Climatizzatori, meglio monosplit o multisplit? Differenze e come sceglierli

Grazie agli incentivi, installare un nuovo climatizzatore o sostituire il vecchio può essere una scelta intelligente per risparmiare in bolletta

Anche grazie agli incentivi, installare un nuovo climatizzatore o sostituire il vecchio con uno più efficiente può essere una scelta intelligente per risparmiare in bolletta. La prima scelta da fare è quella tra un monosplit ed un multisplit. Ecco quali sono le differenze, i pro e i contro

Con l’avvicinarsi della bella stagione in molti, convinti magari dagli incentivi che permettono di detrarre dalle tasse la spesa sostenuta in una percentuale che può variare dal 50% al 65% confermati anche per il 2021, potrebbero decidersi a installare un nuovo climatizzatore o a sostituire quello vecchio con uno più efficiente che comporti dunque un maggiore risparmio energetico.

Una delle prime scelte che si potrebbe essere chiamati a fare è quella tra un climatizzatore monosplit ed un climatizzatore multisplit. Qual è la differenza e quali sono vantaggi e svantaggi?

Un climatizzatore monosplit è formato da un’unità esterna collegata ad un’unità interna, mentre i climatizzatori multisplit sono composti da una singola unità esterna collegata a più unità interne (“dual split” in caso di due, “trial split” in caso di tre e così via).

Di regola i climatizzatori monosplit sono adatti a piccole abitazioni come monolocali e bilocali, piccoli negozi o uffici, in cui vi è l’esigenza prevalente di raffrescare o riscaldare un solo ambiente o quello in cui si passa più tempo. I climatizzatori multisplit consentono invece di climatizzare più ambienti, tanti quante sono le unità che possono essere installate all’interno, dunque possono andar bene per grandi appartamenti o villette, uffici o spazi commerciali con più ambienti.

In generale si può dire che i climatizzatori monosplit hanno i seguenti vantaggi: il costo di acquisto inferiore rispetto ai multisplit, la maggiore silenziosità (che comunque dipende dalla qualità del prodotto), la facilità e minori costi di installazione anche nel caso si vogliano montare più climatizzatori, l’ingombro ridotto delle unità esterne. Per quanto riguarda il consumo di energia, questo è generalmente minore ad un sistema multisplit, ma solo quando questo ha in funzione una sola unità interna. Inoltre, si può pensare di installare più climatizzatori in tempi diversi al mutare delle esigenze.

Viceversa, il climatizzatore multisplit può invece essere una scelta vantaggiosa in termini di consumi rispetto al monosplit, come detto, in caso si abbia l’esigenza di climatizzare più ambienti contemporaneamente. A fronte di costi di acquisto e installazione superiori (anche per via della maggior numero di cavi e condotti e dei costi di posa) come svantaggi, i multisplit hanno anche come vantaggi una manutenzione ordinaria ridotta e il minore ingombro dello spazio in cui dovrà essere posizionata l’unità esterna rispetto a più monosplit.

Per quanto riguarda le potenze, si può dire che grosso modo, per stanze tra i 25 e i 35 mq è sufficiente un climatizzatore da 6.000 o 9.000 BTU/h, mentre per ambienti fino a 50 mq si dovrà optare almeno per un 12.000 BTU/h.

Alla luce di queste considerazioni, i pro e i contro tra le due tipologie di climatizzatore vanno dunque ponderati in base alle proprie esigenze e alle caratteristiche architettoniche degli spazi in cui si installerà, non sono solo in termini di metratura, ma anche di esposizione e di distanza dallo spazio esterno in cui si dovrà collocare la o le unità, della sua accessibilità o di altre esigenze estetiche.

Sono tutti aspetti che vanno valutati consultandosi con il proprio installatore professionale di fiducia, il quale saprà consigliare la scelta migliore per ottenere la temperatura ideale ed il massimo risparmio energetico.

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