Efficienza energetica: quanto abbiamo risparmiato con le detrazioni fiscali?

E' stato presentato ieri a Roma, presso la sede di Confindustria, il terzo Rapporto Annuale sull'Efficienza Energetica realizzato dall'ENEA, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile.

È stato presentato ieri a Roma, presso la sede di Confindustria, il terzo Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica realizzato dall’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Il rapporto consente di monitorare e valutare l’efficacia delle politiche energetiche nazionali. In particolare, vengono analizzati i risparmi energetici conseguiti nel nostro Paese in seguito all’applicazione del Piano di Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica (PAEE) e della Strategia Energetica Nazionale (SEN), passando in rassegna le misure adottate.

L’immagine dell’Italia che emerge dal Rapporto è quella di un Paese che ha recepito gli indirizzi definiti dall’Unione europea in tema di efficienza energetica e che si avvia verso il traguardo di riduzione dei consumi energetici entro il 2020 posto dalla Strategia Energetica Nazionale.

In particolare, l’applicazione delle misure previste dal PAEE ha consentito nel 2012 un risparmio energetico complessivo di circa 75.000 GWh/anno: un 30% in più rispetto al 2011, che ha permesso di raggiungere il 60% dell’obiettivo fissato dal PAEE per il 2016.

Nel 2012, l’intera economia italiana ha avuto un miglioramento dell’indice di efficienza energetica di circa 1 punto percentuale rispetto all’anno precedente. I settori che hanno maggiormente contribuito a questo risultato sono l’industria e il residenziale, che insieme rappresentano l’80% del risparmio totale conseguito, mentre il settore dei trasporti e il terziario, pur avendo enormi potenzialità di miglioramento, non hanno registrato, per il momento, variazioni significative.

La tabella che segue mostra i risparmi energetici conseguiti nel 2012 e attesi nel 2016:

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L’industria ha raggiunto ottimi risultati adottando tecnologie più innovative riguardo all’impiantistica di supporto e ai processi produttivi, alla cogenerazione ad alto rendimento, ai motori elettrici ad alta efficienza, al recupero di calore dai processi produttivi e all’efficientamento energetico.

Nel residenziale è stato raggiunto il 75% degli obiettivi del PAEE, grazie alla proroga delle detrazioni fiscali del 55%, che hanno dato luogo soprattutto a interventi di recupero e riqualificazione degli edifici. Tali interventi hanno riguardato oltre il 65% degli investimenti, per un risparmio di circa 9.000 GWh/anno.

Il settore dell’edilizia ha subito una radicale trasformazione grazie alle nuove tecnologie per l’efficienza energetica, quali le caldaie a condensazione, e ai nuovi materiali ad alte prestazioni, come quelli per l’involucro edilizio, affermandosi sempre più come un volano per l’economia e per l’occupazione, con la creazione di nuove professionalità opportunamente formate e dei cosiddetti green job.

“Il contributo dell’edilizia al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni posti dall’Unione Europea sarà sempre più determinante.” – ha dichiarato in proposito Giovanni Lelli, Commissario dell’ENEA – “Il nostro Paese deve puntare sull’efficientamento energetico dando continuità a politiche di incentivazione delle ristrutturazioni edilizie, di nuove costruzioni energeticamente più performanti e per la pianificazione energetica delle città. L’ENEA, come coordinatore nazionale del Patto dei Sindaci, è impegnata ad aiutare i Comuni italiani a migliorare l’efficienza energetica, soprattutto nel settore dell’illuminazione pubblica, fonte di grande dispendio energetico, dalla quale è attesa una riduzione dei consumi stimata intorno al 30%“.

Nell’ambito della programmazione del territorio e nel percorso verso le smart city” – ha proseguito Lelli – “giocano un ruolo centrale lo sviluppo di reti energetiche locali, elettriche e termiche, come il teleriscaldamento, combinate con sistemi ICT. Con queste innovazioni tecnologiche, che rappresentano il fiore all’occhiello dell’industria italiana, si potranno raggiungere significativi vantaggi energetici e gestionali, e anche di sicurezza, ottenendo allo stesso tempo un vantaggio competitivo sui mercati internazionali. […] Una maggiore razionalizzazione dei consumi e la riduzione degli sprechi, a partire dalla Pubblica Amministrazione, offrono enormi potenzialità di risparmio“.

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Secondo il Rapporto, infine, le Regioni che hanno risposto meglio alle politiche di efficientamento energetico sono state Trentino Alto-Adige, Piemonte ed Emilia-Romagna, come si evince dalla tabella che segue:

Lisa Vagnozzi

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