Leishmaniosi: cause, sintomi e come prevenirla

Con la primavera torna l'incubo della Leishmaniosi per i cani. Scopriamo come si manifesta e come prevenire la malattia per proteggere al meglio i nostri amici a 4 zampe

Con l’arrivo della bella stagione i nostri pelosi possono essere esposti al rischio di contrarre la Leishmaniosi, una malattia molto seria ma conosciuta soltanto dal 15% dei proprietari di cani. La Leishmaniosi canina è una grave malattia che può colpire i cani, a volte anche l’uomo, ma può essere controllata. Vediamo quali sono le cause, i sintomi e come prevenirla.

Le cause

La Leishmaniosi canina, spiega una nota dei dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende USL di Bologna e di Imola e l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Bologna, che hanno realizzato nella provincia di Bologna una campagna di informazione sulla prevenzione e il controllo di questa malattia, è una grave malattia del cane, con andamento generalmente cronico e che può anche portare a morte l’animale.

È causata da un microscopico parassita, un protozoo denominato Leishmania infantum, che viene trasmesso tramite la puntura di piccoli insetti, flebotomi o pappataci, attivi nel periodo estivo che popolano da sempre le aree verdi della nostra Provincia, in particolare l’ambito collinare. È un insetto notturno e il suo volo è in genere breve. Durante le ore di luce riposa in luoghi freschi e umidi, rintananandosi in abitazioni, fessure dei muri e buchi degli alberi. In Italia è una malattia molto diffusa nel centro e nel sud del Paese, ma dagli anni ’90 ha cominciato ad espandersi anche alle regioni settentrionali.

Come si manifesta

La Leishmaniosi canina si evidenzia nei cani adulti, al di sopra dei 12 mesi di età, senza distinzione di sesso, taglia o razza, quasi sempre in forma generalizzata, causando dimagrimento progressivo e ingrossamento dei linfonodi, a cui possono aggiungersi manifestazioni a carico della pelle e delle mucose. Ma questa grave ma malattia può rimanere non visibile anche per anni. È per questo che tutti i cani di proprietà che non vengono sottoposti a controllo sanitario possono diventare potenziali serbatoi

Come proteggere il cane e prevenire la malattia

Tre semplici gesti possono aiutare a scongiurare la malattia: mantenere pulite le aree esterne da raccolte di foglie, sfalci di erba e immondizia  dove il flebotomo trova riparo; ricoverare il proprio cane al chiuso nelle ore notturne, ricordando che le comuni zanzariere non sono efficaci nei confronti dei flebotomi; utilizzare antiparassitari a effetto repellente ed insetticida, espressamente indicati per proteggere dalla puntura dei flebotomi, da applicare ai cani, sia sani che ammalati, nel periodo di trasmissione della malattia, che va da maggio a ottobre. Parliamo di antiparassitari sotto forma di spot-on, spray o collare.

Ovviamente, il consiglio per la scelta del prodotto da utilizzare è quella di rivolgervi al vostro veterinario di fiducia, evitando assolutamente il fai-da-te. Solo lui saprà dirvi quali sono più indicati per il vostro cane. Esiste la possibilità di combinare alcuni dei prodotti usati contro le pulci e le zecche con altri che contrastano il pappatacio della leishmaniosi, ma non tutte le combinazioni sono possibili. Il rischio, altrimenti, è quello di intossicare il cane. Dal 2012 è disponibile un vaccino, utile per potenziare la resistenza dei cani nei confronti della malattia: va utilizzato in associazione alle altre misure di protezione e sotto stretto controllo del veterinario.

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