Il cemento ‘mangia’ l’inquinamento atmosferico

Un nuovo studio rivela che uno dei maggiori inquinanti, l’anidride solforosa, viene rimosso dall’aria dalle superfici in calcestruzzo. A provarlo sono stati i ricercatori della Stony Brook University, con in testa Alex Orlov, che hanno descritto le interazioni tra calcestruzzo (cemento, più comunemente) e ossidi di zolfo e azoto.

Un nuovo studio rivela che uno dei maggiori inquinanti, l‘anidride solforosa, viene rimosso dall’aria dalle superfici in calcestruzzo. A provarlo sono stati i ricercatori della Stony Brook University, con in testa Alex Orlov, che hanno descritto le interazioni tra calcestruzzo (cemento, più comunemente) e ossidi di zolfo e azoto.

Le implicazioni dello studio

La scoperta non è soltanto un esperimento chimico fine a se stesso, visto che potrebbe essere il punto di partenza per applicazioni concrete e molto efficaci a ridurre l’inquinamento. Come? Utilizzando ad esempio gli scarti di cemento, non necessariamente pensando ad una “cementificazione” del maggior numero di superfici possibile. Lo studio, pubblicato sul “Journal of Chemical Engineering”, è un grande passo avanti anche perché darebbe un valore particolare agli edifici in cemento presenti nelle aree urbane.

Così si riduce l’inquinamento grazie al cemento

Secondo la World Health Organization si contano 7 mln di morti premature al mondo legate alla bassa qualità dell’aria e all’inquinamento. L’anidride solforosa è tra gli inquinanti più potenti, considerando anche che le centrali elettriche sono tra le realtà che ne producono di più. Anche le fornaci in cui si ricava cemento ne generano una quantità notevole, ma questo studio dimostra come il cemento stesso potrebbe essere un alleato nel contrastare le emissioni, in particolare in aree industriali o cittadine.

“Produrre cemento causa inquinamento, ma gli edifici in cemento possono servire come sorta di spugna per assorbire anidride solforosa a livelli elevatissimi. Il nostro studio spalanca le porte sulla possibilità che dalle demolizioni degli edifici si possano ricavare materiali di scarto per assorbire gli inquinanti”, spiega Orlov.

È importante sottolineare che questo studio mostra il ruolo del cemento nella lotta alle emissioni, ma non intende incentivarne l’utilizzo.

Esiste uno studio simile made in Italy, vi invitiamo a leggerlo e a riflettere: come dovrebbero essere gli edifici sostenibili del futuro? E quali soluzioni urbane potrebbero abbattere l’inquinamento? Alcune sono già realtà.

Una soluzione economica e concreta

Il cemento resta il materiale più utilizzato al mondo in edilizia e per giunta è poco costoso, per questo Orlov sottolinea come sia preziosissima una strategia che permette di utilizzare lo stesso materiale che genera inquinamento come soluzione ambientale che possa condurre ad un nuovo modello di design urbano e di waste maangement. Ci sono controindicazioni? Sostanzialmente no, ma va considerato che la capacità di assorbire sostanze inquinanti da parte del cemento diminuisce con il passare del tempo.

Anna Tita Gallo

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