Ortensia: come coltivare in vaso o in giardino la pianta con i fiori che cambiano colore

Tutto quello che dovete sapere per coltivare e prendervi cura delle ortensie, dalla potatura alla talea, dal ph del terreno all'esposizione

L’ortensia, Hydrangea macrophylla è una pianta ornamentale molto diffusa nei giardini che decora con i suoi colori meravigliosi. Si tratta di una pianta originaria della Cina, arrivata in Europa nel 18esimo secolo e che ora è normalmente coltivata un po’ ovunque sia in vaso che in giardino.

Le foglie dell’ortensia sono di un bel colore verde brillante, hanno il margine dentellato e sono caduche. Ciò che interessa di più i giardinieri e chi ama le ortensie è però il colore dei loro fiori che per alcune varietà può cambiare a seconda del pH del terreno.

Scopriamo come coltivare le ortensie in vaso e in giardino, come potarle e come mantenere al meglio il colore dei loro fiori.

Origine del nome: perché si chiama ortensia?

Il nome scientifico di questo genere risale ufficialmente a Linneo anche se probabilmente fu il botanico olandese Gronovius, il primo a usare il nome scientifico Hydrangea, che deriva dalle parole greche ὕδωρ (hydor) « acqua » e ἄγγος (angos) « vaso » e quindi significa « vaso d’acqua », per la forma dei frutti simili a coppe per l’acqua.

L’origine del nome comune ortensia deriva da un altro nome scientifico dello stesso genere Hortensia, attribuito dal naturalista Pilibert Comerson si presume, in onore della signora Nicole-Reine Lepaute, familiarmente chiamata appunto Ortensia

Specie e famiglia

Dell’ortensia, il cui nome scientifico è Hydrangea sono note circa 23 specie accomunati da arbusti legnosi eretti o rampicanti della famiglia delle Hydrangeaceae. Molte di esser vengono coltivate in serre e giardini per i loro vistosi grappoli di fiori, solitamente a forma di palla. ù

L’ortensa selvatica (H. arborescens) è un arbusto alto poco più di 1 metro, ha grappoli arrotondati di fiori bianchi. L’ortensia francese (H.macrophylla) è invece ampiamente coltivata in molte varietà per i suoi grandi grappoli di fiori con colori che vanno dal rosa , alla lavanda, al blu e, molto raramente bianco.

Varietà di ortensie

Le ortensie sono fiori affascinanti e versatili, disponibili in diverse varietà. Ecco alcune delle più comuni varietà:

  • Ortensia macrophylla: questa è la varietà più comune e ampiamente diffusa di ortensia. Caratterizzata da fiori grandi e rotondi, può presentare una vasta gamma di colori, tra cui rosa, blu, bianco e viola.
  • Ortensia paniculata: si distingue per i suoi fiori a forma di cono, che iniziano di solito di colore bianco e poi si trasformano in tonalità di rosa e rosso intenso. È nota anche come ortensia a pannocchia.
  • Ortensia quercifolia: è apprezzata per le sue foglie simili a quelle delle querce, che assumono splendide tonalità di rosso e viola in autunno. I fiori sono solitamente di colore bianco.
  • Ortensia arborescens: conosciuta anche come ortensia “Annabelle”, questa varietà presenta grandi fiori sferici di colore bianco o verde chiaro. È apprezzata per la sua resistenza al freddo e per la capacità di fiorire anche in climi più rigidi.
  • Ortensia serrata: originaria del Giappone e si caratterizza per fiori piatti e delicati, spesso di colore rosa o blu. Ha dimensioni più compatte rispetto ad altre varietà di ortensie.

I diversi colori delle ortensie

I fiori dell’ortensia sono riuniti in infiorescenze di forma tendenzialmente sferica che possono assumere colori diversi: rosa, azzurro, bianco e violetto sono le sfumature più comuni. Alcuni appassionati di giardinaggio sanno come coltivare le ortensie per ottenere fiori di un determinato colore.

Infatti per le varietà H. macrophylla e H. serrata vale la regola del pH del terreno che determina il colore dei fiori. I pigmenti dei fiori di ortensia sono sensibili alla presenza di ioni di alluminio. In definitiva, intervenire per modificare il pH del terreno dove cresce l’ortensia può variare il colore dei fiori di questa pianta.

  • Fiori di ortensia blu: se il pH del terreno è acido, inferiore a 6.
  • Fiori di ortensia rosa: se il pH del terreno è basico/alcalino, superiore a 6.

