Ebola: i cambiamenti climatici porteranno a una diffusione del virus in tutto il mondo

I cambiamenti climatici potrebbero aumentare la velocità di diffusione del virus, che potrebbe diffondersi in tutte le aree del mondo

I cambiamenti climatici potrebbero influire sulla diffusione dell’Ebola, portando il virus in luoghi in cui non si è mai diffusa la malattia prima d’ora.

Il virus dell’ebola è estremamente pericoloso: solo due anni fa ha ucciso oltre 11mila persone nell’Africa occidentale e altre 2mila persone sono morte quest’anno nella Repubblica Democratica del Congo.

Il collegamento tra la crisi climatica e l’aumento del rischio di Ebola è stato scoperto da alcuni ricercatori, che hanno effettuato delle previsioni su come il riscaldamento globale potrebbe incidere sulla diffusione del virus da qui al 2070.

I cambiamenti climatici causano modifiche delle condizioni ambientali che possono diventare più o meno favorevoli per alcune specie di animali e insetti.  Variazioni del clima possono portate a un aumento degli esemplari di animali vettori del virus, come i pipistrelli..
Poiché il contagio avviene tra animali selvatici infetti e uomo oltre che da uomo a uomo, il virus potrebbe diffondersi a una velocità da 1,75 a 3,2 volte maggiore rispetto ad oggi.

I ricercatori hanno esaminato diversi scenari climatici, ipotizzando sia l’aumento di emissioni di CO2 che una lieve riduzione delle emissioni.
Entrambi gli scenari hanno portato all’aumento dell’ebola, il cui virus potrebbe diffondersi in altre zone dell’Africa come la Nigeria e l’Uganda.
Attraverso i viaggi in aereo la malattia potrebbe poi diffondersi anche in Cina, India, Russia, Stati Uniti ed Europa, aumentando la percentuale di aree colpite dal virus fino al 15% entro il 2070.

Riducendo però le emissioni in atmosfera, l’area in cui potrebbero verificarsi epidemie potrebbe diminuire della metà, dunque adottando misure appropriate eviteremmo di dover assistere allo scenario peggiore.

“I cambiamenti climatici stanno avvenendo e dobbiamo sapere come influenzerà le specie portatrici di malattie”,
Questa conoscenza ci aiuterà a prevedere lo sviluppo della malattia e a pianificare meglio gli interventi.
Ma i cambiamenti climatici si stanno verificando in parallelo con molti altri processi come l’uso del suolo e lo sviluppo umano, quindi dobbiamo considerare tutti questi aspetti e capire il modo in cui interagiscono tra loro per scongiurare il rischio di malattie in futuro ” ha spiegato David Redding, autore dello studio e ricercatore presso l’University College di Londra

Oltre ai cambiamenti climatici, anche lo sviluppo socioeconomico potrebbe influenzare la diffusione dell’ebola. Affrontare la povertà dovrebbe essere una priorità in questo senso, poiché se i paesi a rischio di epidemie avessero gli strumenti e le risorse per rispondere alle emergenze sanitarie, queste potrebbero essere più facilmente controllate.

“Migliori strutture sanitarie nelle aree più colpite, in cui le malattie pericolose e potenzialmente fatali sono altamente diffuse , non solo salveranno vite lì, ma aiuteranno anche a proteggere il mondo da una minaccia pandemica da numerosi possibili agenti patogeni”, ha concluso Redding.

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Tatiana Maselli

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