Così caccia e bracconaggio stanno facendo estinguere anche le piante

Per causa dell'uomo non stanno scomparendo solamente specie animali, ma anche molte vegetali poiché queste dipendono dalle prime

Per causa dell’uomo non stanno scomparendo solamente specie animali, ma anche molte vegetali poiché queste dipendono dalle prime

L’attività umana sta distruggendo il Pianeta e la sua unica biodiversità, provocando l’estinzione di sempre più specie viventi. Non sono però solamente gli animali ad essere minacciati da caccia e bracconaggio senza freni alcuni, ma moltissime specie vegetali che stanno di conseguenza svanendo.

Un nuovo studio condotto da un team internazionale di etologi ha dimostrato che tante di queste piante saranno destinate ad estinguersi molto presto poiché la loro possibilità di sopravvivere è affidata a uccelli e piccoli mammiferi che, cibandosene, trasportano le bacche in nuovi habitat, permettendo così la loro riproduzione. Ma se gli animali a cui è affidato questo compito stanno scomparendo per mano dell’uomo, lo stesso destino tocca a queste specie vegetali.

A differenza di alcune specie vegetali – come per esempio il tarassaco più comunemente noto come dente di leone – per le quali sono gli agenti atmosferici a distribuire i semi negli ambienti circostanti, più della metà delle piante fa affidamento unicamente agli animali per potersi riprodurre, come sottolineano i ricercatori dello studio che hanno osservato in particolare i semi di piante disperse nel giro di 1 kilometro.

Le regioni e le specie più minacciate si troverebbero nel Nord America ed in Europa, dove i grandi mammiferi stacco scomparendo gradualmente poiché cacciati o allontanati dal loro territorio. Oltre a ciò, il cambiamento climatico fa il resto, distruggendo la Natura e alterando le normali condizioni di vita delle piante che riescono a stare a questo passo, secondo gli etologi, solamente al 60%.

è difficile comprendere l’enormità di quanto noi tutti dipendiamo dalle piante

ha detto uno dei ricercatori Evan Fricke che, con i suoi colleghi e con i dati alla mano, insiste affinché questo campanello d’allarme non resti inascoltato.

Fonte: Science

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