Le ortensie di colore blu crescono in un terreno acido mentre le ortensie di colore rosa crescono in un terreno alcalino. Se preferite mantenere blu il colore delle vostre ortensie provate a rendere più acido il terreno aggiungendo dei fondi di caffè. In alternativa nei negozi di giardinaggio si trovano dei prodotti specifici.

Come cambiare i colori delle ortensie

ortensie

©Meowmart/123rf

La tonalità dei fiori delle ortensie è influenzata significativamente dall’acidità del terreno in cui crescono, poiché è proprio il livello di acidità che determina il loro colore. Un terreno acido conferirà ai fiori una sfumatura bluastra, mentre un terreno alcalino li renderà più rosa. (Leggi anche: Ortensie: forse non lo sai, ma puoi cambiare il colore dei tuoi fiori usando questi due scarti da cucina)

È possibile regolare l’acidità del terreno in modo naturale ed ecologico utilizzando due prodotti comuni che spesso abbiamo a disposizione in casa: gusci d’uovo e fondi di caffè.

Per ottenere ortensie dal colore più blu, è consigliabile rendere il terreno leggermente più acido (con un pH inferiore a 5,6/6). Per farlo, è possibile mescolare i fondi di caffè sbriciolati negli strati superficiali del terreno intorno alla pianta.

D’altra parte, se si desidera ottenere ortensie rosa, è consigliabile rendere il terreno leggermente più alcalino (con un pH superiore a 6,5/7). Per fare ciò, si possono aggiungere gusci d’uovo frantumati in piccole parti al terreno. Il carbonato di calcio presente nei gusci contribuirà ad alcalinizzare il terreno e schiarire i fiori.

Sfruttando questi semplici rimedi casalinghi, è possibile influenzare il colore dei fiori delle ortensie in modo naturale, offrendo un tocco personale al proprio giardino.

Come coltivare l’ortensia in giardino

ortensie in giardino

@Greenme

Per coltivare l’ortensia in giardino dovrete partire da una piantina acquistata in vivaio o da una talea di ortensia realizzata da voi da un’altra pianta o ricevuta in dono. Scavate nel terreno una buca abbastanza profonda da contenere le radici dell’ortensia senza problemi e riempitela con un mix di terriccio fresco e di torba. Se volete mantenere acido il pH del terreno aggiungete dei fondi di caffè oppure usate un terriccio adatto alle piante acidofile.

L’ortensia ama gli ambienti freschi ed umidi, predilige la posizione di mezzombra e mal sopporta l’esposizione al sole diretto. Dunque per coltivare l’ortensia potrete scegliere un angolo riparato del vostro giardino o che comunque non sia in pieno sole.

L’acqua per innaffiare le ortensie non deve essere troppo calcarea per non alterare il pH del terreno. Ad esempio potrete conservare e usare l’acqua piovana se l’acqua del rubinetto risulta calcarea. Innaffiatele spesso perché la superficie del terreno deve essere sempre umida. Aumentate le innaffiature in estate e durante la fioritura. Il consiglio è di innaffiare le ortensie la mattina presto e la sera, due volte al giorno quando fa caldo.

Come coltivare l’ortensia in vaso

ortensia

@123rf

Per coltivare l’ortensia in vaso seguite le stesse indicazioni che valgono per l’ortensia coltivata in giardino, con qualche accortezza in più. Scegliete un vaso abbastanza grande, proporzionato alle dimensioni della pianta.

Svuotate sempre il sottovaso dell’ortensia per evitare i ristagni idrici che potrebbero far marcire le radici e far morire la pianta. Se vivete in una zona dagli inverni freddi fate bene a coltivare l’ortensia in vaso così potrete trasferirla all’interno nei mesi dal clima più rigido, lasciandola in locali con temperatura sui 13-15°C.

Per fare in modo che le dimensioni della vostra ortensia rimangano adatte alla coltivazione in vaso potate la pianta durante il periodo di riposo, idealmente dopo la fine della fioritura in autunno o in inverno e prima dell’arrivo della primavera.

