Radiatori ecologici: 5 termosifoni amici dell’ambiente

L’inverno inizia, ufficialmente, il 21 dicembre ma già in diverse zone d’Italia la temperatura e il clima cominciano a farci assaporare un’indigesta anteprima. Ci si copre maggiormente, si tirano fuori i primi guanti e zuccotti e, soprattutto, si fanno partire i riscaldamenti casalinghi. Proprio quest’ultimo aspetto è quello che, se da un lato ci aiuta maggiormente ad affrontare il periodo più freddo dell’anno, dall’altro risulta essere un gravoso problema in termini di eco sostenibilità. Le polveri di scarico di caldaie e caloriferi risultano, infatti, essere (dopo i tubi di scappamento delle automobili) il secondo nemico in assoluto dell’aria che respiriamo.

L’inverno inizia, ufficialmente, il 21 dicembre ma già in diverse zone d’Italia la temperatura e il clima cominciano a farci assaporare un’indigesta anteprima. Ci si copre maggiormente, si tirano fuori i primi guanti e zuccotti e, soprattutto, si fanno partire i riscaldamenti casalinghi. Proprio quest’ultimo aspetto è quello che, se da un lato ci aiuta maggiormente ad affrontare il periodo più freddo dell’anno, dall’altro risulta essere un gravoso problema in termini di eco sostenibilità. Le polveri di scarico di caldaie e caloriferi risultano, infatti, essere (dopo i tubi di scappamento delle automobili) il secondo nemico in assoluto dell’aria che respiriamo.

1) Easy White di Atag Italia

Easy

Per questo motivo è interessante notare come, anche per questo problema, ci siano delle soluzioni amiche dell’ambiente. Una di queste si chiama Easy White, prodotto da Atag Italia, ed è il primo eco-radiatore in polipropilene, un materiale riciclabile al 100%, senza scarti di produzione non recuperabili e capace di avere una produzione a impatto zero. Nulle sono le emissioni di fumi nocivi e, soprattutto, con una percentuale pari al 93% di consumo energetico inferiore. Questo eco-termosifone è riuscito, inoltre, a migliorare alcune caratteristiche dei normali caloriferi, essendo più leggero, sicuro e prestante. Aspetto non affatto trascurabile è quello del design. Easy White è anche terribilmente alla moda e disponibile in diverse tipologie. Varie sono le altezze, le profondità e svariate le possibilità di larghezza e personalizzazione. È pensato per adattarsi in un qualsiasi ambiente e, fornendo le caratteristiche necessarie, può essere prodotto nel modo più congeniale alle proprie esigenze. Anche le colorazioni sono offerte in una vasta gamma e il procedimento di modifica della cromaticità è applicato direttamente al polimero di base, quindi nel modo più assoluto privo di elementi tossici.

2) Soho di Tubes

Soho

Ludovica e Roberto Palumbo sono i due disegner italiani che hanno presentato Soho all’ultimo Salone del Mobile. Si tratta dell’ultimo nato in casa Tubes e la sua grande forza è nel riuscire a utilizzare fino al 75% di acqua in meno rispetto ai tradizionali radiatori tubolari. Un bel risparmio in termini di risorse, a cui si aggiunge anche la possibilità di riciclare la sua struttura in alluminio, rendendo il prodotto eco-sostenibile a tutti gli effetti.

3) New Technology di Rondra

NewTechnology

Provengono dal Veneto i nuovi radiatori New Technology, presentati dall’azienda padovana Rondra. Questi radiatori sono caratterizzati da una particolare forma in grado di generare un “effetto camino” capace di aumentare i moti convettivi dell’aria calda. Inoltre, grazie alla maggior superficie di scambio, i radiatori funzionano con una minor quantità d’acqua raggiungendo la massima efficienza anche a 30/40°C.

4) Play di Jaga

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Non solo in Italia si producono radiatori ecosostenibili. Viene, infatti, dal Belgio Play. Un prodotto ideato dal marchio Jaga ideato principalmente per le camere dei più giovani. Dal design originale e alternativo possono essere anche un elemento decorativo dell’ambiente prescelto. Ogni radiatore è composto da più strati che sarai tu ad assemblare attraverso la scelta di una vasta gamma di colori. Non solo è l’occhio a valore la sua parte, ma anche l’ambiente: sono, infatti, costruiti attraverso il sistema Low-H20 che permette di ridurre il consumo di acqua (fino a 10 volte rispetto un radiatore standard) e quello di emissioni Co2.

5) Camini ecologici della Safretti

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Concludiamo questa carrellata con un prodotto che, non è un radiatore, ma fa calore ugualmente. Sono i nuovi camini ecologici della Safretti. Funzionano a bioetanolo e oltre ad essere abbastanza economici (circa 3 euro per 5/6 ore di fiamma) riducono dell’80% le emissioni di anidride carbonica. Questi camini sono progettati senza canna fumaria e si possono spostare ovunque, sia all’interno che all’esterno dell’ ambiente. Niente fumo, ceneri e sporcizia da raccogliere, non si ha bisogno di tecnici specializzati per l’installazione. I costi partono da 2000 euro. Cari? È vero, ma si può acquistare solo l’anima (600 euro) e reinventarsi un camino personalizzato.

Alessandro Ribaldi

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