Come coltivare i funghi in casa

Se non avete mai pensato che oltre alle insalatine da taglio, le fragole, i pomodorini e forse qualche altra verdurina in casa potevate coltivare freschi freschi anche i funghi è forse perché non avevate mai scovato le tante idee per la coltivazione fai da te nate, è proprio il caso di dirlo...come funghi!

Se non avete mai pensato che oltre alle insalatine da taglio, le fragole, i pomodorini e forse qualche altra verdurina in casa potevate coltivare freschi freschi anche i funghi è forse perché non avevate mai scovato le tante idee per la coltivazione fai da te nate, è proprio il caso di dirlo…come funghi!

il Kit di “Back To The Roots” per far crescere in casa vostra meravigliosi funghi freschi come in un bosco è la prima carinissima idea in fatto di funghi home-made!

coltivazione funghi

Sono comodissimi e davvero facili da usare, infatti basta bagnarli due volte al giorno ed esporli al sole per avere in pochi giorni (una decina circa) i vostri fantastici Pleurotus o Shiitake freschi e questo è ripetibile per più volte!

Ma forse la cosa più carina di tutto è poter raccontare la storia dei creatori di questo “kit”.

Tutto nasce infatti dall’idea dei due neolaureati di Berkeley Nikhil Arora e Alex Velez.

Tutto è iniziato da un “fatto casuale”, un’idea buttata lì dal nostro professore di etica finanziaria nel febbraio 2009, nell’ultimo semestre del nostro ultimo anno all’ UC Berkeley major business – e cioè che i funghi potevano essere coltivati in fondi di caffè.”

Quel seme d’idea stava nascendo in maniera indipendente sia nel cervello di Arora che di Velez che ,allora, non sapevano nemmeno l’uno dell’altro ma “….Sapevamo che se fossimo riusciti a trasformare i rifiuti in qualcosa di valore il tutto avrebbe avuto un impatto enorme” racconta Arora.

Infatti dopo aver unito le forze i due ragazzi hanno sperimentato l’uso dei fondi di caffè come substrato per la crescita di diverse specie di funghi alla ricerca delle più adatte e grazie ai consigli del famoso micologo Paul Stamets e “test su campo” fatti sottoponendo i loro prodotti allo degli chef di uno dei ristoranti più prestigiosi della West Coast hanno deciso di avviare la loro attività. Qui potete sentirli raccontare la loro storia:

Questo sistema è perfetto per chi ha poco spazio e anche magari poco tempo, oppure si trova semplicemente alle prime armi.

Fungopia

Un’altra idea ve la possono dare le ragazze di “Fungutopia“, direttamente da Berlino dal DMY design festival nello spazio del MakerLab alcune ragazze hanno creato “Fungutopia” un progetto di “design of a social and ecological utopia based on urban mushroom cultivation” un po’ installazione, un po’ workshop, un po’ prototipo ed po’ comunità-progetto.

fungopia

Fungutopia non è altro che un’ installazione che mostra le varie possibilità che i funghi hanno per aiutare a rendere il mondo un posto migliore: I funghi infatti sono open-source medicine, cibo,fertilizzanti e recuperano il suolo. Essi possono essere coltivati semplicemente, anche al coperto e sono perfetti per la coltivazione urbana…

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Fungutopia è un progetto di Laura Popplow in collaborazione con Tine Tillmann e Kyra Porada. grow.fungutopia.org è il laboratorio creativo della community sul web che riunisce le persone che si interessano di funghi-cultura urbana e che vogliono condividere le loro esperienze! Qui possiamo leggere un’intervista a Laura Popplow!

fungopia3

Un’altro esempio dal quale partire per coltivare i vostri funghi è partire pensando che il fungo ha bisogno di un substrato sul quale crescere, sia esso segatura, mais, legno o più semplicemente carta come quella igienica!

Infatti se siete come me e cioè volete avere il “brivido” della sperimentazione “perché altrimenti che gusto c’è!?” e volete fare proprio tutto da voi e partire dalle basi potreste partire proprio dalla carta igienica appunto!

Coltivare i funghi dalla carta igienica

Sì avete capito bene perché c’è chi ha sperimentato, ottenendo anche ottimi risultati, la coltivazione di Oyster a partire da un rotolo di carta igienica…che ,non dimentichiamoci, non é altro che cellulosa!

Il concetto è molto facile: i funghi ,per crescere, hanno genericamente bisogno di un substrato, luce ed umidità adatta e per crearla noi ci serviamo di un ambiente ad hoc in cui farli crescere che può essere rappresentato da una piccola scatola di plastica o plexiglas, ma anche un vecchio acquario o addirittura una scatola trasparente porta abiti e di:

-un tee pee kit aquistabile on line qui

funghi carta igienica

-una scatola per contenere il rotolo

-un piatto

-uno spruzzino

-un rotolo di carta igienica non sbiancata, non disegnata e non profumata

-una penatola

-pinze da cucina

Cosa dovrete fare:

bollite dell’acqua nella pentola, togliete il cartone reggi rotolo dal rotolo di carta ed immergete il rotolo nell’acqua tolta dal fuoco quindi toglietelo e mettetelo a scolare e raffreddare molto delicatamente per non romperlo.

Quando sarà tiepido mettetelo nel sacchetto di plastica contenuto nel kit e mettete al centro del rotolo i grani che contengono le spore quindi chiudete il sacchetto con gli appositi elastici e ponete il sacchetto sul piatto infine mettete il tutto nella scatola di plastica e ponetela al buio. L’ambiente sarà buio e umido ed entro 3 settimane vedrete la crescita del micelio.

A questo punto dovrete porlo per 48 ore in frigo (per accelerarne lo sviluppo) e quindi passato il tempo in frigo togliere il sacchetto riponendo il rotolo a temperatura ambiente, aprendo il sacchetto, e ponendolo in ambiente illuminato e aerato ricordandovi di tener sempre ben inumidito il rotolo con lo spruzzino pieno di acqua.

Quindi dopo circa 7-10 gg i vostri funghi saranno pronti ed una volta eseguita la raccolta (a mano e senza coltelli) basterà richiudere il sacchetto attendere la ricomparsa del micelio e ripartire da capo con l’operazione.

Il ciclo preparativo può sembrare molto lungo ma una volta capito il meccanismo ed avviata la coltivazione vi ritroverete affascinati dalla sua coltivazione così semplice e fruttuosa!

Provare per credere!

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