Patagonia ha un nuovo proprietario, il Pianeta: i profitti dell’azienda di abbigliamento andranno tutti alla lotta per salvare il clima

Che senso ha accumulare ricchezze se la nostra Terra è ormai vicina al punto di non ritorno? Se l'è chiesto il fondatore del famoso brand di abbigliamento sportivo Patagonia, che ha annunciato che cederà l'azienda a un'organizzazione no profit che si occupa di contrastare i cambiamenti climatici. "Il nostro unico azionista ora è il Pianeta" spiega il leggendario Yvon Chouinard

È trascorso mezzo secolo dalla fondazione del brand di abbigliamento sportivo Patagonia, divenuto tra i più iconici e popolari al mondo. Nonostante l’enorme successo, però, il suo fondatore Yvon Chouinard ha deciso di voltare pagina e cedere l’azienda a un’organizzazione no-profit, nata da poco, che si occuperà di combattere la crisi climatica. Una mossa inattesa e rivoluzionaria in nome della tutela dell’ambiente.

Sono pari a ben 3 miliardi le azioni della famiglia Patagonia, che adesso andranno quasi interamente all’organizzazione Holdfast Collective, mentre il 2% sarà trasferito a un fondo ad hoc che prende il nome di Patagonia Purpose Trust. La società, con sede a Ventura, in California, vende giacche, cappelli, pantaloni da scii e attrezzature per gli sport all’aria aperta, superando un miliardo di dollari di profitti l’anno.

Tutta questa ricchezza, però, d’ora in poi sarà utilizzata per un fine molto più nobile. Insomma, lo storico brand di outdoor ha un nuovo importante azionista: il Pianeta.

Siamo ancora in tempo per salvare la Terra (se ognuno fa la propria parte)

Adesso il leggendario fondatore Yvon Chouinard, noto per il suo amore per la natura (in particolare per la montagna), si augura di ispirare un piccolo cambiamento nel mondo.

Speriamo che questo influenzi una nuova forma di capitalismo che non finisca con pochi ricchi e un gruppo di poveri” – ha commentato l’imprenditore 83enne ai microfoni del New York Times – Daremo via la massima quantità di denaro alle persone che stanno lavorando attivamente per salvare questo Pianeta.

Chouinard non ha dubbi: la decisione presa rappresenta la cosa più giusta da fare.

Non sapevo cosa fare con l’azienda perché non ho mai voluto un’azienda – aggiunge il padre di Patagonia –Non volevo essere un uomo d’affari. Sono passati quasi 50 anni da quando abbiamo fondato Patagonia e abbiamo iniziato il nostro esperimento di business responsabile, ma siamo solo all’inizio. Se vogliamo sperare di avere un Pianeta vivo e prospero, e non solo un’azienda viva e prospera tra 50 anni, è necessario che tutti noi facciamo il possibile con le risorse che abbiamo. Questo è un nuovo modo che abbiamo trovato per fare la nostra parte.

Nonostante la sua immensità, la Terra non ha risorse infinite ed è chiaro che abbiamo superato i suoi limiti. Ma il nostro Pianeta è anche resiliente. Se ci impegniamo, possiamo ancora salvarlo.

Che dire? Chapeau! Ce ne fossero di imprenditori come Yvon Chouinard…

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Fonte: Patagonia

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