Le luci degli innamorati “accendono” i trulli, Alberobello si trasforma nella città dell’amore

Dall’8 febbraio e fino all’8 marzo torna AlbeLOVEbello, l’occasione buona per rivedere i trulli, meraviglioso patrimonio dell’Umanità.

Cuoricini e luci romantiche: Alberobello si trasforma per un mese nella capitale degli innamorati ed è pronta a regalare a quanti andranno a visitarla delle autentiche emozioni. Dall’8 febbraio e fino all’8 marzo torna AlbeLOVEbello, l’occasione buona per rivedere i trulli, meraviglioso patrimonio dell’Umanità.

A partire dalla settimana di San Valentino e per tutto il mese fino alla festa della donna, infatti, delle spettacolari luci si accenderanno proprio sulle tipiche abitazioni, tra installazioni artistiche, addobbi e decori, tutto dedicato all’amore. L’evento, patrocinato dal Comune, avrà il fulcro in una suggestiva cascata di cuori, che illuminerà i trulli del Rione Monti, il Belvedere, la Chiesa di Sant’Antonio e il Trullo Sovrano.

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©Comune di Alberobello

Ci saranno inoltre video mapping, photo booth, oltre mille cuori per le strade di Alberobello. Nel week end di San Valentino, da venerdì 14 a domenica 16, ci sarà un video mapping sul municipio.

“Dopo la settimana dell’amore che l’anno scorso ha fatto accendere per la prima volta le luci sui trulli anche a febbraio quest’anno abbiamo deciso di dedicare a San Valentino un intero mese – dice l’assessore al Turismo, Antonella Ivone, in un comunicato. Alberobello che è già uno scenario naturalmente romantico, lo diventerà ancora di più grazie a questa iniziativa che mette insieme ENGIE (ENGIE è il player dell’energia e servizi che cura il servizio di pubblica illuminazione della città, ndr), Unique eventi e commercianti tutti animati da uno stesso obiettivo: rendere la Capitale dei trulli una realtà sempre più attrattiva per turisti e visitatori in ogni periodo dell’anno”.

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©Eugen Andrei/Facebook

Patrimonio mondiale dell’Unesco, i trulli sono le tipiche abitazioni in pietra calcarea del sud della Puglia, esempi di edilizia in pietra a secco a lastre, una tecnica risalente all’epoca preistorica tuttora utilizzata in questa regione, tra l’altro anch’essa inserita nella lista del patrimonio dell’Umanità.

Fonte: Comune di Alberobello

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