Energia solare e fotovoltaico: le 10 migliori innovazioni sperimentate nel 2010 per produrre energia elettrica

Innovazione e fotovoltaico: quali sono state le novità più ghiotte create nel 2010? Dopo gli ultimi ritrovati nella produzione di energia eolica e le alternative al silicio nell'uso del fotovoltaico, ecco 10 dei migliori progetti sviluppati per la produzione di energia elettrica dal solare

Innovazione e fotovoltaico: quali sono state le novità più ghiotte create nel 2010? Dopo gli ultimi ritrovati nella produzione di energia eolica e le alternative al silicio nell’uso del fotovoltaico, ecco secondo il sito Ecofriend i 10 migliori progetti sviluppati per la produzione di energia elettrica dal solare.

1) Dalla IBM le celle solari create con l’utilizzo di materiali economici e “abbondanti”

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Rame, zinco, latta, zolfo, selenio: materiali facili da trovare e non dispendiosi, che possono essere impiegati anche nel campo delleenergie rinnovabili. È l’obiettivo che si erano posti alcuni ricercatori della IBM, i quali hanno realizzato un impianto a celle solari particolarmente economico dato l’impiego di materiali di basso costo. L’aspetto più interessante dell’impianto solare low cost della IBM sta nella sua elevata efficienza energetica, pari al 9,6%, decisamente migliore rispetto ai primi tentativi di utilizzo dell’energia solare attraverso dei pannelli costituiti da simili materiali.

2) Dal MIT il “fotovoltaico con le micro antenne” per aumentare la concentrazione energetica

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Come realizzare un sistema che, a parità di energia solare catturata, sia in grado di produrre sempre maggiori quantità di energia elettrica? Secondo il Massachusetts Institute of Technology, questo è possibile grazie a un “imbuto solare” per i pannelli fotovoltaici, realizzato in nanotubi di carbonio, in grado di “moltiplicare” la quantità di energia solare da immagazzinare. Secondo i ricercatori del MIT, con questo sistema sarà possibile evitare che sui tetti degli edifici vengano impiantate delle “selve” di pannelli solari.

3) Dalla Wake Forest University le celle solari “a setola” per raddoppiare l’efficienza degli impianti

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I ricercatori della Wake Forest University (North Carolina) hanno realizzato una evoluzione nelle celle solari organiche con la preparazione di uno strato di fibre ottiche “a setola”(chiamate “Light Pipes”) che raddoppiano le prestazioni delle celle solari. Con questa scoperta, il problema della perdita di efficienza dei pannelli solari a causa della riflessione dei raggi viene superato dallo stampaggio di fibre ottiche su una base polimerica che costituisce il “pavimento” di ogni singola cella, e che sono in grado di catturare la luce solare da qualsiasi angolatura.

4) CNF-PZT Cantilever: il calore sprigionato dai gadget elettronici serve… ad alimentare gli stessi

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Bando alle prese di corrente: per l’alimentazione dei dispositivi elettronici domestici, basta servirsi… del calore sprigionato dal loro utilizzo. Quello che serve, è un sistema che raccolga il calore e lo trasformi in energia elettrica. Il dispositivo CNF-PZT Cantilever, messo a punto da un gruppo di ricercatori della Louisiana Tech University, serve proprio a questo. Per ottenere il risultato, è stato creato un supporto di materiale piezoelettrico, sul quale agisce una pellicola costituita da nanotubi di carbonio, che cattura il calore e lo trasferisce al supporto piezoelettrico con il compito di creare nuova energia elettrica.

5)Solar Window”: il vetro che produce energia elettrica

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Dalla New Energy Technologies è stato creato un prototipo funzionante di finestra di vetro capace di generare elettricità. Il dispositivo, sviluppato dall‘Università della South Florida, è stato possibile grazie all’utilizzo di celle solari organiche di minuscole dimensioni, che permettono di evitare l’obbligo di creare pannelli solari formati da metalli costosi e che bloccano il passaggio della luce solare attraverso i cristalli. (leggi l’articolo relativo qui)

6) Dalla Purdue University la marmitta per auto che sviluppa energia elettrica

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Si cattura il calore sviluppato dall’impianto di scarico dell’auto, lo si converte in energia elettrica e si ottiene una riduzione nei consumi. È il sistema messo a punto dalla Purdue University, che permette di utilizzare il calore sviluppato nei sistemi di scarico degli autoveicoli (e che, quindi, andrebbe disperso) per inviarlo nelle batterie di bordo e ridurre i consumi.

7) Dalla Innowattech le “rotaie energetiche” per i treni

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Quando il treno passa, viene prodotta energia elettrica, che può essere usata come ausilio alla marcia del convoglio. Sono le traversine piezoelettriche Ipeg Pad, create dalla Innowattech; alcuni prototipi sono stati sperimentati su una linea ferroviaria degli USA. Tenuto conto della lunghezza del treno, del numero e del diametro delle ruote, gli elementi piezoelettrici sono in grado di generare fino a 120 kWh di energia elettrica in un’ora, da utilizzare per aiutare la corsa del treno, con minore dispendio di energia attraverso la rete ferroviaria.

8) Dalla Sony al grido di “Flower Power” (solare)

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Abbelliscono la casa, rendono gli ambienti domestici più allegri. E producono energia: sono i nuovi pannelli-finestra DSSC prodotti dallaSony, che utilizzano i disegni stampati sul “vetro” per produrre energia da utilizzare a seconda delle proprie esigenze.

9) A “immagine e somiglianza” delle piante per produrre combustibili attraverso l’energia solare

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Un team di ricercatori USA e svizzeri ha recentemente sviluppato un macchinario che, come le piante, combina i raggi solari e l’ossido metallico chiamato “Ceria” per convertire il biossido di carbonio o l’acqua in combustibili che possono essere immagazzinati o trasportati.

10) Sole e aria per generare elettricità

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La Csiro (Agenzia scientifica nazionale australiana) ha sviluppato il Brayton Cycle, una tecnologia che necessita solamente dei raggi solari e dell’aria per produrre energia elettrica. Il sistema, ideale nelle aree che si trovano per buona parte dell’anno a corto di risorse idriche, consiste in un campo di specchi che riscaldano aria compressa a sua volta convogliata in una turbina da 200 kW che produce energia elettrica.

Piergiorgio Pescarolo

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