Biancospino: tutto quello che devi sapere per coltivarlo in vaso o nel giardino (e avere bacche gratis per le tue ricette)

Come coltivare il biancospino? Una piccola guida per piantare, potare e prendersi cura di questa pianta sia sul terrazzo che interrata in giardino

Il biancospino è una pianta ricca di proprietà e particolarmente bella oltre che adatta ad essere coltivata nel proprio terrazzo o giardino. Scopriamo come prenderci cura al meglio di questo arbusto dai caratteristici fiori bianchi e dalle bacche rosse commestibili.

Il Crataegus monogyna, nome botanico della specie più diffusa di biancospino, è una pianta della famiglia delle Rosacee che, una volta completata la sua crescita, può raggiungere anche i 6 metri di altezza ( di solito comunque si aggira intorno ai 3-5 metri). Si caratterizza per avere un fusto con molte ramificazioni dotate di spine ma tutti lo distinguiamo facilmente per i suoi bei fiorellini bianchi o (in altri periodi dell’anno) per le caratteristiche bacche rosse.

Oltre alla bellezza decorativa della pianta, il vantaggio di coltivare il biancospino è quello di avere a disposizione bacche e fiori con i quali realizzare ricette culinarie ma anche di salute naturale (ad esempio la marmellata di bacche di biancospino o la tisana di biancospino).

marmellata biancospino

Come si propaga il biancospino?

Il biancospino può essere seminato oppure riprodotto per talea. Vediamo come fare in entrambe le situazioni:

Per seme

L’ideale sarebbe procurarsi delle bacche fresche di biancospino da cui estrarre il seme. Questo, per capire se è adatto ad essere seminato, va immerso in una bacinella d’acqua. Se affonda, allora è perfetto per essere utilizzato a questo scopo, se invece galleggia è probabile che la pianta che nascerà sarà più fragile e cresca molto lentamente.

Il seme, coperto di terra e sabbia, va inserito in un vaso dal diametro di 40 cm. Sul fondo abbiate cura di mettere ghiaia (uno strato di circa 3 centimetri) e concime. Il terreno adatto al biancospino è quello calcareo. Procedete poi con una leggera innaffiatura.

Una volta piantato il seme, bisognerà avere un po’ di pazienza. Anche se è sano, infatti, crescerà lentamente. Pensate che per arrivare al massimo della sua estensione il biancospino impiega circa 20 anni.

Per talea

La nascita di un nuovo biancospino per talea è possibile ma sicuramente l’impresa non è molto semplice, la possibilità di un fallimento è infatti alta anche dopo diversi tentativi. Purtroppo difficilmente la pianta attecchisce in questo modo.

Se si vuole tentare comunque, le talee devono essere tagliate e piantate alle prime avvisaglie della primavera. I rami vanno scelti prediligendo le parti con germogli verdi della pianta di spessore leggermente inferiore ad 1 cm, ovviamente non devono essere danneggiati, congelati o particolarmente legnosi.

Si consiglia di scegliere i rami laterali ad altezza media e non quelli in alto, tagliando in diagonale in modo tale da lasciare una lunghezza di 10-15 cm. Meglio scegliere infine rami di almeno due anni di età.

Data la difficoltà di questo tipo di pianta alla riproduzione per talea, c’è chi si serve di prodotti appositi per favorire la radicazione in cui le talee appena tagliate vengono poste per circa un’ora prima di essere effettivamente piantate.

biancospino talea

Si necessita di una miscela di terra, torba o sabbia da usare in parti uguali oppure di un terreno ordinario in cui però la terra deve essere necessariamente ben concimata.

Alcuni consigliano di posizionare l’estremità del ramo in un tubero di patata prima di piantarlo nel terreno. Si ritiene che con questo metodo lo stelo ottenga la quantità massima di nutrienti utile alla sua crescita.

Le talee vanno piantate a scacchi, lasciando una distanza di almeno 40 centimetri tra le file e 20 centimetri tra le piante nella fila.

Cosa fondamentale è che, per poter germinare, le talee di biancospino hanno necessità di un’umidità molto elevata (80%) vanno dunque periodicamente nebulizzate.

Come coltivare il biancospino

fiori biancospino

Il biancospino è una pianta particolarmente resistente, in grado di adattarsi a diversi climi anche molto rigidi. In inverno, comunque, se si vive in una zona fredda, è meglio coprirlo con foglie secche e tenerlo in un punto riparato del terrazzo o del giardino.

Dove posizionare il biancospino

La posizione migliore per la pianta è quella soleggiata o semi ombreggiata, l’importante è che il biancospino sia raggiunto dal sole per alcune ore ogni giorno.

Ogni quanto annaffiare il biancospino

Per quanto riguarda le annaffiature, queste vanno garantite alla pianta due volte al mese in inverno e due volte a settimana in estate. Non bisogna però assolutamente esagerare con l’acqua in quanto è una pianta che soffre per eventuali ristagni. Se è tenuto fuori, ed è raggiunto da sufficiente acqua piovana, si può anche evitare l’annaffiatura del biancospino. In generale, comunque, il biancospino è una pianta che non necessita di grande manutenzione, soprattutto se ha già almeno 3 o 4 anni di vita.

