La neve in uno degli osservatori più alti del mondo ha battuto ogni record di scioglimento precoce

Il ghiacciaio Sonnblick, sulle Alpi austriache, sparirà nei prossimi giorni, segnando un nuovo triste record che ci ricorda l'urgenza di fare qualcosa ora per contrastare la crisi climatica

Sulle Alpi austriache, a ben 3.106 metri di altitudine, c’è un osservatorio meteorologico deputato a registrare i dati relativi a temperature, precipitazioni, umidità relativa, pressione atmosferica, direzione e velocità del vento.

Fino a pochi anni fa la vetta del monte Sonnblick, dove ha sede l’osservatorio, rimaneva spesso innevata tutto l’anno, anche in estate – benché non siano mancate annate in cui per un breve periodo il candore della neve ha fatto posto al grigio della roccia e al verde della vegetazione.

Tuttavia mai prima di quest’anno il ghiacciaio si era sciolto così presto, battendo ogni suo precedente record. Gli esperti dell’osservatorio, scioccati e preoccupati da questo repentino cambiamento del paesaggio alpino, stimano che la neve potrebbe scioglierci completamente già nei prossimi giorni.

Proprio così. Si pensi lo scorso 30 giugno la neve raggiungeva un’altezza di 39 centimetri. Oggi invece (5 luglio) lo spessore del manto nevoso è pari ad appena 3 centimetri – ai livelli più bassi mai registrati dall’inizio delle attività dell’osservatorio (1938) – e potrebbe sparire del tutto fra domani e dopodomani.

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Sul portale dell’osservatorio è possibile leggere i “parametri vitali” del ghiacciaio, che vengono aggiornati ogni dieci minuti: oltre allo spessore della neve si monitorano la temperatura, la percentuale di umidità, la velocità e la direzione del vento, la pressione atmosferica, l’eventuale presenza di precipitazione.

Sì, perché sono diversi i fattori che influenzano sullo stato di salute di un ghiacciaio, e la temperatura è solo uno di questi. L’assenza di acqua piovana e la conseguente siccità ma anche il livello eccessivo di umidità contribuiscono a rendere il manto ghiacciato sempre più sottile fino a farlo sparire del tutto.

Del resto lo scioglimento del ghiacciaio di Sonnblick, nel cuore dell’Europa, non sorprende: il caldo torrido che anche noi stiamo sperimentando ormai da settimane ha causato il repentino e insolito scioglimento di gran parte delle scorte di ghiaccio presenti sui rilievi montuosi del continente.

Stiamo già assistendo, purtroppo, alle conseguenze più drammatiche di questo fenomeno dovuto alla crisi climatica in atto: solo due giorni fa, sul massiccio dolomitico della Marmolada, il distacco di una parete ghiacciata indebolita dalle condizioni di caldo prolungato ha spezzato la vita di alcuni escursionisti che stavano scalando la montagna.

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Fonte: Osservatorio Sonnblick

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