Da Cento a Torino a Napoli, da Roma a Milano, da Lecce a Reggio Calabria passando per una miriade di paesi più piccoli: stasera verranno spenti per pochi minuti le piazze e i luoghi simbolici di molti Comuni italiani contro il caro bollette

©birillo81/123rf
Parte da Cento, in provincia di Ferrara, la protesta che vedrà molti Comuni italiani spegnere le luci dei propri monumenti per mezz’ora. Il caro bollette tocca tutti: i cittadini, ma anche gli amministratori, che potrebbero far riversare le difficoltà delle casse comunali in una pericolosa riduzione dei servizi.
E così stasera, alle 20, molte città e paesi italiani spegneranno per qualche minuto palazzi storici o sedi di Municipi.
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Una protesta simbolica, questa contro il calo bollette, che è stata ideata da Edoardo Accorsi, sindaco di Cento, in provincia di Ferrara, e che è passata in brevissimo tempo prima nel resto dell’Emilia Romagna e poi in tutta Italia.
Caro #bollette | "Le risposte dal governo alle nostre richieste non sono sufficienti. Con i rincari sono a rischio i servizi essenziali: giovedì luci spente per protesta simbolica". @Antonio_Decaro
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— comuni_anci (@comuni_anci) February 8, 2022
Nel primo trimestre 2022 le bollette di casa di elettricità nel mercato tutelato aumenteranno del 55%, e quelle del gas del 41,8%. Ciò si tradurrà per noi, rispetto al 2021, in aggravio di spesa media di 334 euro in più per l’elettricità, e 610 euro per il gas. Quanto alle amministrazioni comunali, l’aumento di spesa stimato dal presidente dell’Anci, Associazione dei Comuni, Antonio Decaro è di almeno 550 milioni di euro per i Comuni italiani, su una spesa complessiva annua che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro.
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Fonte: ANCI
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