Bloccata la vendita di pesce dall’area di Fukushima a causa delle radiazioni

Dal Giappone arriva lo stop alla vendita di scorfano nero e altre specie pescate nelle aree circostanti il disastro nucleare di Fukushima

Del disastro nucleare di Fukushima Daiichi del 2011 il Giappone paga tutt’oggi e pagherà negli anni a venire le conseguenze e le ripercussioni delle radiazioni sul paese e sulla salute, ma stavolta l’allarme proviene dal commercio di alcune specie ittiche che vengono pescate lungo le coste dell’area incriminata dove sono avvenuti i versamenti di materiale radioattivo provenienti dalla centrale.

Il governo giapponese vuole sospendere la vendita di pesce pescato nei a largo della prefettura di Fukushima dopo il recentissimo annuncio della revoca dell’embargo di Taiwan sul cibo proveniente da alcune regioni del Giappone, tra cui Fukushima, considerato a rischio per la salute umana.

Quella del Giappone è una misura preventiva per garantire agli altri Stati la sicurezza alimentare dei suoi prodotti, ma la decisione è stata presa nell’immediato dopo che le analisi eseguite su un lotto di Sebastes schlegelii  altamente contaminato avevano sollevato enormi preoccupazioni.

Il sebastes schlegelii, anche noto come scorfano coreano, pescato nelle acque di Fukushima aveva infatti un livello di cesio radioattivo ben oltre i limiti di sicurezza fissati dalla legge giapponese. Le autorità del paese sono state prontamente informate ed hanno sospeso la vendita e l’importazione dello scorfano in questione fino a nuove decisioni.

Fonte: Reuters

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