Trasformare uno spazio verde in un bosco commestibile, un parco multifunzionale della Felicità in cui parole d’ordine sono socializzazione, rispetto, amore per la natura senza sfruttamento e devastazione da parte dell’uomo. Parte il crowdfunding per realizzare questo sogno a San Gavino Monreale, in Sardegna.
Un’idea nata da un gruppo di cittadini che hanno a cuore il futuro del Pianeta. Da qui il progetto “Sortu de Tziviriu” (L’Orto di Tziviriu) che vuole appunto dare una nuova vesta a quello che attualmente è un semplice spazio verde.
Il progetto prende avvio nell’agosto 2016, ma in questi giorni è partito il crowdfunding su Produzionidalbasso.
Già lo spazio verde è interessato da potature rispettose, agricoltura sinergica, progettazione in permacultura, rigenerazione del suolo e piantumazioni. L’obiettivo è adesso creare la prima Food Forest o bosco commestibile della Sardegna su area pubblica, con una continua, periodica e strutturata progettazione partecipata.
Che cos’è il bosco commestibile?
Un vero e proprio bosco in cui alberi, da frutto e da legno, vengono “lasciati crescere” assieme a erbe medicinali, ortaggi e piante spontanee in modo del tutto autonomo senza intervento umano. Il tutto si base sull’idea di ricreare un sistema boschivo naturale senza sfruttamento o devastazioni.

Nello specifico, i fondi serviranno per realizzare un’area picnic, area gioco per bambini e area fitness comprendente: bacheche di legno, tavoli con panche di legno o di pallet, altalena e tunnel di legno per bambini e un percorso fitness.

“Vorremmo mettere a disposizione della comunità non solo sapere e apprendimento come fatto fino a adesso, ma anche un luogo di accesso pubblico e aperto a tutti, dedicato alla convivialità, alla famiglia, ai bambini, allo svago tra amici e al benessere psico-fisico e tanto altro”, si legge nella campagna.
E ancora:
“Ora vorremmo che il sogno facesse un altro salto e ci portasse verso la realizzazione del “Parco multifunzionale della Felicità de S’Ortu de Tziviriu” fatto di piccoli gesti e di grande condivisione: un luogo dove i cittadini sono parte attiva della progettazione, della realizzazione e della salvaguardia di un bene comune, ma soprattutto che essi siano i primi fruitori”.
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Dominella Trunfio