Caraffe filtranti: i modelli promossi da Altroconsumo

Tra le caraffe filtranti ce ne sono finalmente alcune utili ed efficaci, che migliorano il gusto della potabile e rimuovono le tracce di cloro. È questa la novità che, a un paio di anni di distanza dalle prime polemiche sulla sicurezza e sulla qualità dell'acqua filtrata, annuncia Altroconsumo, che ha testato i nuovi modelli per valutarne le caratteristiche.

Tra le caraffe filtranti ce ne sono finalmente alcune utili ed efficaci, che migliorano il gusto della potabile e rimuovono le tracce di cloro. È questa la novità che, a un paio di anni di distanza dalle prime polemiche sulla sicurezza e sulla qualità dell’acqua filtrata, annuncia Altroconsumo, che ha testato i nuovi modelli per valutarne le caratteristiche.

La novità è che per la prima volta il test premia due modelli. “È stato eliminato il problema che da anni denunciavamo, ovvero lo sviluppo di batteri all’interno della cartuccia. I produttori hanno fatto anche maggiori sforzi sul fronte informativo, offrendo istruzioni più chiare e meglio definite rispetto alla necessità di fare una manutenzione accurata delle caraffe”, scrive Altroconsumo.

Il nuovo decreto ministeriale (25/2012) del ministero della Salute sui filtri domestici impone regole più severe sull’etichettatura: devono essere specificate le sostanze su cui il filtro agisce e non si deve indurre l’idea che l’acqua potabile sia inquinata. La caraffa filtrante, infatti, è utile se l’acqua che sgorga dal rubinetto di casa non piace. Per una questione di gusto, insomma. Ma anche in caso di problemi puntuali di inquinamento (come i nitrati).

IL TEST – L’acqua prodotta artificialmente in laboratorio che Altroconsumo ha testato conteneva metalli pesanti, solventi, cloriti, trialometani al di sotto dei limiti di legge, ma superiori ai valori normalmente presenti nella potabile: una precisazione per non dimenticare che bere dal rubinetto va sempre bene. Fatta eccezione per qualche caso particolare, non c’è bisogno di filtrare l’acqua, perché non è quasi mai da migliorare.

Il risultato è che tutti i filtri sono risultati in grado di diminuire la quantità di sostanze responsabili del cattivo odore e sapore, di ridurre la quantità di nitrati e di diminuirne la durezza. I giudizi buoni di Ariete, Bwt, Coop stanno a indicare che la caraffa ha abbattuto il 30% di questi inquinanti. “Ricordiamo che è molto raro che nell’acqua potabile ci sia una presenza di nitrati elevata, dannosa per la salute”, precisa Altroconsumo. Per quanto riguarda l’addolcimento, invece, è una questione di gusto. Più l’acqua viene addolcita e più somiglia alla minerale: questo è probabilmente uno dei motivi per cui l’Italia è il Paese con i maggiori dati di vendita di acqua in bottiglia.

LA CARAFFE MIGLIORI – Quali sono le caraffe più efficaci del test? Alcun modelli riducono al meglio la durezza dell’acqua, che può influire sul gusto; altri abbassano l’eventuale presenza di nitrati, di cloro o di metalli pesanti. Le migliori tra quelle testate sono risultate, comunque, IMETEC WP 130 (40 euro Ottime prestazioni, ma prezzo di vendita elevato e costo di utilizzo annuale medio (78 euro). Vince il titolo di Migliore del Test) e COOP Vivi Verde (13-15 euro La buona qualità, insieme al costo di utilizzo annuale più basso (57 euro) e a un prezzo di acquisto contenuto garantiscono a questa caraffa il titolo di Migliore Acquisto).

“Anche se alcune caraffe del test sono migliorate rispetto al passato, bere dal rubinetto resta la scelta migliore e la più conveniente: costa meno di un euro all’anno, non obbliga a portare pesi a casa e i controlli frequenti previsti per legge garantiscono una qualità buona. E poi: niente plastica e zero inquinamento da trasporto merci”, conclude Altroconsumo.

Roberta Ragni

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