La devastazione del Carso che sta scomparendo tra le fiamme è un pugno nello stomaco

Il Friuli-Venezia Giulia è ancora alle prese con spaventosi incendi, che stanno seminando devastazione nella regione del Carso. E in molti comuni è obbligatorio indossare le mascherine all'aperto per proteggere le vie respiratorie

Alberi inceneriti, strade chiuse, auto distrutte, case avvolte dalle fiamme: i filmati e le foto che arrivano dal Carso mostrano scene quasi apocalittiche. Da martedì questa regione del Friuli-Venezia Giulia è ostaggio degli incendi, che stanno seminando devastazione.

È corsa contro il tempo per salvare la vegetazione e proteggere le abitazioni: da giorni proseguono le operazioni dei Vigili del Fuoco, con diversi Canadair, per domare i roghi scoppiati fra Gorizia e Trieste. In azione anche il Corpo Forestale regionale e i volontari AIB (Antincendio Boschivo) della Protezione Civile regionale.

L’aria è diventata irrespirabile in diversi comuni, da Monfalcone a Sagrado, da Savogna a Duino Aurisina, mentre nella frazione di Jamiano, (Doberdò del Lago) e Sablici diverse famiglie sono state costrette all’evacuazione per mettersi in salvo.

Nelle scorse ore le fiamme hanno raggiunto anche il confine sloveno, minacciando alcune abitazioni.

Mentre la nube di fumo nero è visibile su tutto il golfo di Trieste, come testimoniano le immagini diffuse sui social.

In comuni come Monfalcone sono state emesse ordinanze che impongono ai cittadini l’utilizzo della mascherina FFP2 all’esterno per proteggere le vie respiratorie, specialmente di chi soffre di patologie polmonari e cardiache e i bambini di 10 anni e consigliano alla popolazione di restare a casa.

A Monfalcone la situazione è ancora critica. Qui per il secondo giorno consecutivo, lo stabilimento della Fincantieri – il più importante gruppo navale d’Europa – resterà chiuso.

Anche se i livelli di benzene sono rientrati nella norma, quelli di Pm10 ancora no. Motivo per cui la sindaca Anna Cisint ha raccomandato di non aprire le finestre per fare arieggiare le case se non prima l’allarme inquinamento causato dai roghi non sarà rientrato.

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Fonti: Vigili del Fuoco/Anna Cisint (Facebook)

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