Agrifoglio: come coltivare e prendersi cura del pungitopo, la pianta simbolo del Natale

Come coltivare l'agrifoglio e perché è la pianta simbolo del Natale? Quando seminare e potare il pungitopo maggiore e come prendersene cura passate le feste

L’agrifoglio o pungitopo maggiore è una pianta ornamentale tipica della stagione invernale, in particolare del periodo natalizio. L’agrifoglio presenta un bel fogliame folto e lucido oltre che bacche rosse e lisce.

L’agrifoglio può essere coltivato in giardino e in vaso e, trattandosi di una pianta rustica e resistente, la sua coltivazione è semplice e può avvenire all’esterno anche dove le temperature invernali sono particolarmente rigide.
Vediamo allora quali sono le caratteristiche dell’agrifoglio, come coltivare l’agrifoglio in vaso e in giardino e quali sono le proprietà dell’agrifoglio per la salute.

Agrifoglio, caratteristiche e descrizione della pianta

L’agrifoglio – chiamato anche alloro spinoso, aquifoglio o pungitopo maggiore- è un arbusto sempreverde che appartiene alla famiglia delle Aquifoliaceae e il cui nome scientifico è Ilex aquifolium L.

L’agrifoglio è un albero molto longevo diffuso in tutte le regioni del nostro Paese e coltivato a scopo ornamentale, soprattutto per realizzare decorazioni natalizie.

In natura, l’agrifoglio assume un portamento arboreo e può raggiungere i dieci metri di altezza. La pianta dell’agrifoglio presenta foglie coriacee verde scuro, lucide e disposte in modo alterno. Le foglie sui rami inferiori hanno margine dentato e spinoso mentre quelle che crescono sui rami superiori hanno margine liscio e sono appuntite all’apice.

La fioritura dell’agrifoglio avviene alla fine della primavera: i fiori dell’agrifoglio sono piccoli, riuniti in gruppi, hanno quattro petali bianchi orlati di rosso e, in autunno, negli esemplari femminili, dai fiori fecondati si sviluppano i frutti, che sono drupe rosse, lisce e lucide.

Come coltivare l’agrifoglio in giardino

agrifoglio in giardino

Mandy Dale/Shutterstock

L’agrifoglio è una pianta semplice da coltivare sia in vaso sia in piena terra, in giardino. Si tratta di una pianta che resiste bene alle basse temperature.

La messa a dimora dell’agrifoglio va effettuata alla fine dell’inverno: per uno sviluppo ottimale della pianta, è preferibile collocare l’agrifoglio in un terreno leggermente acido, non argilloso e scegliere una posizione semi-ombreggiata, evitando il sole diretto, soprattutto nelle zone in cui l’estate è particolarmente calda.

Per fare in modo che l’agrifoglio mantenga un fogliame folto, il terreno va concimato regolarmente con potassio e azoto in primavera e con concime organico nei mesi invernali.

L’agrifoglio non ha bisogno di grandi quantità di acqua: è sufficiente bagnare l’agrifoglio ogni due settimane quando la pianta è coltivata in giardino.

L’agrifoglio cresce lentamente e non ha bisogno di essere potato, a meno che non si voglia dare una particolare forma alla pianta.

Come coltivare l’agrifoglio in vaso

agrifoglio vaso

Oltre che in piena terra, l’agrifoglio può essere coltivato con successo anche in vaso. Poiché l’agrifoglio è una pianta rustica, anche quando è coltivato in vaso può essere collocato all’esterno, ad esempio, in terrazzo o sul balcone.

Per coltivare l’agrifoglio in vaso, occorre scegliere un recipiente di dimensioni medio grandi e collocare sul fondo uno strato di argilla espansa per drenare il terreno. Il terriccio per la coltivazione dell’agrifoglio in vaso deve essere leggermente acido.

Come per la coltivazione in piena terra, anche quando è coltivato in vaso l’agrifoglio va concimato con potassio e azoto durante la primavera e con concime organico d’inverno.

L’agrifoglio andrà sistemato in una posizione ombreggiata e non alla luce diretta del sole e, durante i mesi freddi, non è necessario proteggere la pianta o collocarla all’interno o in serra.

Le innaffiature dovranno avvenire una o due volte a settimana durante i mesi caldi e circa due volte al mese nel periodo invernale.

Poiché la crescita dell’agrifoglio è lenta, questa pianta non ha bisogno di potature.

Malattie dell’agrifoglio

L’agrifoglio è una pianta robusta e longeva, ma può essere soggetto ad alcune malattie, tra cui soprattutto la ruggine e la cocciniglia. Le malattie dell’agrifoglio possono colpire la pianta sia quando coltivata in vaso che in piena terra.

La ruggine è un fungo, provoca macchie gialle o nere sulle foglie e si combatte con sostanze funghicide.

La cocciniglia è invece un parassita che, nutrendosi della linfa della pianta, causa disseccamento delle foglie: la cocciniglia va trattata con antibiotici.

Proprietà dell’agrifoglio

L’agrifoglio è utilizzato tradizionalmente per le sue proprietà astringenti, antipiretiche, antireumatiche, espettoranti e toniche.

Dell’agrifoglio si usano le foglie e la corteccia. Le foglie e la corteccia contengono tannini, saponine, ilicina, acido salicilico e teobromina e usate sotto forma di infuso, decotto o tintura madre per aumentare la sudorazione e abbassare la febbre o in caso di reumatismi e artriti. L’agrifoglio ha inoltre proprietà diuretiche.

Le bacche dell’agrifoglio sono tossiche: hanno azione purgante e in passato erano usate come lassativo, ma oggi non trovano alcun impiego in erboristeria.

Perché l’agrifoglio è considerata una pianta simbolo del Natale

agrifoglio simbolo natale

@Ivonne Wierink/Shutterstock

Perché l’agrifoglio è così legato alla tradizione natalizia? Il pungitopo è considerato una pianta portafortuna e da molti scelta come regalo nelle feste natalizie o utilizzata nelle decorazioni di Natale sia per la sua resistenza al freddo e alla neve che lo rendono un simbolo di forza e immortalità sia per i suoi colori , verde e rosso, perfetti per la tradizione delle feste della natività. In Irlanda, non a caso, l’agrifoglio era una pianta amata da tutti in quanto poco costosa e in grado di addobbare per il Natale anche le case più povere.

Ma alla base esistono anche diverse leggende e in particolare quella dell’orfanello che portò in dono a Gesù appena nato una corona di rami di alloro, ma che, vergognandosi del suo regalo semplice e umile, si mise a piangere e così Gesù toccando la pianta, trasformò quelle lacrime in bellissime bacche rosse e la corona in una meravigliosa corona di agrifoglio, in grado di portare la buona sorte e allontanare i demoni.

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