Dove posizionare l’ortensia

L’ortensia può essere posizionata in diverse aree del giardino a seconda delle sue esigenze, beneficia di una posizione parzialmente ombreggiata, soprattutto nelle regioni con clima caldo. Se possibile, posizionate l’ortensia in un’area protetta dal vento forte. Questo eviterà che i rami siano danneggiati e che i fiori si secchino prematuramente. Considerate anche lo spazio di crescita dell’ortensia. Alcune varietà possono diventare piuttosto grandi, quindi assicuratevi di avere abbastanza spazio per consentire una crescita adeguata. L’ortensia può essere collocata in giardini misti o vicino ad altre piante che condividono le stesse esigenze di luce e terreno.

Che terreno usare per l’ortensia

Le ortensie sono piante che si adattano a diversi tipi di terreno, ma trovano il loro ambiente ideale in suoli che hanno una buona capacità di ritenzione idrica, in grado di trattenere l’acqua senza che si formino ristagni. Prima di piantarle in giardino, è consigliabile arricchire il terreno con stallatico maturo e secco, in quanto fornisce un nutrimento a lungo termine e migliora la porosità del suolo.

Se desideri coltivare le ortensie in vaso, è preferibile utilizzare una miscela di terra specifica per piante acidofile, facilmente reperibile nei negozi di giardinaggio. Questo tipo di terreno è appositamente formulato per soddisfare le esigenze delle ortensie e favorirne una crescita sana e rigogliosa.

Ogni quanto annaffiare l’ortensia

Le ortensie richiedono una regolare irrigazione, preferibilmente una volta al giorno. Tuttavia, è importante indirizzare l’acqua sulla terra piuttosto che sulle foglie. È consigliabile evitare di inzuppare eccessivamente il terreno, garantendo un’irrigazione adeguata senza creare ristagni d’acqua.

Quando concimare l’ortensia

La concimazione delle ortensie può essere effettuata in diversi periodi dell’anno, seguendo alcune indicazioni specifiche. Durante i mesi di gennaio e febbraio, è consigliabile utilizzare un concime organico a base di stallatico maturo. Questo contribuirà a fornire nutrienti alla pianta in modo naturale.

Nella primavera, invece, è opportuno utilizzare un fertilizzante chimico granulare specifico per le ortensie. Si consiglia di optare per un prodotto a lenta cessione, in modo che il fertilizzante si sciolga gradualmente con le innaffiature. Questo garantirà un apporto costante di nutrienti durante il periodo di crescita e fioritura delle ortensie.

Verso la fine dell’estate, è importante astenersi dalla concimazione. Questo permetterà ai nuovi rami di rinforzarsi e alle ortensie di prepararsi per il riposo invernale.

È interessante notare che il colore dei fiori delle ortensie, che può essere azzurro, rosa o talvolta rosso, dipende dal pH del terreno e dalla varietà stessa. Per ottenere un colore più accentuato nel caso dell’azzurro, ad esempio, si può somministrare solfato di alluminio nella primavera, prima della fioritura. Questo aiuterà a creare un ambiente più acido nel terreno, favorendo il colore desiderato dei fiori.

Quando potare l’ortensia

potare ortensie

@photolight2/123rf.com

Per potare bene l’ortensia è necessario intervenire per eliminare i rami rovinati, troppo lunghi o che si incrociano in modo da dare alla pianta una forma armoniosa. Inoltre dovrete ricordare di intervenire con la potatura delle ortensie alla fine dell’inverno, quando il clima diventa più mite e per favorire la futura fioritura. Le ortensie fioriscono in estate e fino all’inizio dell’autunno.

Leggi anche: COME POTARE LE ORTENSIE E REALIZZARE UNA TALEA 

Infine tenete conto che le ortensie vanno potate solo per contenerle e dopo la fioritura, per ripulirle da rami danneggiati o deboli.

Come proteggere l’ortensia in inverno

Le basse temperature delle stagioni più fredde rappresentano sempre una sfida per gli appassionati di giardinaggio, in quanto richiedono maggiori attenzioni nella cura delle nostre piante. Tra queste, le ortensie occupano sicuramente un posto importante. Ecco qualche consiglio per l’inverno.

