Scoperto un enorme buco nell’ozono inaspettato sui tropici, grande 7 volte quello sull’Antartico

L'area dell'ozono impoverito appena scoperta dagli scienziati è sette volte più grande del buco sopra l'Antartide e potrebbe interessare il 50% della popolazione mondiale

Un “enorme” buco nell’ozono che non ci si aspettava esistesse è stato identificato nell’atmosfera terrestre su quasi l’intera regione tropicale e sarebbe 7 volte più grande di quello sull’Antartico.

E il bello deve ancora venire: si tratterebbe di uno spazio che non risentirebbe del variare delle stagioni e che quindi resterebbe “aperto” tutto l’anno (quello sull’Antartico si spalanca durante la stagione primaverile).

I tropici costituiscono metà della superficie del pianeta e ospitano circa la metà della popolazione mondiale. La presenza di questa singolarità costituisce motivo di preoccupazione globale, dicono i ricercatori.

Loro sono gli scienziati dell’Università di Waterloo, in Canada, e secondo Qing-Bin Lu, a capo del team, questo buco in realtà sarebbe presente già da oltre 30 anni.

Sembra incredibile che non sia stato scoperto in precedenza – commenta lo scienziato a The Independent – ma esistono alcune sfide intrinseche nel fare questa scoperta. Il buco nell’ozono può provocare un aumento delle radiazioni UV, causando un aumento dei rischi di tumori della pelle, cataratta e altri effetti negativi sull’intero ecosistema tropicale.

buco tropici

©Phys

Una feroce notizia, dunque, soprattutto in questo momento di massima allerta, in cui siccità e alluvioni sono ormai una costante quotidiana.

Come spiega lo studio pubblicato rivista American Institute of Physics Advances, per arrivare a parlare di “buco, la perdita di ozono deve essere maggiore del 25% rispetto alle regioni considerate stabili e, in questo caso, i ricercatori hanno individuato un’area in cui lo strato di ozono è dell’80% più sottile rispetto ai valori standard. Va da sé, commentano gli esperti, che questo buco sia circa sette volte più grande rispetto a quello presente in Antartide e non sembra variare significativamente nel corso dell’anno.

buco ozono tropici

@AIP Advances

Un risultato particolarmente allarmante perché l’ozono, un composto chimico noto anche come O3, protegge la superficie terrestre dalla radiazione solare ultravioletta  Senza questa barriera, le onde elettromagnetiche provenienti dal Sole possono provocare seri rischi per la salute dell’uomo, ma anche degli ecosistemi, sia terrestri che acquatici.

La nuova ricerca ha inoltre anche messo in evidenza le differenze nelle teorie prevalenti su come l’ozono si esaurisca. In passato, la presenza di clorofluorocarburi (CFC) era considerata la principale causa di impoverimento dell’ozono. Poi, con il Protocollo di Montreal del 1987 che li ha banditi c’è stata una forte riduzione del loro utilizzo.

Ma, nonostante quel divieto globale, i buchi dell’ozono più grandi, più profondi e più persistenti – sopra l’Antartide – sono stati ancora osservati alla fine degli anni 2000 e nel 2020-2021. Ed è sempre peggio.

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Fonte: Aip Advances

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