Come costruire la compostiera da balcone fai-da-te

Volete costruire con le vostre mani una compostiera per trasformare i rifiuti organici vegetali in utilissimo e profumatissimo compost (fertilizzante utile per le vostre piante in vaso)? Aspettate prima di rispondere mi piacerebbe ma non posso…ho solo un balcone! perché avete esattamente tutto ciò che serve!

Volete costruire con le vostre mani una compostiera per trasformare i rifiuti organici vegetali in utilissimo e profumatissimo compost (fertilizzante utile per le vostre piante in vaso)? Aspettate prima di rispondere “mi piacerebbe ma non posso…ho solo un balcone!” perché avete esattamente tutto ciò che serve!

La compostiera di cui voglio parlarvi – e che io stessa mi sono costruita- è quella che amichevolmente definisco “Compostiera Autosufficiente da Balcone“: “autosufficiente” perché una volta riempita bisogna solo attendere un paio di mesi – o tre dipende dal periodo dell’anno- ed il compost è bello che pronto e “da balcone” perché è la compostiera perfetta per ogni possessore di balcone, terrazza, terrazzino o anche piccola ringhiera visto che è pulita, poco ingombrante e limitata proprio come le esigenze di chi ha dei vasi e non un appezzamento di terra!

Inoltre ha un fantastico pregio: costa poco ed è facilissima da fare!

La costruzione è davvero facile QUI potete trovare il tutoria passo a passo e QUI il video-tutorial pubblicato sul mio canale di YouTube (canale di Miss81Kia), la “compostiera autosufficiente da balcone” di cui vi sto parlando è la stessa che abbiamo costruito con Paola Maugeri per “la sua Vita a Impatto Zero, la stessa che ho presentato presso “fà la cosa giusta” a Milano e all’evento “Eco-ntamination Lab” di Milano

…insomma non la volete anche voi?

Con questa compostiera prenderete il compost tutto in una volta sola questo perché avendo dei vasi lo utilizzerete per il rinvaso, per il rabbocco o per la fertilizzazione ma in ogni caso lo userete 1 o 2 volte l’anno!

compostiera_autosufficiente

Sul web ci sono decine di guide scaricabili o consultabili, io sono partita da lì ma poi…beh, poi l’ho fatta molto più semplice perché a mio parere la COMPOSTIERA se ben organizzata non ha bisogno di complicati bio-filtri o altri optional, l’importante è innanzitutto chiuderla sempre bene, ricordando che nulla deve uscire né entrare e seguire scrupolosamente 3 regole (che tra poco vi dirò!) fondamentali.

Quello che dovete procurarvi è un bidone abbastanza capiente (di quelli per la biancheria sporca, per l’immondizia o per le foglie secche da giardino l’importante è che abbia un coperchio e che una volta chiuso sia perfettamente sigillato!), io l’ho preso da 80 lt (ma siamo in 2 una vegan ed uno vegetariano!) ma voi regolatevi in base ai vostri consumi, poi procuratevi dell’argilla espansa in palline, della rete in plastica a maglie fini, della zanzariera in tessuto (non in alluminio!), del fil di ferro ricoperto, un sottovaso, delle mollette da bucato in plastica ed un trapano.

Quindi prendete il bidone e foratelo per bene (anche sul fondo ma non il coperchio!) , non a caso ma in maniera regolare per permettere una buona ventilazione.

A questo punto dovete foderare internamente tutta la vostra futura compostiera, prima con la zanzariera e poi con la rete di plastica a maglie fini, aiutatevi fissando qua e là con il fil di ferro rivestito, infine dovrete solo preparare il fondo: mettete un disco di retina a misura sul fondo, fissatelo, riempire con le palline di argilla espansa per circa 10 cm e quindi ponete al di sopra un altro disco di retina, fissate anche questo ed a questo punto ci siete… dovete solo porre un soffice letto di torba alto circa 10 cm e procurarvi un po’ di lombrichi (se non sapete dove trovare della buona terra con dei lombrichi potete acquistarli nei negozi dove vendono esche vive) e il gioco è fatto!

Mettete il sottovaso sotto la compostiera ponendo però tra il sottovaso stesso ed il bidone dei rialzi (ecco a cosa vi servivano le mollette di plastica!) in modo tale che il bidone resti rialzato e che ci sia spazio tra esso e il sottovaso, questo servirà per permettere al percolato di defluire facilmente fino al sottovaso che di tanto in tanto dovrete provvedere a svuotare.

Una precisazione: i lombrichi sono assolutamente necessari ed insieme ad essi durante il compostaggio si formeranno muffe e funghi (bianche, verdi…) …non preoccupatevi, va tutto bene, fa tutto parte del processo!

compostiera_autosufficiente2

…ma ricordatevi, senza lombrichi il compostaggio descritto non avviene!

Prima di iniziare a utilizzare la vostra compostiera, come vi dicevo prima ci sono 3 regole fondamentali molti importanti che non dovete mai dimenticare:

1) non buttate nulla che sia stato condito o che sia unto, non buttate nulla di origine animale nemmeno i croccantini dei vostri amici pelosi altrimenti sarà un immondo disastro!

2) mettete la vostra compostiera in una zona al riparo da sole cocente o gelo magari in un angolo del vostro balcone, questo perché gli amici lombrichi&Co. sono molto delicati e non sopportano sbalzi di temperatura troppo bruschi o peggio sbalzi di umidità o ristagni!

3) dosate bene la parte “umida vegetale” con la parte “secca” tipo foglie, paglia o giornali (quotidiani e NON i PATINATI!) in questo modo: 1 strato di scarti di verdure, 1 strato di secco, 1 strato di verdure, 1 strato di secco, e alla fine vi consiglio di mettere sempre un fine strato di torba che servirà per evitare il formarsi di cattivi odori e moscerini!

compost_-semi

lombrico

noci

compost_pronto

A questo punto quindi sapete tutto, potete iniziare a riempire il vostro bidone ed una volta pieno dovete avere pazienza per circa 2 o 3 mesi in base al periodo (in primavera-estate fà prima che in autunno-inverno) ed il vostro compost sarà pronto quando aprendo e mescolando non riconoscerete più alcun resto vegetale vedendo invece solo terra e sentirete un buon profumo di sottobosco, in caso contrario dovrete solo richiudere ed aspettare ancora.

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La parola d’ordine è: non avere fretta!

Buon compostaggio a tutti!

info utili: equoecoevegan.blogspot.com

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