  1. Moderate l’irrigazione: durante l’estate è importante annaffiare abbondantemente le ortensie per evitare che si secchino. Tuttavia, quando le foglie iniziano a cadere all’inizio dell’autunno, è segno che la pianta ha bisogno di meno acqua a causa della sua inattività. Riducete l’irrigazione al necessario per mantenere il terreno umido.
  2. Trapiantate nel momento giusto: durante la fase di inattività, è il momento ideale per trapiantare o dividere un arbusto rigoglioso. In questo periodo evitate di danneggiare la pianta. Se desiderate dividerla, fatelo prima che il terreno si ghiacci.
  3. Potatura per eliminare rami secchi: se la pianta non è ancora ben radicata, è meglio evitare la potatura. Alcuni consigliano di aspettare almeno due anni prima di potare le ortensie. Tuttavia, potete tagliare i rami secchi e malati senza rimuovere quelli sani, in modo da prevenire la diffusione di malattie e favorire l’assorbimento di nutrienti preziosi.
  4. Utilizzate il compost: a differenza dei fertilizzanti che potrebbero danneggiare le radici, potete distribuire del compost intorno all’arbusto. Durante tutto l’inverno, il compost si integrerà nel terreno fornendo nutrienti preziosi.
  5. Coprite con pacciame: le ortensie sono sensibili alle gelate, specialmente all’inizio e alla fine dell’inverno. È importante proteggerle da temperature estreme coprendo la base dell’arbusto con uno strato di pacciame. Se vivete in un’area particolarmente fredda, potete considerare di proteggere l’intera pianta.

Come fare una talea di ortensia

Durante la primavera, la pianta mostra un tasso di crescita vigoroso e la propagazione in questa stagione favorisce lo sviluppo completo della talea, permettendole di radicarsi e crescere fino a diventare una pianta di dimensioni naturali. Le talee servono per ottenere altre piante di ortensia da una pianta già esistente. Così potrete arricchire il vostro giardino con nuove ortensie oppure regalarle. Se possedete un esemplare adulto di ortensia, eseguite una potatura a una distanza di circa 4-5 cm sotto un nodo fogliare su un ramo giovane e vigoroso che non ha ancora sviluppato fiori. Evitate di tagliare steli vecchi e legnosi. In generale, la lunghezza del taglio dovrebbe essere compresa tra 12 e 16 cm.

Eliminate tutte le foglie più basse, facendo attenzione a non arrecare danni allo stelo durante il procedimento. Preparate il contenitore, mettete l’estremità tagliata dello stelo nella polvere radicante. Questo passaggio può essere considerato opzionale, ma molti coltivatori ritengono che l’utilizzo della polvere radicante migliori le possibilità di successo.

Scegliete un recipiente che sia adeguato alle vostre esigenze di spazio e al numero di talee di ortensia che desiderate piantare. Un vaso di dimensioni comprese tra 15 e 20 cm dovrebbe essere sufficiente per contenere diverse talee. Aggiungete un substrato di terreno nella vaschetta e inumiditelo accuratamente. Potete anche optare per altri substrati sterili adatti alla semina, come la vermiculite o la sabbia grossolana.

Quali sono le malattie e i parassiti più comuni delle ortensie

Tra le malattie più comuni che possono colpire le ortensie, si riscontra l’Oidio, un fungo che causa la comparsa di macchie biancastre sulle foglie. Se non affrontata tempestivamente, questa malattia può formare una sorta di ragnatela. È importante agire prontamente eliminando le foglie colpite per prevenire la diffusione.

Un’altra malattia frequente è la Cercospora, anch’essa causata da un fungo, che si manifesta con macchie scure di dimensioni considerevoli (viola o marroni) sulle foglie. È fondamentale intervenire prontamente per evitare che la malattia si diffonda ulteriormente.

Infine, si riscontra l’Antracnosi, una malattia causata anch’essa da un fungo, che provoca una colorazione marrone sulle foglie e sui petali. È importante identificare e trattare tempestivamente l’Antracnosi per prevenire danni significativi alla pianta.

In caso di presenza di queste malattie, è consigliabile adottare misure di controllo, come l’eliminazione delle parti colpite, l’utilizzo di prodotti antifungini specifici o l’adozione di pratiche di cura e prevenzione, come la corretta igiene delle piante e la regolazione delle condizioni ambientali.

Qual è il significato simbolico dell’ortensia

Il significato dei fiori d’ortensia è legato ad una storia d’amore. Philibert Commerson, l’esploratore naturalista che portò per la prima volta l’ortensia dalla Cina all’Europa, aveva al suo fianco durante la spedizione di esplorazione l’amante Hortense Barrè, che vi partecipò vestita da uomo. Il nome del fiore deriva chiaramente dal nome della donna. Regalare i fiori di ortensia significa dichiarare il proprio amore per una persona, un amore unico e profondo.

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