Oltre 400 morti e decine di migliaia di sfollati in Africa meridionale, flagellata dal ciclone Freddy (e in Malawi è allarme colera)

Abitazioni completamente distrutte, ponti crollati, decine di migliaia di sfollati e oltre 400 morti, inghittiti dal fango: in Africa australe regna l'inferno. Il ciclone tropicale Freddy sta seminando paura e morte, aggravando l'epidemia di colera in Paesi come il Malawi

È una vera e propria strage quella avvenuta in Africa meridionale. Qui il bilancio delle vittime provocate dal violento ciclone tropicale Freddy è arrivato a circa 400 persone. Fra le aree più flagellate il Malawi, il Mozambico e il Madagascar, tristemente noti per essere fra i Paesi più poveri del mondo. Qui negli ultimi giorni la furia del ciclone sta spazzando via tutto: auto, alberi, case e persone.

Migliaia di famiglie non hanno più neanche un tetto sotto cui ripararsi. Soltanto in Malawi, al momento la nazione che sta facendo i conti con il maggior numero di danni e morti, gli sfollati sono oltre 183mila in Malawi.

“Il ciclone ha distrutto proprietà, case, raccolti e infrastrutture, compresi i ponti, isolando le comunità che avevano un disperato bisogno di assistenza” ha dichiarato il presidente del Paese africano Lazarus McCarthy Chakwera, che ha dichiarato lo stato di calamità e due settimane di lutto nazionale. In Malawi i morti sono almeno 326, mentre si contano 73 persone vittime in Mozambico e 17 in Madagascar.

I numeri, purtroppo, sono destinati ad aggravarsi di ora in ora. Centinaia di persone sono andate incontro ad una morte atroce, rimaste sepolte nel fango, mentre i Vigili del Fuoco e l’esercito dei tre Paesi sono al lavoro per cercare superstiti.

Il ciclone Freddy, formatosi all’inizio dello scorso febbraio al largo delle coste australiane, sta per diventare il più lungo mai registrato. Ha già compiuto una traversata, attraverso l’Oceano Indiano di 8.000 km.

Secondo gli esperti, non ci sono molti dubbi. Questi fenomeni metereologici estremi, sempre più ricorrenti e distruttivi, sono provocati innanzitutto dal riscaldamento degli oceani.

“Freddy si è intensificato rapidamente sette volte da quando si è generato” sottolinea Roxy Mathew Koll, climatologo presso l’Indian Institute of Tropical Meteorology. A metterci in guardia su questo quadro drammatico anche l’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), dove si fa riferimento ad un aumento della frequenza di potenti cicloni tropicali.

L’allarme colera in Malawi

Oltre a provocare angoscia e morte, il ciclone Freddy potrebbe avere un impatto pesantissimo sulla salute della popolazione africana. Il Malawi, che rappresenta il Paese che sta pagando il prezzo più alto in questo momento, è già alle prese con una delle peggiori epidemie di colera della sua storia, a seguito della tempesta tropicale Ana dello scorso anno.

Da marzo 2022, infatti, sono stati confermati oltre 40mila casi sul territorio della nazione africana e le vittime della malattia sono già più di 1300. E a causa del ciclone l’epidemia rischia di diventare ancora più fuori controllo. Ancora una volta ad essere schiacciati dalla conseguenze più spaventose della crisi climatica sono i popoli più poveri e vulnerabili del Pianeta…

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Fonti: Department of Disaster Management Affairs Malawi/Unicef Malawi/Lazarus McCarthy Chakwera (Facebook)

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