Detrazioni del 55%: le 5 cose da sapere

In arrivo i primi dati sulle detrazioni fiscali del 55% legati alla riqualificazione energetica degli edifici. A diffonderli è stata l'Enea attraverso il nuovo Rapporto relativo alle cifre del 2011

In arrivo i primi dati sulle detrazioni fiscali del 55% legati alla riqualificazione energetica degli edifici. A diffonderli è stata l’Enea attraverso il nuovo Rapporto relativo alle cifre del 2011.

Introdotte nel 2007, le detrazioni hanno permesso di ammortizzare le spese legate al risparmio e alla riqualificazione energetica degli edifici. Ed ecco riassunto in cinque punti quello che è successo nel 2011.

Quanti gli interventi che ne hanno beneficiato?

Le richieste d’intervento sono state 280.700 per investimenti complessivi superiori a 3,3 miliardi di euro. Il valore complessivo degli importi portati in detrazione invece è di oltre 1,8 miliardi di euro. E il costo per ciascun intervento? In media è stato di circa 11.780 euro con un risparmio pari a circa 5 Mwh all’anno. Vi è stata comunque una riduzione del numero di pratiche inviate all’Enea rispetto all’anno precedente, il 2010 (-30%), che è da considerarsi quello con il maggior numero di interventi. Nel complesso, comunque, in cinque anni, dal 2007 al 2011, circa il 5,5% del patrimonio edilizio nazionale ha subito un ciclo di riqualificazione energetica (parziale o globale) e che circa il 5% delle famiglie italiane ha beneficiato della campagna del 55%. Circa il 5% delle famiglie italiane ha beneficiato delle detrazioni.

E quali?

Solo tenendo presente l’anno fiscale 2011,tra gli interventi ammessi alla detrazione del 55%, il primo in assoluto ha riguardato la sostituzione di infissi. Meno diffuse le tipologie di riqualificazione energetica associate ad un maggior risparmio energetico.

Dove le maggiori richieste?

In termini di distribuzione numerica dei lavori sul territorio, l’Italia è suddivisa in tre macro-aree geografiche: i maggiori benefici si ottengono in regioni di area alpina, ossia Valle D’Aosta, Trentino-Alto Adige, Piemonte. In testa per numero di documentazioni inviate all’Enea c’è la Lombardia, col 22,2%, seguita a distanza da Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna che da sole confermano la percentuale del 38% del 2010 rispetto al dato nazionale. Del secondo gruppo fanno parte regioni come Toscana, Lazio, Liguria, Friuli che si attestano attorno al 5%. In coda le regioni centro-meridionali e le isole.

Il risparmio energetico

Il risparmio energetico in energia primaria attribuibile agli interventi di riqualificazione energetica che hanno beneficiato degli incentivi fiscali previsti dalla Legge 296/06 nel 2011 è stato superiore a 1.435 Gwh/anno.

Risparmio di CO2 nell’atmosfera

Il suddetto risparmio ha permesso anche di ridurre la CO2 emessa in atmosfera, una quantità pari a 305 kt/anno. E in futuro? Dalla stima dei dati cumulati di risparmio energetico e di CO2 non emessa in atmosfera riconducibili ad oggi al meccanismo fiscale del 55% e proiettati al 30.06.2013 si evince che sarà possibile attribuire un valore complessivo di risparmio energetico prodotto pari 10.000 GWh/anno; a questo dato corrisponderà un beneficio ambientale in termini di CO2 non emessa in atmosfera pari a oltre 2.000 kt/anno. Il maggior contributo dei risultati ottenuti sarà da attribuire agli interventi di climatizzazione invernale – pur non essendo la tipologia di intervento più diffusa numericamente sul territorio.

Francesca Mancuso

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