8 alimenti a rischio di scomparsa a causa dei cambiamenti climatici

Nei prossimi decenni i cambiamenti climatici potrebbero porre a serio rischio la produzione di numerosi ingredienti utilizzati per la realizzazione di alcuni degli alimenti più amati e consumati al mondo, con particolare riferimento all'Occidente.

Nei prossimi decenni i cambiamenti climatici potrebbero porre a serio rischio la produzione di numerosi ingredienti utilizzati per la realizzazione di alcuni degli alimenti più amati e consumati al mondo, con particolare riferimento all’Occidente.

Persino la nostra amatissima ed irrinunciabile pasta potrebbe essere danneggiata dal previsto sempre più drastico calo nella produzione di grano duro, fattore che nel prossimo secolo potrebbe costringerci all’importazione di questo cereale o della sua farina. A rischio anche cioccolato, caffè, miele e bevande alcoliche.

Cioccolato

cioccolato

Il cioccolato in futuro potrebbe trasformarsi in un bene di lusso a causa dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale, se i coltivatori non adotteranno misure apposite in vista dell’innalzamento delle temperature previsto per i prossimi decenni, con particolare riferimento a zone quali il Ghana e la Costa d’Avorio, dove viene prodotta la metà del cacao a livello mondiale. L’allarme era stato lanciato già a partire dallo scorso anno da parte dell’International Center for Tropical Agriculture all’interno del rapporto denominato “Predicting the Impact of Climate Change on the Cocoa-Growing Regions in Ghana and Cote d’Ivoire“.

Caffè

caffe

Quanti italiani sarebbero davvero disposti a rinunciare ai propri appuntamenti quotidiani con una fumante tazza di caffè, da consumare a casa, al bar o in ufficio? Purtroppo i cambiamenti climatici starebbero già iniziando ad influire sulla produzione di caffè, con particolare riferimento ai chicchi della qualità “arabica“. I primi segnali di allarme hanno già posto in allerta Starbucks, una delle catene internazionali di punti vendita che grazie al caffè ed alle bevande che lo contengono ha ottenuto un vero e proprio successo nel mondo, ma che – per fortuna – in Italia non ha mai trovato terreno fertile per attecchire.

Birra

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Nota per la produzione di alcune delle birre più conosciute ed amate nel mondo, la Germania potrebbe purtroppo andare incontro in futuro ad un calo di produzione legato ai cambiamenti climatici e ad una possibile minore disponibilità di risorse idriche. La coltivazione dell’orzo e del luppolo infatti non potrà fare a meno di un continuo impiego di acqua ed in Germania potrebbe essere complicato ricorrere ad ingredienti maggiormente disponibili per la produzione della birra, per via di severi regolamenti che indicano con precisione le materie prima da utilizzare.

Burro di arachidi

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Il burro di arachidi era già balzato al centro della nostra attenzione negli scorsi giorni, per via di una particolare sostanza tossica individuata in alcune delle confezioni del prodotto negli Stati Uniti, Paese dove si registra il suo maggiore consumo. Nei prossimi anni i prezzi del burro di arachidi potrebbero salire considerevolmente a causa dei cambiamenti climatici che stanno già iniziando a mettere a rischio la produzione di noccioline. Lo scorso anno è stato registrato il peggior raccolto di tutti i tempi in merito alle arachidi ed il prezzo del burro avrebbe già iniziato a crescere.

Pasta

pasta

Attenzione! Il nostro Paese potrebbe iniziare a preoccuparsi seriamente di fronte alle prospettive non propriamente rosee relative alla coltivazione sul territorio di uno degli ingredienti fondamentali per la preparazione della pasta: il grano duro. Secondo gli esperti i campi di grano duro potrebbero scomparire a partire dalla fine del secolo e la sua produzione potrebbe iniziare un vero e proprio declino già a partire dal 2020, costringendoci all’importazione.

Sciroppo d’acero

sciroppo acero

Il riscaldamento globale potrebbe segnare nel corso del tempo la fine della produzione di un dolcificante come lo sciroppo d’acero, utilizzato per la preparazione di dolci tradizionali apprezzati anche in Italia, come pancakes e crêpes. A causa dei cambiamenti climatici gli aceri non sarebbero più in grado di produrre in quantità la linfa che viene utilizzata per la produzione dello sciroppo, a cui forse, in futuro, dovremo dire addio.

Miele

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Il fenomeno della moria delle api ha interessato ciclicamente sia l’Europa che gli Stati Uniti. Diverse sono state le cause attribuite dagli esperti relativamente al drastico calo della popolazione delle api, dall’utilizzo di pesticidi e sostanze chimiche dannose per gli insetti in agricoltura, alla presenza di un insetto parassita in grado di disorientare e portare alla morte le api nel giro di poche ore. Fino, addirittura, ai cellulari. Al fenomeno contribuirebbero inoltre i cambiamenti climatici. Più della mancata possibilità di consumare i prodotti dell’alveare, la preoccupazione dovrebbe essere rivolta ai danni causati all’agricoltura a causa della mancata impollinazione.

Vino

vino

I migliori vini francesi potrebbero dover affrontare un rischio di peggioramento della loro qualità a causa dei cambiamenti climatici, che non permetterebbero più alla Francia di godere della temperatura ideale per la produzione delle pregiate uve da vino, che risentono molto degli sbalzi di temperatura, in particolare a livello del loro sapore, che potrebbe diventare troppo zuccherino o eccessivamente acido a seconda delle temperature presenti nella stagione della loro maturazione.

Marta Albè

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