Economisti, giovani e contadini, i cinque amici ideatori di questa start-up rivoluzionaria offrono a tutti l’opportunità di avere un orto reale a portata di smartphone.
Per tutti coloro che aspirano a produrre il proprio cibo e mangiare sostenibile ma non hanno spazio o tempo, è arrivato Orto 2.0, una cooperativa agricola innovativa di Roma, nata da 5 studenti di Tor Vergata, che offre la possibilità ai cittadini di coltivare l’orto e portare a tavola la bontà della terra attraverso il semplice uso di un’applicazione.
Indice
Zucchina auto-prodotta vs. zucchina del supermercato
L’idea è nata durante la condivisione dei pasti nelle pause pranzo della facoltà di Economia di Tor Vergata. Mangiando insieme, Gianluca Nardo, Lorenzo Artibani, Marco Tomarelli, Stefano di Febbo e Alessandro Capannini hanno iniziato a confrontarsi sulla differenza tra i prodotti provenienti dall’orto e quelli degli scaffali del supermercato. Quelli che vivevano fuori città e coltivavano i loro ortaggi avevano delle zucchine molto buone, mentre il resto del gruppo no.

orto2.0/Facebook
Il desiderio di riavvicinare i cittadini alla natura offrendogli l’opportunità di avere dei prodotti freschi dai sapori genuini a km0 è stato il movente di questo progetto. Adesso Orto 2.0 ha 70 orti da 50 mq ognuno sui campi dell’orto botanico di Tor Vergata. Qualsiasi persona può affittare, gestire, personalizzare e monitorare il proprio terreno direttamente dall’app dedicata; saranno poi i giovani contadini “le braccia” ad occuparsi dell’intero ciclo di coltivazione, lasciando le porte aperte per la partecipazione al processo produttivo.
Ti va di mangiare i prodotti del tuo orto? Cambia le tue abitudini.I nostri utenti lo stanno già facendo. Attraverso la…
Posted by Orto 2.0 on Thursday, May 9, 2019
Un software sano per il tuo sistema operativo
L’applicazione è disponibile su Apple Store o Play Store. Ogni utente viene guidato da un algoritmo per posizionare le piante nel miglior modo, evitando così, ad esempio, di piantare a novembre gli spinaci insieme ai pomodori. La crescita delle piante può essere osservata attraverso una webcam, in modo tale da monitorare la crescita delle piante e verificare che si rispettino tutte le linee guida della coltivazione naturale tra cui il divieto d’uso di pesticidi e additivi chimici. Al termine del processo il cliente potrà scegliere se farsi inviare il raccolto direttamente a casa o venirlo a ritirare sul campo.
Questi non sono gli unici servizi offerti. Nel caso ci fossero dei surplus di produzione, c’è anche la possibilità di scambiare i prodotti con il resto degli utenti. Quindi non solo si promuove l’auto-consumo come stile di vita sostenibile e si dà una maggiore consapevolezza ai consumatori riguardo la provenienza e la qualità dei prodotti che arrivano a tavola; ma si ricostruisce anche il vero senso di comunità.
Realtà come queste vanno sostenute perché proteggono la nostra sovranità alimentare. Come dice il contadino-filosofo e saggista Pierre Rabhi: “coltivare l’orto è un gesto rivoluzionario”. I ragazzi di Orto 2.0 vorrebbero creare altri punti e portare cibo sano e a km0 nelle città, unificando la figura del produttore a quella del consumatore e consolidare l’agricoltura sociale nelle sue attività.
“FarmVille” reale
Dal prossimo 31 dicembre 2020 non sarà più possibile accedere a FarmVille – uno dei giochi più popolari di Facebook – per via della ‘pensione’ riservata a Flash Player da Adobe. Nel caso siate accaniti giocatori e non sapete come potrete farne a meno, perché non fare il grande salto dalla fattoria virtuale ad un orto reale? Come nel gioco potrete gestirlo online, divertirvi piantando ortaggi di stagione, condividere con altri “contadini urbani” e abbracciare uno stile di vita sostenibile; ma con la differenza che i frutti della vostra raccolta arriveranno per davvero sulle vostre tavole.
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