Etichette energetiche: cosa cambierà da settembre con la nuova normativa UE

Etichette energetiche: il prossimo 26 settembre entrerà in vigore in tutta Europa una nuova normativa che modifica l'etichettatura energetica e le misure di Ecodesign dei prodotti di climatizzazione invernale e degli scaldacqua fino ad una certa potenza

Etichette energetiche: il prossimo 26 settembre entrerà in vigore in tutta Europa una nuova normativa che modifica l’etichettatura energetica e le misure di Ecodesign dei prodotti di climatizzazione invernale e degli scaldacqua fino ad una certa potenza. Si prepara così una vera e propria rivoluzione nel settore degli apparecchi di riscaldamento per tutti noi consumatori, con informazioni più chiare e, soprattutto, bollette più leggere

Disciplinata da 4 regolamenti dell’Unione europea (811/2013/Ue; 812/2013/Ue; 813/2013/Ue; 814/2013/Ue), la norma interesserà caldaie, pompe di calore, impianti di cogenerazione e scaldacqua tradizionali, solari e a pompa di calore. In pratica, questi Regolamenti introdurranno l’obbligo di accompagnare i prodotti con un’etichetta energetica – per una chiara e immediata indicazione delle prestazioni energetiche degli apparecchi – e nuovi limiti sui requisiti prestazionali minimi, quali l’efficienza energetica stagionale e le emissioni, la potenza sonora e le informazioni tecniche da fornire.

COSA CAMBIA

In pratica, ogni prodotto sarà accompagnato da una nuova etichetta sulla quale verrà riportato in modo chiaro le caratteristiche di efficienza, la potenza sonora e altri parametri di confronto. Inoltre, dovrà essere esposta chiaramente presso il punto vendita, sui siti internet, sul materiale promozionale, sui listini e su tutte le offerte commerciali.

Saranno introdotte nuove specifiche di progettazione ecocompatibile dei prodotti, con requisiti di prestazione più restrittivi necessari per avere la marcatura CE e poterli distribuire liberamente nell’ambito europeo. Infine, verrà introdotta un’etichetta “di insieme” in grado di classificare anche un sistema realizzato dall’integrazione di uno o più apparecchi con dispositivi di controllo della temperatura e dispositivi solari (ad esempio impianti per l’acqua calda sanitaria e per il riscaldamento domestico composti da un impianto solare e una caldaia).

I VANTAGGI

Tutto il mercato gioverà di una maggiore efficienza: basti pensare che l’80% dei consumi domestici in Italia è dovuto al riscaldamento e alla produzione di acqua calda sanitaria e che un risparmio dal 20 al 30 % sarebbe garantito dalla semplice sostituzione della caldaia tradizionale e dalla contestuale messa a punto del sistema di termoregolazione.

“Oggi su circa 850.000 caldaie vendute in Italia oltre il 60% sono di tipo convenzionale – dichiara il presidente di Assotermica Alberto Montanini -. L’entrata in vigore delle nuove misure d’implementazione europee muta lo scenario molto rapidamente con uno spostamento del mix di vendita verso apparecchi a più alta efficienza, quali caldaie a condensazione, pompe di calore e solare termico, ma anche apparecchi ibridi (cioè insiemi di più sottosistemi di generazione del calore che ragionano con una logica ottimizzata di funzionamento) e termoregolazione evoluta. Sono tutte produzioni per le quali l’Italia ha da sempre avuto un ruolo di leadership in Europa, se si considera che la nostra industria compete con la Germania nello sviluppo di tecnologie per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili termiche e ha un valore dell’export che supera di gran lunga il 50%”.

Qui un video che spiega tutte le principali novità:

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