Quinto conto energia: sancira’ la crisi del fotovoltaico italiano?

Uno studio di IMS Research ha stimato che il fotovoltaico italiano potrebbe subire un'involuzione con l'entrata in vigore del Quinto conto energia

Il Quinto conto energia potrebbe a lungo termine danneggiare il fotovoltaico. Sono in molti a pensarla in questo modo. Ma un rapporto dell’IMS Research ha effettuato alcune stime delle conseguenze dei tagli agli incentivi e ha calcolato che il nuovo sistema ridurrà significativamente le prospettive di crescita del fotovoltaico in Italia nel corso dei prossimi tre anni.

L’ultima relazione della società di ricerca ha rivelato che mentre il nuovo schema potrebbe supportare ulteriori 7,5 gigawatt (GW) di impianti nel corso dei prossimi due anni, ora è probabile che essi diventeranno solo 3 GW, con la fine del Quinto conto energia già nel 2013. E in più, gli incentivi potrebbero esaurirsi in breve tempo.

Il nuovo sistema, secondo IMS Research prevede budget annuo supplementare di 700 euro e si concluderà non appena il costo totale sarà pari a € 6,7 miliardi. Tuttavia, un gran numero di impianti sono stati completati nella prima metà di quest’anno al fine di beneficiare delle più generose tariffe del Quarto conto energia e questi ultimi non sono stati ancora tutti inclusi nelle statistiche ufficiali del Gse.

Intanto, lo scorso 12 luglio quest’ultimo ha fatto sapere che il costo annuo degli incentivi fotovoltaici ha raggiunto i 6 miliardi, innescando il periodo di preavviso dei 45 giorni per l’introduzione del nuovo Conto Energia, il 27 agosto 2012.

Sulla base di diversi controlli della supply chain, IMS Research ha stimato che circa 3 GW di impianti saranno completati entro la data in cui verrà introdotto il Quinto conto energia nel mese di agosto“, ha commentato Sam Wilkinson, Senior Analyst di IMS Research per il fotovoltaico. “Attualmente le statistiche ufficiali del Gse mostrano 1,8 GW di installazioni e un costo di € 6,1 miliardi. Una volta che queste cifre saranno fedeli alla realtà, il costo annuale degli incentivi sarà di circa 6,4 miliardi di euro, e ridurrà il budget aggiuntivo disponibile per i nuovi impianti col Quinto conto energia a soli 300 milioni.” Uno scenario quasi apocalittico per il settore.

In prospettiva, il rapporto ha rivelato che il budget notevolmente ridotto a disposizione del nuovo sistema d’incentivazione ha portato ad una significativa riduzione a lungo termine per l’Italia. L’ultima previsione rilasciata da IMS Research prevede che gli impianti in Italia diminuiranno per il secondo anno consecutivo nel 2013 e scenderanno a meno di 3 GW per la prima volta dal 2009. “Mentre l’Italia è sempre stata uno dei più grandi mercati del mondo, il 2013 la vedrà cadere al di fuori del podio per la prima volta in cinque anni“, ha aggiunto Wilkinson.

Qualora il nostro paese avesse avuto 700 milioni di euro di budget aggiuntivo, secondo IMS avrebbe mantenuto la propria leadership nel mercato globale, con l’installazione di oltre 7 GW nei prossimi due anni.

L’Italia ha ancora le condizioni favorevoli per il fotovoltaico e alcune installazioni continueranno a vivere ancvhe senza incentivi, in particolare nel sud del paese, ma questo non sarà sufficiente a mantenere il mercato al livello attuale per molti anni”, ha concluso Wilkinson.

Che fare?

Francesca Mancuso

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