di proposte per azioni puntuale volte ad arginare il problema della fame e della malnutrizione.

La Carta di Milano è un documento voluto dal Governo italiano come eredità di Expo 2015. Al centro troviamo il tema della sostenibilità alimentare, nella speranza che le iniziative proposte siano davvero realizzabili. Si tratta infatti di un documento molto discusso in partenza, già a partire dal tema centrale di Expo: “Nutrire il Pianeta”.

Nelle scorse settimane si sono accesi i dibattiti sulla presenza di multinazionali come McDonald’s e Coca Cola tra gli sponsor ufficiali di Expo 2015, manifestazione promossa come sostenibile soprattutto dal punto di vista dell’alimentazione.

Chissà se la Carta di Milano e soprattutto il suo rispetto potrà rappresentare un riscatto per Expo 2015. La Carta di Milano viene presentata come un documento che permetterà ai cittadini, proprio in occasione dell’Expo, di costruire e vincere la sfida del diritto al cibo sano, sicuro e nutriente per tutti. Il cibo viene presentato come diritto umano fondamentale. L’obiettivo è quello di garantire un accesso equo al cibo per tutti.

Ecco i punti e gli impegni fondamentali della Carta di Milano.

1) Diritto al cibo per tutti.
2) Lotta allo spreco e alle perdite alimentari.
3) Difesa del suolo agricolo e della biodiversità.
4) Tutela del reddito di contadini, allevatori e pescatori.
5) Investimento in educazione alimentare e ambientale a partire dall’infanzia.
6) Riconoscimento e valorizzazione del contributo delle donne nella produzione agricola e nella nutrizione.
7) Favorire l’accesso all’energia pulita.
8) Migliorare la gestione delle risorse idriche.
9) Promuovere il riciclo e il riutilizzo.
10) Adottare azioni di salvaguardia dell’ecosistema marino.
11) Proteggere il cibo da contraffazioni e frodi con legislazioni adeguate.
12) Contrastare il lavoro minorile e irregolare.

La Carta di Milano è un documento aperto che potrà essere sottoscritto a partire dal 1° maggio 2015 per sei mesi, in corrispondenza con la durata dell’Expo. Il prossimo ottobre avverrà la consegna ufficiale del testo, quando il segretario generale dell’ONU farà tappa a Milano. Il documento è rivolto sia ai cittadini che alle associazioni e alle imprese. Ecco allora che la Carta di Milano vuole diventare un manifesto collettivo per la sensibilizzazione globale sul ruolo del cibo e della nutrizione per una migliore qualità della vita. Tutti potranno sottoscrivere la carta, se lo vorranno.

A proposito di diritto al cibo, ecco un’infografica che ci fa riflettere sulla pessima distribuzione delle risorse alimentari nel mondo.

1) Morire per fame o per obesità? 805 milioni di persone nel mondo soffrono la fame, mentre 2,1 miliardi di persone sono obese o in sovrappeso.

2) Nutrire persone, animali o auto? Il 47% della produzione mondiale di cereali è destinato all’alimentazione umana, mentre il 40% è destinato all’alimentazione animale e alla produzione di biocarburanti.

3) Sprecare cibo o nutrire chi ha fame? 1,3 miliardi di tonnellate di cibo sono sprecate ogni anno nel mondo, corrispondenti a 4 volte il fabbisogno di cibo necessario per nutrire gli 805 milioni di persone che soffrono la fame.

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Dunque 1 persona su 10 nel mondo non ha di che nutrirsi, mentre gli sprechi alimentari hanno raggiunto quantitativi esorbitanti. La Coldiretti accoglie con favore la Carta di Milano, nella speranza che possa contribuire a ridurre gli sprechi alimentari.

Secondo i dati comunicati da Coldiretti, le famiglie italiane si stanno già impegnando a ridurre gli sprechi alimentari. In Italia sei cittadini su dieci hanno diminuito o annullato gli sprechi domestici nel 2014, secondo una tendenza favorita dalla crisi, ma molto resta da fare con ogni italiano che ha comunque buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l’anno, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe.

Tra chi ha tagliato gli sprechi, il 75% fa la spesa in modo più oculato, il 56% utilizzando gli avanzi nel pasto successivo, il 37% riducendo le quantità acquistate, il 34% guardando con più attenzione la data di scadenza e l’11 per cento donando in beneficenza. Ci aspettiamo una maggiore attenzione per la riduzione degli sprechi sia da parte dei cittadini che da parte delle aziende.

La Carta di Milano sarà efficace o rimarrà una promessa non mantenuta? Il Movimento Cinque Stelle non ha votato a favore della Carta di Milano.

“Expo 2015 è diventata ‘la fiera delle meraviglie’ solo sulla carta” – hanno spiegato i deputati 5stelle – “Questa esposizione dovrebbe invece avere come principali protagonisti coloro che lavorano la terra, che con le loro azioni difendono il pianeta producono cibi sani, lottano contro gli sprechi e contro il potere delle multinazionali. L’incoerenza sulla quale poggia questa carta dai mirabili intenti è sotto gli occhi di tutti: basta guardare alla struttura Expo, costruita cementificando ettari di terreno agricolo. Un evento dove sono presenti multinazionali quali McDonald’s, Monsanto e Nestlé, emblemi di quel modello di agricoltura che crea fame e disuguaglianza nel mondo”.

I deputati del Movimento Cinque Stelle hanno dunque votato una mozione in cui hanno chiesto l’impegno del Governo affinché Expo diventi principalmente lo spazio dei piccoli produttori agricoli, della agricoltura biologica, dell’Ogm free e della lotta ai fitofarmaci. Insomma di chi realmente nutre il Pianeta.

Marta Albè

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