Le aziende italiane sono sempre più sensibili verso i temi ambientali; il 66,7%, ovvero quasi 7 realtà su 10, ha deciso di adottare comportamenti e procedure eco-sostenibili, in grado di ridurre l’impatto ambientale. E più del 50% delle aziende italiane pensa che non ci siano certificazioni adeguate: l’idea diffusa è che manchi effettivamente una strategia di comunicazione votata ai temi ambientali e alle procedure eco-sostenibili.
Le aziende italiane sono sempre più sensibili verso i temi ambientali; il 66,7%, ovvero quasi 7 realtà su 10, ha deciso di adottare comportamenti e procedure eco-sostenibili, in grado di ridurre l’impatto ambientale. E più del 50% delle aziende italiane pensa che non ci siano certificazioni adeguate: l’idea diffusa è che manchi effettivamente una strategia di comunicazione votata ai temi ambientali e alle procedure eco-sostenibili.
È quanto emerge da un’analisi di mercato commissionata da Low Impact, la nuova associazione presentata ieri a Roma che si pone come punto di riferimento e incontro tra realtà produttive italiane, istituzioni e consumatori e mira allo stesso tempo a promuovere l’adozione di comportamenti e abitudini che siano rispettose dell’ambiente.
Ma vediamo nel dettaglio cosa emerge dalla ricerca
Innanzi tutto, nelle aziende rispettose dell’ambiente si fa particolare attenzione alle politiche virtuose di risparmio energetico e l’utilizzo di materiali ecocompatibili (60% delle aziende intervistate), ma anche alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti (56,7%).
Ma non è tutto, perché il 41,2% delle aziende eco-friendly ha acquisito certificazioni ambientali, mentre il 58% non lo ha fatto, perché sostiene che non esistano certificati adatti alle attività svolte dall’azienda.
Ecco i motivi: il 21,4% pensa che siano troppo impegnative, mentre il 14,3% le definisce troppo onerose a livello economico.
Ma c’è anche il greenwashing:
Verdiana Amorosi