Giugno 2012:caldo record. Rischi per i raccolti

Mai un giugno così caldo. Ma l'afa da record sta danneggiando il suolo e l'agricoltura. Le alte temperature – che nelle ultime settimane hanno toccato picchi record – rischiano di compromettere i raccolti e tutta la produzione agricola del nostro Paese.

Mai un giugno così caldo. Ma l’afa da record sta danneggiando il suolo e l’agricoltura. Le alte temperature – che nelle ultime settimane hanno toccato picchi record – rischiano di compromettere i raccolti e tutta la produzione agricola del nostro Paese.

A lanciare l’allarme è la Coldiretti, che ha effettuato un’analisi sui dati del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) confermando ancora una volta i cambiamenti climatici e tutti i conseguenti rischi.

Le temperature medie registrate sulla Terra nel mese di giugno hanno superato la media stagionale di 1,07 gradi celsius, mentre in Italia i gradi in più sono stati 2,57.

L’anomalia – ha fatto sapere la Coldiretti – è solo leggermente meno evidente se si considera la media combinata delle temperature della terraferma con quella degli oceani che si classifica “solo” al quarto posto tra le più alte di sempre. La tendenza al surriscaldamento è evidente anche in Italia, dove il mese di giugno si è classificato al terzo posto tra i più caldi da 210 anni facendo registrare un’anomalia di 2,57 gradi in più rispetto alla media, secondo Isac Cnr. Gli effetti del clima bollente si sono fatti sentire sui raccolti mondiali con il caldo e la siccità che, insieme all’Italia e all’Europa, ha colpito soprattutto la “Corn Belt” nel Midwest degli Stati Uniti mentre un taglio alle produzioni e’ previsto anche in Russia ed in Ucraina. Il risultato è stato – ha precisato la Coldiretti – un revisione al ribasso di tutte le stime produttive mondiali con un raccolto complessivo di cereali stimato nel 2012 a 2370,17 milioni di tonnellate e quello di grano a 672,06 milioni di tonnellate, secondo il dipartimento dell’agricoltura statunitense (Usda). Si tratta di valori inferiori ai consumi previsti con la conseguente esigenza di ridurre gli stock immagazzinati“.

Tutto questo ha naturalmente portato ad un balzo delle quotazioni mondiali delle materie prime agricole, che fanno segnare quotazioni da record storico con aumenti incredibili, mai avvenuti prima.

Gli incrementi di prezzo – ha aggiunto la Coldiretti – “arrivano negli ultimi 30 giorni ad oltre il 40 per cento per il mais, al 30 per cento per il grano e sfiorano il 20 per cento per la soia, con consegne a settembre al Chicago Board of trade punto di riferimento del commercio internazionale delle commodities agricole. Se a beneficiarne al momento sono soprattutto i prodotti importati per la forte dipendenza dell’Italia dall’estero per le materie prime agricole, – ha aggiunto l’associazione degli agricoltori – l’aumento dei prezzi registrato a livello mondiale è però fortemente atteso dagli agricoltori italiani costretti a fare i conti con l’aumento dei costi, il drastico taglio dei raccolti per effetto della siccità che ha colpito decine di migliaia di ettari coltivati al nord e quotazioni che a livello nazionale non hanno ancora recepito a pieno l’andamento mondiale e restano insoddisfacenti“.

A tutto questo bisogna aggiungere poi il fenomeno degli incendi e la riduzione delle precipitazioni, specie nel mese di giugno.

L’andamento climatico dei mesi estivi conferma – ha concluso la Coldiretti – l‘anomalia di un 2012 segnato da neve, siccità, pioggia, caldo ed ora temporali e grandine hanno messo a dura prova le campagne. Una situazione frutto dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano in Italia con una maggiore frequenza con cui si verificano eventi estremi, sfasamenti stagionali e una modificazione della distribuzione delle piogge, il tutto nell’ambito di una tendenza al surriscaldamento“.

Da questa analisi quindi emerge con evidenza che i cambiamenti climatici non sono un fenomeno astratto e lontano da noi e oggi le terribili conseguenze del surriscaldamento globale iniziano ad essere drammaticamente evidenti, colpendo produzioni e raccolti agricoli!

Verdiana Amorosi

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