Gli indigeni Mapuche occupano la terra dei Benetton in Patagonia rivendicando il diritto ancestrale

Nella Patagonia argentina gli indigeni Mapuche hanno occupato una proprietà dei Benetton rivendicando il diritto ancestrale.

Gli indios Mapuche del Lof Kurache hanno occupato una fattoria appartenente alla ‘Compañía tierras del sur‘ del Gruppo Benetton, nella Patagonia argentina. È successo tra il 25 e il 26 dicembre quando un appezzamento della fattoria ‘El Maitén‘ è stata rivendicata per diritti ancestrali:

“Con questa operazione abbiamo iniziato il processo di recupero territoriale del settore El Platero, per la necessità primaria di continuare ad esistere come Mapuche nel nostro territorio”.

Il quotidiano Clarin riporta che i Mapuche coinvolti nella protesta sono incappucciati e armati di coltelli e secondo il rapporto della polizia, ai dipendenti dell’azienda, particolarmente spaventati, è stato detto che le terre in cui lavorano sono di “dominio ancestrale“.

Secondo i Mapuche, l’occupazione ha basi culturali ed economiche ed è necessaria per “continuare a esistere come mapuche nel nostro territorio, in terre adatte al nostro sviluppo spirituale, culturale, economico, sociale e politico negato per oltre 140 anni.”

Le lotte contro Benetton

Ma chi sono i Mapuche? Un popolo amerindo originario del Cile centrale e meridionale e del sud dell’Argentina, che vive soprattutto di agricoltura e venera la terra, non a caso il loro nome significa proprio “Popolo della Terra“.

I conflitti con la compagnia Benetton non sono affatto nuovi perché i mapuche lottano da tempo contro l’azienda italiana che, nelle loro terre, alleva 250mila capi di bestiame per produrre lana. Fu nel 1991 che gli indigeni iniziarono la protesta contro la famiglia Benetton quando quest’ultima acquistò 900mila ettari di terre nella Patagonia argentina.

L’ultima occupazione risale al 2017 quando 30 membri della comunità indigena occuparono un’area di Villa Mascardi, considerata loro antica proprietà.

La Compañía tierras del sur non accetta le rivendicazioni dei Mapuche e ha denunciato l’occupazione illegale alla polizia locale. Secondo il quotidiano Clarin, non è chiaro quanti ettari siano stati occupati, forse mille o duemila.

Dal canto loro, come racconta Clarin, i Mapuche hanno lanciato un appello rivolto ai lavoratori per combattere tutti insieme il vero nemico, vale a dire i proprietari dei grandi gruppi imprenditoriali:

“Un appello a tutti i lavoratori Mapuche, i lavoratori a giornata, i lavoratori domestici, gli studenti, i tagliatori, i lavoratori edili e i disoccupati per recuperare nelle famiglie ciò che ha usurpato dal grande soggiorno, poiché la ricchezza di questo è stata generata con sangue dei nostri genitori e nonni e quindi appartiene a noi… unirsi per combattere contro il vero nemico, i proprietari dei soggiorni dei grandi gruppi imprenditoriali che usurpano i nostri territori per creare paradisi privati.”

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Photo Credit: enestosdias

 

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