Api solitarie, ospitiamole nei nostri giardini e balconi: non producono miele, ma sono fondamentali

Le api solitarie non vivono in un alveare, ma ricoprono anch'esse un ruolo di estrema importanza nel delicato equilibro naturale

Oggi è la Giornata mondiale delle api. Tutti si concentrano sulle api mellifere ma anche le api solitarie meritano l’attenzione globale. Ne avete mai sentito parlare ? Si tratta di oltre 20.000 specie di impollinatori che non vivono in un alveare, ma che ricoprono anch’essi un ruolo di estrema importanza nel delicato equilibro naturale.

Non producono miele e non sono per nulla aggressive, mentre sono fondamentali per l’intero ecosistema.

Le specie più comuni di api solitarie

Le più comuni sono le primaverili Osmie (O. cornuta e O. bicornis), le bivoltine (ossia con due generazioni all’anno) Osmia caerulescens e le estive api “tagliafoglie” (come M. centuncularis).

Ma esistono, ovviamente, moltissime altre specie di api solitarie in Italia.

Finora è stato soprattutto il calo nelle popolazioni dell’ape da miele domestica a far parlare di sé, ma la lista rossa europea indica che il 9 % di tutte le specie di api del nostro continente è a rischio di estinzione.

Le api selvatiche sono spesso minacciate dalla perdita e dalla frammentazione degli habitat, dovute alla diffusione dell’agricoltura intensiva, al vasto uso di pesticidi e fertilizzanti, allo sviluppo urbano e al cambiamento climatico.

Le api dipendono dal proprio habitat per il nutrimento; al deterioramento di un ecosistema si associa dunque un peggioramento della salute di questi insetti, che sono sempre più esposti ad altre minacce, come i pesticidi.

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Come aiutare le api selvatiche

Per questo è importante, che ognuno di noi faccia qualcosa per aiutarle. Come? Apprendendo il più possibile su di loro, piantando tanti fiori, evitando l’uso di pesticidi e, soprattutto, ospitandole nei nostri giardini, aiutandole così a ripopolare le nostre zone.

Si potrebbe, ad esempio, posizionare un hotel fatto appositamente per loro nel tuo giardino, orto o balcone:

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10 Consigli per allevare le osmie nel proprio giardino ?

  1. Non abbiate paura! Sono estremamente gentili e i maschi non possiedono il pungiglione.
  2. Il polline è essenziale. Se non ci sono alberi in fioritura o abbondanza di fiori le vostre api cercheranno un altro luogo.
  3. Location delle casette. Devono essere rivolte a sud o sud/est con fiori in un raggio di 100m.
  4. Il fango è un must. Le Osmie sigillano le loro cellette con il fango, è necessario avere almeno un po’ di terreno libero dall’erba nelle vicinanze.
  5. Il materiale adatto per le casette. Cannucce in carta o ripiani separabili in legno, purché si possano rimuovere i bozzoli per la pulizia.
  6. Osserva le tue api. Le Osmie sono affascinanti da osservare, educative alla bio-diversità per i bimbi e assolutmante innocue.
  7. Attenzione ai predatori/parassiti: possono rovinare la vostra popolazione di Osmie.
  8. Siate pronti per l’arrivo della primavera. Preparate le vostre casette in anticipo e posizionatele a fine febbraio/inizio marzo. ⚠ ✅✅✅
  9. Pulizie d’autunno. Ispezionate e pulite i bozzoli contenenti le future api da eventuali parassiti, così da avere una nuova generazione forte e sana.
  10. Attira gli impollinatori. Non solo alberi da frutto, ma anche fiori (possibilmente nativi) da seminare per garantire una costante fioritura nel corso di tutte le stagioni.

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Per maggiori informazioni visita il sito www.beesogno.com, nato con lo scopo di diffondere il più possibile la conoscenza di questi utili insetti impollinatori e la loro salvaguardia.

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