Come coltivare i fagiolini

Chi di voi ama i fagiolini, magari preparati come contorno freddo in estate o in insalata insieme alle patate? Se volete gustare i fagiolini del vostro orto nei prossimi mesi, con l'arrivo della belle stagione si avvicina il momento della semina.

Chi di voi ama i fagiolini, magari preparati come contorno freddo in estate o in insalata insieme alle patate? Se volete gustare i fagiolini del vostro orto nei prossimi mesi, con l’arrivo della belle stagione si avvicina il momento della semina. Vi diamo alcuni suggerimenti per imparare a coltivare i fagiolini.

I fagiolini sono considerati dei veri e propri ortaggi, dato che, a differenza di quanto succede per i fagioli, non ne mangiamo soltanto i semi, ma anche il baccello. Rispetto ai legumi propriamente detti, inoltre, i fagiolini sono più poveri di proteine e più ricchi di carboidrati. Più che tra i legumi, dunque, potremmo inserire i fagiolini tra le “verdure”.

Seminare i fagiolini

Il momento ideale per seminare i fagiolini coincide con l’arrivo della primavera. In particolare dovrà essersi concluso il periodo delle gelate. Ci possono essere delle differenze tra Nord Italia e Centro-Sud. Al Nord infatti potrebbe essere utile attendere aprile-maggio per la semina all’aria aperta, mentre nel resto d’Italia, dove il clima è più mite, le semine nell’orto possono partire da marzo. Tenete conto che le temperature dovranno essere superiori ai 10° C, altrimenti i vostri semi rischiano di non germogliare.

Potete acquistare i semi dei fagiolini nei negozi di giardinaggio e nei consorzi agrari. Troverete anche semi di fagiolini da agricoltura biologica. Starà a voi decidere se coltivare dei fagiolini nani o dei fagiolini rampicanti (per cui serviranno dei supporti come per i piselli o i fagioli) a seconda dello spazio a disposizione nel vostro orto.

Calcolate distanze adatte tra le file, a seconda della varietà di fagiolini prescelta, nana o rampicante. Per seminare i fagiolini create dei solchi di circa 4-5 cm di profondità. Nei climi più freddi potrete provare a seminare i fagiolini in semenzai o in cassoni protetti, per poi procedere al trapianto quando il clima sarà più mite.

Coltivare i fagiolini

I fagiolini rampicanti possono raggiungere un’altezza di circa 2 metri, mentre con i fagiolini nani otterrete piante piuttosto basse che non avranno bisogno di sostegni particolari. Scegliete un terreno molto fertile. Per i fagiolini rampicanti disponete supporti e graticci su cui possano crescere.

Annaffiate le piante di fagiolini regolarmente, una o due volte al giorno a seconda del clima più o meno secco. Il consiglio è di ridurre le annaffiature prima della fioritura, in modo da favorire la produzione di frutti piuttosto che di foglie. In questo modo potrete ottenere un raccolto più abbondante.

Per quanto riguarda i supporti, c’è chi preferisce utilizzare tutori in bambù, altri invece scelgono la plastica, per una maggiore durata nel tempo di questo materiale. Ovviamente si deve trattare sempre di supporti e materiali adatti per l’orto e la coltivazione delle piante.

Tutori e supporti sono indispensabili per coltivare i fagiolini rampicanti. Non potrete davvero farne a meno, dato che vi aiuteranno a dirigere la pianta negli spazi giusti durante la crescita. Per coltivare i fagiolini scegliete luoghi soleggiati dove non siano presenti alberi, in modo che altre piante non rischino di ostacolare la crescita dei fagiolini.

Quando innaffiate i fagiolini, dirigete l’acqua direttamente verso il terreno. Cercate di non bagnare ortaggi e foglie, in modo che il sole non li rovini. Rispettare la rotazione degli ortaggi nelle diverse zolle del vostro orto vi permetterà di proteggere i fagiolini dalle malattie.

Raccogliere i fagiolini

Dovrete raccogliere i fagiolini quando saranno ancora teneri. Fate attenzione a non strapparli e procedete con la massima delicatezza. Non cercate di tirare i baccelli e nemmeno di raccogliere più baccelli contemporaneamente per non rovinare la pianta. L’ideale è reggere la pianta o il ramo con una mano e raccogliere il fagiolino con l’altra mano staccandolo con la massima attenzione e senza strappare le foglie.

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook