Pannelli fotovoltaici gratis per i più poveri: approvato il reddito energetico in Puglia

La Puglia sarà la prima regione a implementare il reddito energetico. Grazie ai fondi pubblici, le persone meno abbienti avranno a disposizione in comodato d'uso gratuito i pannelli fotovoltaici sui tetti delle abitazioni. Un modo per abbattere le bollette facendo ricorso però alle energie pulite

AGGIORNAMENTO 18/07  Ieri  la legge ha avuto l’ok definitivo dal consiglio regionale. Quindi ora la giunta deve redarre un regolamento e da novembre circa potranno partire le domande.

La Puglia sarà la prima regione a implementare il reddito energetico. Grazie ai fondi pubblici, le persone meno abbienti avranno a disposizione in comodato d’uso gratuito i pannelli fotovoltaici sui tetti delle abitazioni. Un modo per abbattere le bollette facendo ricorso però alle energie pulite.

Un’iniziativa simile era già stata avviata in Sardegna, a Porto Torres, ma è la prima volta che una regione la applica.

La proposta di legge presentata dai consiglieri pugliesi del del M5S (Antonio Trevisi, primo firmatario) ha messo d’accordo tutti ed è stata approvata all’unanimità nella seduta congiunta delle Commissioni consiliari IV e V.

Di fatto la proposta prevede l’istituzione del Reddito energetico regionale, un sistema secondo cui la Regione acquisterà una serie di impianti fotovoltaici destinati alle utenze, mettendoli poi a disposizione in comodato d’uso gratuito per 9 anni (rinnovabili fino a un massimo di 25 anni), alle delle famiglie che versano in condizioni di disagio socioeconomico, a seguito di apposito bando.

Dal canto loro, gli utenti avranno il solo impegno di attivare, mediante apposita convenzione con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), il servizio di scambio sul posto dell’energia prodotta dagli impianti.

Grazie alla possibilità di produrre autonomamente l’energia e di cedere al Gestore l’energia prodotta “in eccesso e non consumata, le famiglie interessate da questa iniziativa conseguiranno, da un lato, significativi risparmi in bolletta e, dall’altro, contribuiranno a tutelare l’ambiente riducendo il ricorso all’energia prodotta da fonti fossili”.

Questa iniziativa legislativa sarà finanziata grazie anche ai fondi stanziati dalla Legge di stabilità regionale 2018, che ha messo a disposizione circa 8 milioni di euro per gli anni 2018-2019-2020 per interventi di efficientamento energetico e per la diffusione delle energie rinnovabili negli edifici residenziali privati.

L’obiettivo è quello di

“sostituire progressivamente i combustibili fossili con quelli a zero emissioni, recando così benefici alla salute dei cittadini e all’ambiente, senza pregiudicare, ma consolidando e rafforzando, il percorso di crescita sostenibile dell’economia pugliese”.

Dal canto suo, la Puglia sta spingendo per ridurre il proprio ricorso alle fossili, strizzando l’occhio alle rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Entro il 2030, si è posta come obiettiv o quello di produrre il 32% dell’energia da fonti rinnovabili.

Adesso toccherà alla giunta regionale dare il definitivo via libera alla proposta e redigere l’apposito regolamento.

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Francesca Mancuso

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