Il ragazzino di 11 anni che ha camminato 320 km e percorso tutta l’Inghilterra a piedi per “salvare la Terra”

Jude Walker è il giovane attivista di 11 anni che ha percorso centinaia di chilometri per puntare l'attenzione sulla crisi climatica

A soli 11 anni ha percorso 320 km per aumentare la consapevolezza sui rischi della crisi climatica: è Jude Walker, il giovanissimo attivista inglese che vuole puntare l’attenzione sulla necessità della tassa sul carbonio. 

Jude ha iniziato a camminare il 25 luglio dalla sua abitazione a Hebden Bridge nello Yorkshire per arrivare a Westminster il 14 agosto. Ogni giorno questo “pellegrino per il clima” ha percorso 16 chilometri, scortato da amici e familiari. 

Gli effetti del cambiamento climatico si stanno già vedendo. Abbiamo davvero bisogno di una trasformazione ora, in particolare se si desidera evitare impatti devastanti in futuro

ha affermato il ragazzo, determinato a sostenere con questa “camminata” la petizione Zero Carbon, che, in vista del Green New Deal,  chiede al Governo di fissare un prezzo adeguato all’inquinamento, in grado di distribuire equamente i costi della decarbonizzazione. 

Ora sappiamo molto di più sui cambiamenti climatici e penso che una tassa sul carbonio sarebbe sicuramente una delle soluzioni più utili

ha detto Walker a Reuters mentre attraversava Woburn Sands, una città a 30 km da Londra.

L’inquinamento atmosferico uccide ogni anno 64.000 persone nel Regno Unito, ma, nonostante questo dato gravissimo, secondo la Commissione Europea, il Governo inglese fornisce sussidi annuali per i combustibili fossili pari a 10,5 miliardi di sterline. Per contrastare i danni, secondo i firmatari della petizione, è essenziale introdurre oneri sui produttori di emissioni di gas serra, ossia la cosiddetta “Carbon Tax”. 

Grazie al “pellegrinaggio” di questo giovane attivista la Campagna è arrivata a superare le 100.000 firme, il minimo per portare la questione in parlamento. Jude e i firmatari della petizione si augurano che la Cop 26 possa segnare una vera e propria svolta sul tema della carbon neutrality, sperando che il Regno Unito possa raggiungere l’obiettivo “emissioni zero” entro il 2050. 

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