25 grandi città del mondo producono da sole il 52% delle emissioni di gas serra globali

Solo 25 grandi città - quasi tutte in Cina - hanno prodotto oltre la metà dei gas serra. Lo rivela una nuova ricerca

Solo 25 grandi città – quasi tutte in Cina – hanno prodotto oltre la metà dei gas serra. La loro superficie copre appena il 2% della Terra ma esse da sole sono responsabili del 52% delle emissioni inquinanti.

Lo rivela una nuova ricerca che ha monitorato le emissioni di gas serra di 167 città distribuite in tutto il mondo. Secondo lo studio, solo 25 mega-città producono il 52% delle emissioni di gas serra totali e tra queste le asiatiche, responsabili di una maggiore quantità di emissioni pro capite rispetto a quelle dei paesi in via di sviluppo.

Nel 2015, 170 paesi in tutto il mondo hanno adottato l’accordo di Parigi, con l’obiettivo di limitare l’aumento medio della temperatura globale a 1,5 °C rispetto ai livello preindustriali. A seguito dell’accordo, molti stati e città hanno proposto obiettivi per la mitigazione dei gas a effetto serra. Tuttavia, la relazione 2020 sulle emissioni dell’UNEP dimostra che, senza azioni drastiche e rigorose per mitigare la crisi climatica, ci stiamo ancora dirigendo verso un aumento della temperatura di oltre 3°C entro la fine del XXI secolo.

Lo conferma anche il nuovo studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Sustainable Cities che ha presentato il primo bilancio globale dei gas serra (GHG) emessi dalle principali città di tutto il mondo. L’obiettivo era quello di ricercare e monitorare l’efficacia delle politiche attuate dalle città situate in paesi che si trovano in diverse fasi di sviluppo.

Pur coprendo solo il 2% della superficie terrestre, esse sono la fonte principale della crisi climatica. Ma gli attuali obiettivi urbani di mitigazione non sono sufficienti a centrare i target in materia di cambiamento climatico entro la fine di questo secolo.

Al giorno d’oggi, oltre il 50% della popolazione globale risiede nelle città. Si dice che le città siano responsabili di oltre il 70% delle emissioni di gas a effetto serra e condividono una grande responsabilità per la decarbonizzazione dell’economia globale. Gli attuali metodi di inventario utilizzati dalle città variano a livello globale, rendendo difficile valutare e confrontare i progressi della mitigazione delle emissioni nel tempo e nello spazio”, ha detto il coautore Dr Shaoqing Chen, della Sun Yat-sen University, Cina.

Per andare a fondo e cercare di avere dati più precisi, gli autori hanno realizzato altri inventari delle emissioni di gas a effetto serra a livello settoriale delle 167 città , dalle aree metropolitane come Durban, in Sudafrica, a città come Milano, in Italia. Successivamente, hanno analizzato e confrontato i progressi nella riduzione della Co2 delle città sulla base degli inventari delle emissioni registrati in diversi anni (dal 2012 al 2016). Infine, hanno valutato gli obiettivi di mitigazione dell’anidride carbonica a breve, medio e lungo termine. Le città sono state scelte tra 53 paesi (in Nord e Sud America, Europa, Asia, Africa e Oceania) e sono state selezionate in base alla rappresentatività delle dimensioni urbane e alla distribuzione regionale. Il grado di sviluppo si è distinto in base al fatto che appartengano a paesi sviluppati e in via di sviluppo secondo i criteri di classificazione delle Nazioni Unite.

lista paesi emissioni

@Frontiers

I maggiori inquinatori

I risultati hanno mostrato che sia i paesi sviluppati che quelli in via di sviluppo hanno città con elevate emissioni totali di gas a effetto serra, ma che le megalopoli in Asia (come Shanghai in Cina e Tokyo in Giappone) producevano maggiori emissioni. L’inventario delle emissioni pro capite ha inoltre mostrato che le città in Europa, Stati Uniti e Australia avevano emissioni significativamente più elevate rispetto alla maggior parte di quelle dei paesi in via di sviluppo. 

I ricercatori hanno anche identificato alcune delle fonti più importanti di emissioni di gas a effetto serra.  L’energia stazionaria – che include le emissioni derivanti dalla combustione delle fonti fossili e dall’uso di elettricità negli edifici residenziali e istituzionali, negli edifici commerciali e negli edifici industriali – ha contribuito tra il 60 e l’80% alle emissioni totali nelle città nordamericane ed europee. In un terzo delle città, oltre il 30% delle emissioni totali di gas a effetto serra proveniva invece dal trasporto su strada. Meno del 15% delle emissioni totali è stato prodotto da ferrovie, corsi d’acqua e aviazione.

emissioni citta

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Lo studio ha anche rivelato che i livelli di aumento e diminuzione delle emissioni variavano da una città all’altro nel corso del periodo di indagine. Per 30 città c’è stata una netta diminuzione delle emissioni tra il 2012 e il 2016. Le prime quattro città con la più grande riduzione pro capite sono state Oslo, Houston, Seattle e Bogotá. Le prime quattro città con il maggiore aumento delle emissioni pro capite sono state Rio de Janeiro, Curitiba, Johannesburg e Venezia.

Secondo gli autori, lo studio dimostra che siamo molto lontani dal raggiungimento degli obiettivi fissati dall’accordo di Parigi. Per questo, Chen e colleghi hanno fornito tre raccomandazioni politiche fondamentali. In primo luogo, i principali settori emettitori dovrebbero essere identificati e coinvolti in strategie di mitigazione più efficaci. Ad esempio, dovrebbero essere valutate le differenze nei ruoli che l’uso stazionario dell’energia, i trasporti, l’uso di energia domestica e i trattamenti dei rifiuti svolgono per le città. In secondo luogo, è necessario anche lo sviluppo di inventari globali delle emissioni di gas a effetto serra metodologicamente coerenti, per monitorare l’efficacia delle politiche urbane di riduzione. Infine, le città dovrebbero fissare obiettivi di mitigazione più ambiziosi e facilmente rintracciabili.

Siamo molto lontani dalla meta, nonostante le promesse…

Fonti di riferimento: Blog Frontiers, Frontiers in Sustainable Cities

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