Quando fiorisce il biancospino

Se vi prenderete cura al meglio di questo arbusto, in autunno troverete disponibili le bacche rosse mentre in primavera vedrete spuntare i fiori bianchi.

biancospino bacche

Come potare il biancospino

Il biancospino tende a formare una chioma di forma tondeggiante e in alcuni casi c’è necessità di ritoccarla. La potatura della pianta, per pulirla e rinforzarla, è comunque sempre consigliata. Si tolgono in questo modo anche i rami più rovinati da vento, pioggia, freddo o neve.

Si consiglia di effettuare la potatura del biancospino una volta l’anno, alla fine dell’estate tagliando i rami laterali inferiori. Se si intende sistemare la chioma, invece, si può potare anche in autunno-inverno.

L’unica accortezza da avere è di non potare mai la pianta durante le gelate.

Quali sono le malattie e i parassiti che attaccano il biancospino

Il biancospino, purtroppo, è spesso soggetto ad attacchi da parte di parassiti e malattie. Per questo motivo, si sconsiglia di introdurlo in giardino, soprattutto se già abitato da altre piante rosacee, poiché potrebbe diventare il principale veicolo di trasmissione. Tuttavia, è rassicurante sapere che, sebbene afflitto da tali problematiche, raramente queste risultano fatali per la pianta. È possibile intervenire con insetticidi per contrastare parassiti come gli afidi e con antifungini specifici per combattere l’oidio e la ruggine.

Un aspetto di rilievo è l’importanza di tenere presente che in alcune zone del Nord Italia è vietato piantare nuovi biancospini, poiché possono fungere da veicolo di propagazione del colpo di fuoco batterico, causato dall’Erwinia amylovora. È fondamentale informarsi presso le autorità locali prima di procedere con la piantumazione per evitare conseguenze indesiderate.

Quanto cresce il biancospino?

Il Biancospino è un arbusto ampiamente diffuso in Europa, e la sua presenza si estende su tutto il territorio italiano. Questa pianta ha la straordinaria capacità di trasformarsi in un albero di notevoli dimensioni, raggiungendo anche i 6 metri di altezza, e dimostra una longevità eccezionale, con esemplari che sfiorano l’età centenaria.

Come preparare la tisana al biancospino

biancospino tisana

Il biancospino è effettivamente noto per le sue proprietà benefiche sul sistema cardiovascolare e viene spesso utilizzato per trattare disturbi legati al cuore. Si ritiene che il biancospino abbia effetti positivi sulla circolazione sanguigna e possa contribuire a ridurre la pressione sanguigna. Tuttavia, è importante notare che, sebbene molte persone ne trovino beneficio, è sempre consigliabile consultare un professionista della salute prima di utilizzare erbe o integratori, specialmente se si stanno già assumendo farmaci o se si hanno condizioni mediche preesistenti. Vediamo insieme come preparare una tisana:

Ingredienti

  • 1 cucchiaino di bacche di biancospino schiacciate
  • 1 cucchiaino di foglie e fiori di biancospino tritati
  • 1 tazza di acqua bollente
  • 3 gocce di succo di limone
  • Miele a piacere per dolcificare

Preparazione

  1. Porta l’acqua a ebollizione.
  2. Spegni il fuoco e aggiungi le bacche di biancospino schiacciate e le foglie e fiori di biancospino tritati.
  3. Copri e lascia in infusione per alcuni minuti.
  4. Filtra la tisana per rimuovere i residui di pianta.
  5. Aggiungi 3 gocce di succo di limone e dolcifica con il miele secondo il tuo gusto.

Bevi questa tisana idealmente una tazza la sera prima di andare a dormire per sfruttare le sue proprietà cardiotoniche, riequilibranti e calmanti.

Qual è il significato del biancospino

Il Biancospino si distingue per le sue bacche di un rosso intenso e i suoi fiori candidi bianchi. Secondo antiche leggende, il fiore di biancospino è considerato un potente allontanatore degli spiriti maligni. Il termine “biancospino” ha origini nel greco, derivando da “kratos,” che significa forza, “oxus,” che si riferisce a qualcosa di acuminato, e “anthos,” che significa fiore.

Regalare il biancospino durante matrimoni o altre cerimonie rappresenta un gesto di grande valore, poiché simboleggia protezione e sostegno. Inoltre, come tutti i fiori dal colore bianco, il biancospino è associato a concetti di purezza, speranza, candore e fertilità.

Leggende tramandano che i luoghi dove cresce il biancospino siano considerati punti d’incontro tra fame e spiriti benevoli. Pertanto, la raccolta di ramoscelli di biancospino solo per motivi estetici è vista come un gesto sfortunato, poiché si presume porti sventura al “presunto saccheggiatore”.

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